Last Updated on 18 Aprile 2022 by Samuele Corona
Si parla per la prima volta di Agilità Emotiva in un articolo apparso sulla rivista Harvard Business Review, dove Susan David (psicologa ed executive coach) ha descritto come quasi tutti i suoi clienti tendano a restare intrappolati in pattern rigidi e negativi.
La David ha poi illustrato un modello per consentire di sviluppare una maggiore agilità emotiva così da sganciarsi da questi pattern e attuare cambiamenti duraturi e coronati da successo.
Quel testo è rimasto nella classifica degli articoli più popolari della rivista per mesi e, in breve tempo, è stato scaricato da quasi 250 mila di persone. È stato eletto, dalla stessa Harvard Business Review, come la “Management Idea of the Year”, ed è stato citato in numerose altre riviste, tra le quali il Wall Street Journal, Forbes e Fast Company.
In molti hanno descritto l’agilità emotiva come “lo sviluppo dell’Intelligenza Emotiva”; una grande idea che cambia il modo in cui la nostra società pensa le emozioni.
L’agilità emotiva interessa processi che ci permettono di essere nel momento presente, variando o mantenendo i vostri comportamenti, affinché possiamo vivere secondo modalità che siano allineate con le nostre intenzioni e i nostri valori.
Il processo non implica ignorare emozioni difficili e pensieri complessi. Si tratta piuttosto di lasciare liberi i pensieri e le emozioni, affrontandoli con coraggio e con compassione, per poi superarli e far sì che nella nostra vita accadano grandi cose.
Acquisire Agilità Emotiva in 4 passi
Susan David
nel suo libro Agilità emotiva descrive il processo di acquisizione dell’agilità emotiva in 4 movimenti essenziali.
#1. Riconoscere le proprie emozioni
Nel contesto “Agilità emotiva” riconoscere le proprie emozioni significa affrontare spontaneamente i nostri pensieri, le nostre emozioni e i nostri comportamenti con curiosità e benevolenza.
Alcuni di questi pensieri e di queste emozioni sono adeguati e appropriati rispetto al momento che stiamo vivendo. Altri sono vecchi relitti incastrati nella nostra psiche, proprio come la canzone che stiamo cercando di toglierci dalla testa da settimane.
In entrambi i casi, siano essi riflessi accurati della realtà o distorsioni dannose, questi pensieri e queste emozioni fanno parte di ciò che siamo, perciò possiamo imparare a lavorarci sopra e ad andare avanti.
#2. Prendere le distanze
Il passo successivo, dopo aver affrontato i nostri pensieri e le nostre emozioni, consiste nel prendervi le distanze, nel distaccarsi e nell’osservarli allo scopo di coglierli per quello che sono: solo pensieri, mere emozioni. In questo modo creiamo, tra i nostri sentimenti e il modo in cui vi rispondiamo, uno spazio aperto e non giudicante.
L’osservazione distaccata impedisce alle nostre esperienze mentali transitorie di controllarci. La visione più ampia che possiamo ottenere prendendo le distanze ci consente di imparare a osservarci come se fossimo una scacchiera, piena di possibilità, piuttosto che uno qualsiasi dei pezzi degli scacchi con una quantità limitata di mosse preordinate.
#3. Seguire le proprie motivazioni
Dopo aver svuotato la mente e rallentato i processi mentali, dopo aver creato quello spazio necessario tra i pensieri e il pensatore, possiamo iniziare a concentrarci di più su ciò che siamo veramente: ovvero sui nostri valori fondamentali e sui nostri obiettivi più importanti.
Riconoscere, accettare e prendere le distanze da tutti quei contenuti emozionali spaventosi, o dolorosi, oppure distruttivi, ci offre la possibilità di impegnarci di più nell’acquisizione di una “visione futura” che integri il pensiero e le emozioni con i valori e le aspirazioni a lungo termine; questo movimento può aiutarci a trovare nuove e migliori modalità che ci consentano di giungere a quegli stessi obiettivi.
I nostri valori fondamentali costituiscono la bussola che ci indica la giusta direzione e che ci consente di andare avanti.
#4. Andare avanti
a) Il principio delle piccole modifiche
Tradizionalmente, l’auto-aiuto tende a considerare il cambiamento in termini di obiettivi ambiziosi e di trasformazione totale, ma i dati della ricerca, in verità, corroborano un punto di vista diametralmente opposto: le piccole modifiche che decidiamo di applicare e di associare ai nostri valori possono fare una grande differenza nella nostra vita.
Ciò è particolarmente vero quando modifichiamo piccoli aspetti, ordinari e ripetitivi, della nostra vita che, nondimeno, attraverso la replica continua e quotidiana, costituiscono una leva potente a favore del cambiamento.
b) Il principio dell’altalena
Una ginnasta di livello mondiale compie movimenti difficili, apparentemente senza sforzo, grazie alla sua agilità e a una muscolatura del tronco ben sviluppata: il suo nucleo. Quando, per qualche ragione, si trova in condizioni di squilibrio, il nucleo della sua muscolatura la aiuta a mettere in atto le opportune correzioni.
Ma, per competere al livello più alto, deve continuare a spingersi al di là della sua zona di sicurezza per tentare di compiere movimenti sempre più difficili.
Anche noi abbiamo bisogno di trovare il perfetto equilibrio tra il livello della sfida e le nostre competenze, in modo da non crogiolarci nella compiacenza e neppure da finire sopraffatti da una sfida troppo difficile: dobbiamo essere eccitati, entusiasti e stimolati dalle sfide.
La David racconta un aneddoto su Sarah Blakely, la fondatrice di Spanx, l’azienda che produce l’intimo modellante Shapewear, e al contempo la più giovane miliardaria a essersi “fatta da sé”. Ogni sera, a cena, il padre le diceva: “Dunque, raccontami come hai fallito oggi”.
Non si trattava di un espediente per demoralizzarla. Semmai, il padre intendeva incoraggiare i propri figli a spingersi al di là dei loro limiti. Andava bene inciampare, mentre si provava a fare qualcosa di nuovo e complicato, era persino ammirevole.
L’obiettivo più importante dell’agilità emotiva è mantenere vivo il senso di sfida e di crescita per tutta la vita.
Articoli consigliati:
- 10 Migliori libri sull’Intelligenza Emotiva
- Lavorare con Intelligenza Emotiva | Daniel Goleman
- QI, Intelligenza Emotiva o Intelligenza Sociale | Cosa è più importante?
- Intelligenza Emotiva | Come sviluppare e acquisire l’Intelligenza Emotiva
Bibliografia:“Agilità emotiva: Non restare bloccato, accogli il cambiamento e prospera nella vita e nel lavoro” di Susan David
Intelligenza Emotiva. 3 Libri più venduti online
Ecco i 3 libri sull’Intelligenza emotiva più venduti online, con informazioni sul prezzo e valutazione di chi li ha acquistati.