Al momento attuale vi è una varietà di trattamenti alternativi o sperimentali che potrebbero essere utili per il trattamento dell’insonnia e la “Mindfulness” ha ricevuto le maggiori attenzioni.
“Mindfulness” è una tecnica che è stata ampiamente concettualizzata che si basa essenzialmente sul raggiungimento della “consapevolezza” dei propri pensieri, azioni e motivazioni.
È una tecnica con cui si cerca di raggiungere la “concentrazione”, momento per momento, al fine di raggiungere un’accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza che comprende: sensazioni, percezioni, impulsi, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni.
La tecnica Mindfulness ha essenzialmente due componenti
La prima componente cerca di regolare l’attenzione così da focalizzarla sull’esperienza attuale: attenzione consapevole, intenzionale e non giudicante alla propria esperienza nel momento in cui essa viene vissuta.
L’altra componente cerca di ottenere un orientamento esperienziale aperto “all’accettazione”. Si tratta dunque di coltivare la capacità di accogliere i propri stati mentali, superare la tendenza all’evitamento esperienziale, caratterizzato da atteggiamenti di rifiuto nei confronti dei propri pensieri, emozioni e sensazioni fisiche.
Questo approccio non è considerato una tecnica di rilassamento ma una forma di training “mentale” che riduce la vulnerabilità nella risposta allo stress.
Questo tipo di intervento potrebbe essere promettente nei pazienti con difficoltà di addormentamento perché in questo caso vi è la tendenza a “rimuginare” specialmente alla sera.
Mindfulness per il trattamento dell’insonnia
Tratto dal libro Il trattamento cognitivo-comportamentale dell’insonnia.Linee guide per la pratica clinica
- Jungquist, Carla (Autore)
In uno studio pilota di Britton et al. (2003), effettuato su sette soggetti insonni, gli effetti della tecnica mindfulness sono stati valutati su due variabili di sonno, la Latenza di Sonno (LS) e il Tempo di Veglia Infrasonno (TVI), misurate con i diari del sonno. Inoltre sono stati valutati gli effetti della mindfulness sulle componenti di ansia, misurata con il Penn State Worry Questionnaire, e depressione, misurata con la Scala Beck Depression Inventory.
I soggetti insonni che hanno partecipato allo studio erano tutti di sesso femminile (età media 33.5 + 6.4 anni) e sono state trattate per sei settimane con l’approccio mindfulness di gruppo per l’insonnia. Le partecipanti dovevano compilare i diari del sonno e completare un questionario al termine di ognuna delle sessioni terapeutiche.
Al termine del trattamento le pazienti mostravano una riduzione significativa del TVI ma non vi era un miglioramento della LS. Risultavano invece migliorati i punteggi delle scale di valutazione dell’ansia e della depressione. I risultati di questo studio pilota sembrano confortanti e l’approccio sembra essere efficace nel trattamento dei disturbi da mantenimento del sonno e nel ridurre la fenomenica depressiva e ansiosa correlata.
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Ultima revisione
RIF. Tratto dal libro: “Il trattamento cognitivo-comportamentale dell’insonnia” di Carla Jungquist et al.
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