Spesso la mente, quando non ha niente da fare, comincia a muoversi a caso, soffermandosi su ricordi spiacevoli del passato oppure ci proietta nel futuro, e questo raramente ci rende felici. Al contrario, ci porta ad aumentare l’irrequietudine e l’insicurezza.
Una caratteristica comune a molti malesseri psicologici può essere individuata nella modalità di porsi rispetto alla dimensione temporale. Le persone che soffrono vivono con il corpo nel presente ma con la mente altrove, s’immaginano nel passato o nel futuro.
Le persone tendenzialmente depresse, ad esempio, vivono mentalmente in un passato che non esiste più, un passato in cui la persona è rimasta intrappolata, un passato che non si può cambiare.