L’esperimento del piccolo Albert, condotto dal fondatore del comportamentismo John B. Watson e la sua assistente Rosalie Rayner, ha dato avvio in psicologia al dibattito sugli stati di ansia e di fobia indotti.
All’inizio del XX secolo molti psicologi erano ormai giunti alla conclusione che la mente umana non si potesse studiare in maniera adeguata con metodi introspettivi e ne promuovevano lo studio mediante le prove del comportamento ottenute con esperimenti controllati in laboratorio.
J.B. Watson, propose un modello di psicologia oggettiva e scientifica del comportamento che prese il nome di “comportamentismo”.