Ti sei mai chiesto perché non riesci a passare davanti a uno specchio senza dare un’occhiata? Ti scopri a fissare la tua immagine riflessa per periodi prolungati, e spesso ti senti insoddisfatto di ciò che vedi?
I motivi di questo comportamento possono ingannare, e sono in genere male interpretati. Spesso NON si tratta di un semplice caso di vanità.
È quanto sostiene lo psicoanalista David J. Lieberman autore del libro “Lo psicanalista portatile”. Per Lieberman chi fissa spesso la propria immagine riflessa nello specchio, lo fa per ottenere una fonte di nutrimento psicologico.
La persona con la sensazione che al proprio interno non vi sia nulla di valore, cerca il conforto in un involucro che valga qualcosa. La persona che si guarda spesso allo specchio si convince che sia questo guscio a far meritare il rispetto e l’ammirazione degli altri: “più si è attraenti più si ha valore come esseri umani” e questa “unica” dote assume un’importanza esagerata.
Quando invece ci guardiamo nello specchio ma non siamo capaci di riconoscerci nell’immagine che vediamo riflessa, Lieberman sostiene che si tratta dello stesso processo che si manifesta quando ci viene mostrata una nostra fotografia ed esclamiamo che non ci assomiglia per niente. Il motivo per cui ci guardiamo allo specchio in questo caso sarebbe motivato da un bisogno di ricevere una misura dei nostri sentimenti.
Quando invece siamo di buonumore guarderemo nello specchio per vedere il nostro sorriso e per trovare conferma del fatto che siamo di buonumore. Questo è dovuto al nostro bisogno di una conferma dei nostri sentimenti che provenga dall’esterno.
- Lieberman, David J. (Autore)
Oltre alla sua personale esposizione della teoria psicoanalitica, Lieberman offre 3 esercizi pratici per quelle persone che desiderano modificare l’abitudine di guardarsi troppo spesso allo specchio, ecco un esempio:
Come modificare l’abitudine di guardarsi troppo spesso allo specchio
#1. Concentrati sulle qualità interiori che ti distinguono dagli altri
Compila un elenco di dieci caratteristiche della tua persona che preferisci. Concentrati sulle qualità interiori che ti distinguono dagli altri, e che non necessariamente vengono riflesse da uno specchio.
Prenditi tutto il tempo che ti serve per trovarne dieci e, per quanto possano sembrarti “insignificanti”, non condannare o sottovalutare nessuna di queste caratteristiche. Fai una lista il più possibile completa, in modo che emerga un’immagine globale di tutte le qualità che ti rendono speciale.
Adesso che hai la lista, incollala sullo specchio del bagno, in modo da poterla leggere ogni volta che ti guardi. Questo esercizio ti permetterà di ricordare a te stesso il tuo vero valore nei momenti in cui ti senti più vulnerabile.
All’incirca una volta al mese aggiorna la lista. Mantieni le voci che preferisci, ma fai uno sforzo per trovarne qualcuna di nuova.
#2. Abituati ad accettare gli elogi
Se dipendi dallo specchio come unica fonte di conferma psicologica, questo significa che sei a disagio quando gli altri riconoscono i tuoi meriti, ti elogiano e parlano bene di te. Impara semplicemente ad accettare i complimenti per quello che sono, resistendo alla tentazione di giudicarti o di sminuire il tuo operato.
La prossima volta che qualcuno ti fa un complimento rispondi con un “Grazie mille” invece di dire “Figurati, non è niente”. Non mettere in imbarazzo le persone che dimostrano di apprezzarti. Se l’intero processo, di fare e ricevere complimenti, ti mette a disagio, comincia a riconoscere le qualità e gli sforzi altrui.
Una volta che avrai sperimentato quella meravigliosa sensazione, sarà meno probabile che rifiuterai i complimenti quando è il turno per riceverli.
#3. Impara a fidarti dei tuoi sentimenti
Accettare i nostri sentimenti significa accettarli tutti, i buoni e i cattivi. Quando accade qualcosa che ti provoca un’emozione, accordati il permesso di provarla. Puoi liberare il tuo Io autentico soltanto accettando e affrontando quello che ti accade nella realtà in ogni momento, senza condannarti o giudicarti.
Una volta che ti sarai riappropriato della capacità di sentire le emozioni, non ti servirà più guardarti nello specchio per vedere ciò che provi.
David J. Lieberman è assai noto negli Stati Uniti per aver sviluppato una rivoluzionaria tecnica di analisi psicologica la “NeuroDynamic Analysis” è inoltre autore dei best seller Scoprire le bugie e I rapporti con gli altri.
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RIF. Tratto (con modifiche e integrazioni) dal libro: “Lo psicanalista portatile”di David J. Lieberman
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