Le esigenze della vita moderna e l’occasionalità della comunicazione orale rendono assolutamente indispensabile la capacità di mobilitare rapidamente i nostri pensieri e di verbalizzarli in modo scorrevole.
Quando si è chiamati a parlare all’improvviso può essere un problema affrontare la situazione e decidere cosa dire nel breve tempo a disposizione.
Capita spesso, anche a chi non è abituato, di essere invitato a tenere un discorso pubblico, ad esempio in una festa di compleanno, ad una riunione o durante un premiazione.
In queste occasioni per alcuni può risultare difficile riuscire a mettere insieme un paio di frasi, si mostrano goffi e confusi, nonostante siano delle persone brillanti e dotate.
Esistono molti metodi per migliorare la capacità di esprimersi scorrevolmente quando si è improvvisamente chiamati a tenere un discorso.
Un buon metodo consiste nel ricorrere ad un espediente impiegato da alcuni attori cinematografici.
Douglas Fairbanks descrive un gioco che lui, Charlie Chaplin e Mary Pickford avevano giocato quasi ogni sera per due anni. (tratto da Dale Carnegie)
Il gioco si svolgeva così:
“Ognuno di noi scriveva un tema su un foglietto. Poi i foglietti venivano ripiegati e mescolati. Ne veniva estratto uno, e subito il prescelto doveva parlare per sessanta secondi su quel tema, che non veniva mai proposto per più di una volta. Una sera mi toccò parlare dei paralumi. Provateci, se pensate che sia facile!”
Di seguito il “discorso finale” di uno dei film più famosi della storia, Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin. Discorso completamente improvvisato e girato in un’unica scena
Rif. tratti dal Libro:Come parlare in pubblico e convincere gli altri di Dale Carnegie
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