Last Updated on 29 Gennaio 2024 by Samuele Corona
Le leggi del potere spaziano dalla manipolazione delle emozioni alla gestione delle relazioni, offrendo una guida per coloro che cercano di navigare nel mondo del potere e dell’influenza. Il libro è noto per la sua prospettiva spietata e pragmatica sulle dinamiche del potere.
Ho sentito parlare per la prima volta de “le leggi del potere” di Robert Greene diversi anni fa, ad un corso sui culti del potere tenuto da un ipnotista americano, al secolo Dantalion Jones. L’ipnotista pareva ossessionato da Greene, puntualmente sfogliava un quaderno e citava una tra le “leggi del potere”.
Jones parlava del potere come un argomento tabù negli USA, anche se in realtà è l’unica cosa che davvero interessa tutti gli americani (e non solo).
Secondo Jones, Greene ha avuto il merito di sfatare alcuni miti inculcati da “il sogno americano” il quale narra che attraverso il duro lavoro, il coraggio e la determinazione sia possibile raggiungere un migliore tenore di vita e la prosperità economica.
In sostanza, secondo l’ipnotista, il merito, il genio e il talento nella società americana hanno un peso pari allo zero, l’unica cosa che conta veramente è la politica.
Politica intesa come “l’arte di curare i propri interessi personali”, come “ la capacità di saper trattare con la gente comune e con i potenti in ogni tipo di situazione sociale e in ogni ambito lavorativo”.
Greene afferma: “Anche i geni devono capire il gioco del potere”. Egli riporta l’esempio di Michelangelo che aveva servito il papa ed era a modo suo, un cortigiano. Cita Edison e Tesla. Tesla era il genio (truffato), Edison era soltanto una persona intelligente (truffatore). Tutti si ricordano di Edison e nessuno di Tesla.
- Editore: Baldini + Castoldi
- Autore: Robert Greene , Joost Elffers , Enrica Angelini , Paola Bua , Rita Manganello , Miranda Menga
- Collana: I saggi
- Formato: Libro rilegato
- Anno: 2018
Nel mondo della musica, sostiene Greene, la situazione è anche peggiore perché i musicisti che hanno avuto un successo commerciale non hanno mai avuto alcun controllo sul proprio lavoro. Perciò è importante che comprendano la brutalità del mondo in cui operano come artisti per imparare a curare i propri affari personali. E in questo senso i suoi libri aiutano molto.
NB: Il potere comporta che vi sia una relazione fra le persone. Avremo sempre bisogno degli altri come alleati, come pedine o persino come padroni deboli che ci servano da facciata. Chi è completamente indipendente è libero ma non ha potere.
Le 48 leggi del potere. Robert Greene
Il libro di Robert Greene esplora dinamiche e strategie di potere attraverso una serie di leggi e principi. Greene fornisce consigli tattici e psicologici basati su esempi storici e storie di successo.
Le leggi spaziano dalla manipolazione delle emozioni alla gestione delle relazioni, offrendo una guida per coloro che cercano di navigare nel mondo del potere e dell’influenza. Il libro è noto per la sua prospettiva spietata e pragmatica sulle dinamiche del potere.
Ho scritto un post-riassunto anche di un altro manuale di Greene “Le 33 Strategie della Guerra”.
Di seguito la lista delle 48 leggi del potere, che ho estratto dal libro di Robert Greene. Tieni presente che il libro è lunghissimo, oltre le 600 pagine, quindi questo post non può essere considerato esaustivo.
Se vuoi approfondire l’argomento non ti resta che armarti di una buona dose di pazienza e leggere il manuale che, non per scoraggiarti, è scritto con caratteri piccolissimi su carta sottilissima… da perderci la vista 🙂
#1. Non ponete in ombra il vostro capo
Comportatevi sempre in modo che il vostro capo si senta superiore a chi lo circonda. Per compiacerlo e far su di lui buona impressione non dovete eccedere nel mostrare capacità o talento, in questo modo rischiate di ottenere il contrario: ispirare timore e insicurezza. Fate sì che i superiori appaiano più brillanti di quanto sono in realtà e raggiungerete le vette del potere.
LA CHIAVE DEL POTERE
Tutti hanno delle insicurezze: quando ci si espone e si mostrano agli altri le proprie capacità è facile suscitare risentimento, invidia e altre manifestazioni di insicurezza; è normale e non si può passare la vita a preoccuparsi delle meschinità altrui, ma con i propri superiori è diverso, in presenza del potere offuscare l’immagine del proprio capo è l’errore peggiore che si possa commettere.
#2. Non fidatevi troppo degli amici, imparate ad approfittare dei nemici
Diffidate degli amici: vi tradiranno più facilmente perché rosi dall’invidia, essi diventeranno individui tormentati e tirannici. Fate riferimento al nemico di un tempo, sarà nei vostri confronti più leale di un amico, perché deve dare maggior prova di sé. Avete da temere più dagli amici che dai nemici. Se non avete nemici fate in modo di procurarvene.
LA CHIAVE DEL POTERE
La chiave del potere risiede nella capacità di individuare chi meglio vi consente di perseguire i vostri obiettivi, tenete gli amici per l’amicizia ma collaborate con persone dotate e competenti. I vostri nemici invece rappresentano una miniera inesplorata da imparare a sfruttare: appena possibile sotterrate l’ascia di guerra e assumeteli al vostro servizio.
#3. Mascherate le vostre intenzioni
Lasciate gli altri all’oscuro, celando sempre lo scopo delle vostre azioni. Chi ignora gli obiettivi di un altro non sarà in grado di preparare una valida difesa. Occorre condurre l’avversario verso la strada sbagliata, avvolgerlo in una densa nube di fumo che mascheri le vostre manovre e, nel momento in cui se ne accorgerà, sarà troppo tardi.
LA CHIAVE DEL POTERE
La maggior parte delle persone sono dei libri aperti, primo perché serve un certo sforzo per tacere e mantenere il controllo di quanto si dice, secondo perché credono che porsi in modo onesto e aperto con gli altri ne conquisti il cuore, ma ne saranno ampiamente delusi, l’onestà è un’arma grossolana che può ferire i sentimenti altrui, inoltre essere aperti rende prevedibili e scontati, in modo tale che sarà impossibile essere rispettati e temuti: il potere non sarà mai di chi non sappia ispirare questi sentimenti.
Chi anela al potere deve lasciar perdere l’onestà e allenarsi a mascherare le proprie intenzioni, essere padroni di quest’arte consente sempre di avere la meglio.
#4. Dite lo stretto necessario
Quando si cerca di impressionare gli interlocutori con le parole, si rischia di apparire banali e si riduce il controllo. Anche se dovete comunicare qualcosa di assolutamente ordinario, sembrerà un argomento interessante se reso vago, con finale aperto e leggermente criptico. Più parlate e maggiore è il rischio di dire sciocchezze.
LA CHIAVE DEL POTERE
Il potere è un gioco di apparenze e quando si dice poco, si appare più grandi e potenti di ciò che si è. Il silenzio crea disagio negli interlocutori, gli esseri umani sono come macchine atte a interpretare e cercare spiegazioni, vogliono sapere cosa l’altro sta pensando. Se si esercita uno stretto controllo su ciò che si è sul punto di rivelare non sarà possibile per gli altri penetrare nella roccaforte dei propri propositi ed intenzioni.
Il silenzio e le risposte brevi mettono sulla difensiva gli interlocutori che per riempire il silenzio con commenti riveleranno spesso informazioni preziose su di loro e sulle loro debolezze. Centellinare le parole è uno stratagemma che conferisce potere e significato alle proprie azioni. Inoltre una volta dette le parole non possono essere più ritirate, occorre attenzione anche sul sarcasmo: una soddisfazione momentanea può essere pagata a caro prezzo.
Un parere autorevole: Non muovere le labbra prima dei subordinati, quanto più resto in silenzio tanto prima parlano loro e quando lo fanno riesco a comprendere le loro intenzioni. Han Fei Tzu
#5. Difendete strenuamente la vostra reputazione
La reputazione di un individuo è il pilastro del suo potere personale. Facendo leva su di essa si intimoriscono gli interlocutori e si ottiene successo. Giocarsela rende vulnerabili e attaccabili da più parti.
Bisogna rendere inattaccabile la propria reputazione, rimanere all’erta e neutralizzare le minacce potenziali prima che si manifestino. Nel frattempo occorre studiare come annientare i nemici mettendo in discussione la loro immagine e poi farsi da parte, lasciando che sia l’opinione pubblica a screditarli.
LA CHIAVE DEL POTERE
La reputazione è un tesoro che deve essere accuratamente riposto, una volta stabilita deve essere opportunamente difesa prevenendo eventuali attacchi, non bisogna lasciarsi prendere dall’ira ne lasciarsi influenzare dalle maldicenze degli avversari, questo atteggiamento rivela insicurezza e mancanza di fiducia in sé.
Se la vostra reputazione è solida abbiate la mano leggera, usando la sottile arte del farsi beffe o ridicolizzando l’avversario per indebolirlo: apparirete agli occhi degli altri una simpatica canaglia. Il leone gioca col topolino, ogni altra mossa incrinerebbe la sua fiera reputazione.
#6. Attirate l’attenzione a qualunque costo
Tutto si giudica dall’apparenza; ciò che non si vede non conta. Non bisogna confondersi tra la folla o finire nell’oblio, ma rendersi visibili a qualunque costo. Calamitate l’attenzione dominando la massa mediocre e manifestando un aspetto tra il brillante e misterioso.
LA CHIAVE DEL POTERE
Splendere più luminosamente di chi ci circonda è una dote che nessuno ha dalla nascita, bisogna imparare ad attirare l’attenzione. È un errore comune crede che la propria immagine non debba presentare lati discutibili o che gli attacchi da parte degli altri rappresentino sempre qualcosa di negativo. Niente più lontano dal vero.
Per evitare di apparire come una meteora o rischiare di essere surclassati è meglio non curarsi troppo del tipo di attenzione che vi viene rivolta: comunque volgerà a vostro favore.
Un parere autorevole: Ciò che non si vede non esiste, la luce ha fatto risplendere il creato. Colmate le lacune, gli spazi lasciati vuoti e create una seconda possibilità, specialmente se accompagnata da genuino merito. Baltasar Gracian
#7. Fate sì che gli altri lavorino per voi attribuendovi il merito del loro operato
Usate la saggezza, la conoscenza e l’impegno degli altri per favorire la vostra causa. Non solo tale collaborazione vi farà risparmiare tempo ed energia ma vi fornirà un’aura quasi divina di efficienza e di rapidità. Alla lunga i collaboratori saranno dimenticati e solo voi ricordati. Non fate mai quello che gli altri possono fare al posto vostro.
LA CHIAVE DEL POTERE
Non bisogna essere ingenui, proprio ora, mentre vi state impegnando in qualche progetto, ci sono avvoltoi che volteggiano sulle vostre teste e che sperano di sopravvivere sfruttando la vostra creatività, è inutile lamentarsene, meglio salvaguardarsi ed entrare in gioco: una volta stabilita una base di potere, diventate (anche) avvoltoi e risparmierete tempo e fatica.
L’essenza della legge è far eseguire agli altri il lavoro e prenderne il merito, in modo da apparire dotati di forza e potere sovrannaturale, chi ritiene importante svolgere autonomamente tutto il lavoro non andrà molto lontano, bisogna trovare le persone con le capacità e la creatività che a voi mancano.
#8. Fate sì che gli altri vengano a voi, usando un’esca se necessario
Quando forzate gli altri ad agire, siate voi ad avere il controllo. È sempre meglio far venire a voi l’avversario inducendolo ad abbandonare i suoi piani strada facendo. Adescatelo con promesse allettanti, quindi attaccatelo. Siete voi possedere le carte e a condurre il gioco.
LA CHIAVE DEL POTERE
L’essenza del potere è mantenere l’iniziativa, far reagire gli altri alle vostre mosse e tenere l’avversario e chi vi sta intorno sulla difensiva. Quando fate venire gli altri a voi, diventate improvvisamente quelli che controllano la situazione, e chi ha il controllo ha il potere.
Due sono le condizioni per essere in questa posizione: dovete essere voi a controllare le vostre emozioni e non essere mai influenzati dalla rabbia, giocando invece sulla tendenza naturale delle persone di reagire arrabbiandosi quando sono esasperate, a lungo termine l’abilità di far venire gli altri a voi è un’arma più potente di qualsiasi strumento di aggressione.
#9. Vincete attraverso le azioni, mai con il ragionamento
Ogni trionfo momentaneo che si pensa di aver ottenuto attraverso il ragionamento è in realtà una vittoria di Pirro. Il risentimento e il disagio che ne scaturiranno saranno più forti e dureranno più di qualsiasi altro momentaneo mutamento di opinione. È meglio che gli altri condividano le vostre idee per mezzo delle vostre azioni, senza che diciate una parola. Dimostrate, non spiegate.
Poiché ciascuno crede di essere nel giusto, e le parole raramente lo convincerebbero del contrario, il ragionamento dell’Argomentatore cade in orecchie sorde, quando è messo alle strette discute di più, scavandosi così la fossa da solo, una volta che ha fatto sentire l’altro insicuro e inferiore nei suoi convincimenti, nemmeno l’eloquenza di Socrate lo potrà salvare.
Il duplice potere di vincere attraverso le azioni piuttosto che con le argomentazioni è che si raggiunge lo scopo prefisso e nessuno si offende.
LA CHIAVE DEL POTERE
Nel regno del potere si deve imparare a giudicare le proprie mosse dai loro effetti a lungo termine sulle altre persone, se si cerca di affermare un punto od ottenere una vittoria alla fine non si è sicuri del risultato con l’interlocutore, potrebbero sembrare d’accordo ma in realtà essersi risentiti, o addirittura offesi: le parole hanno l’insidiosa abilità di essere interpretate secondo l’umore o l’insicurezza delle altre persone, inoltre pochi giorno dopo aver dato ragione a qualcuno torniamo alla nostra vecchia opinione solo per pura abitudine: le parole valgono poco.
Quando si ambisce al potere o si cerca di conservarlo, bisogna sempre percorrere la strada secondaria per raggiungere l’obiettivo e scegliere anche le battaglie molto attentamente, se non è importante che nel lungo termine una persona sia d’accordo con voi, o se il tempo e l’esperienza faranno comprendere cosa intendete, allora è meglio non impegolarsi con una dimostrazione, risparmiate energia e proseguite.
Un parere autorevole: Mai litigare, in società niente deve essere discusso, fornite solo i risultati. Benjamin Disraeli
#10. Evitate ogni contagio: rifuggite dagli infelici e dagli sfortunati
Si può morire per l’infelicità di qualcun altro; gli stati emotivi sono contagiosi quanto le malattie. Potreste credere di stare aiutando l’uomo che affoga ma state solo precipitando nel vostro disastro. Gli sfortunati talvolta attirano la sfortuna su se stessi, l’attireranno anche su di voi. Associatevi invece alle persone felici e fortunate.
Se sospettate di essere in presenza di un contaminatore non bisogna discutere, ne cercare di aiutarlo, ne argomentare, ne presentarlo agli amici o ne rimarreste invischiati. Evitate la presenza di un contaminatore oppure dovrete sopportarne le conseguenze.
LA CHIAVE DEL POTERE
Vi sono soggetti, che pur non essendo nati per essere sfortunati e infelici, gettano su se stessi sfortuna e infelicità con azioni distruttive ed effetti sconvolgenti sugli altri.
Non impietosirsi, non invischiatevi nel tentativo di aiutarli, il contaminatore tale rimarrà e voi sarete travolti dal turbine delle passioni. Non associatevi mai a chi condivide i vostri difetti, non farebbe che rinforzarli, accompagnatevi solo a chi presenta affinità positive
Ci sono persone che attraggono la felicità grazie al loro buon umore, alla loro naturale flessibilità ed intelligenza, sono una fonte di piacere ed è consigliabile unirsi a loro per condividerne la prosperità.
#11. Rendete le persone dipendenti
Per mantenere la propria indipendenza si deve sempre essere necessari e richiesti. Quanto più gli altri si fideranno di voi, tanto più sarete liberi. Bisogna rendere le persone dipendenti in nome della loro felicità e prosperità e non si dovrà temere più nulla. Non dovete mai insegnare loro quanto occorre a renderle indipendenti.
Unire le forze ai potenti è stupido, nessuno vorrà dipendere da voi se è già forte, se siete ambiziosi è più saggio cercare padroni o governanti deboli con i quali creare una relazione di dipendenza. Diventerete la loro forza, la loro intelligenza, la loro spina dorsale, se dovessero liberarsi di voi, l’intero edificio crollerebbe.
Se non create negli altri il bisogno di voi, sarete allontanati alla prima occasione. Se invece comprenderete le leggi del potere e farete dipendere gli altri da voi per il loro benessere, avrete tutti i benefici del potere senza i crucci dell’essere padrone.
LA CHIAVE DEL POTERE
La chiave del potere è creare una relazione di dipendenza: il vostro superiore richiede i vostri servizi, è debole ed incapace di agire senza di voi, siete coinvolti strettamente nel suo lavoro che operare senza di voi gli causerebbe difficoltà, o perdere tempo prezioso per addestrare qualcun altro. Una volta stabilita questa relazione disporrete delle leve del potere che occorrono per far agire il vostro superiore secondo la vostra volontà.
Però non si creda che l’indipendenza sia la forma ultima di potere. Il potere comporta che vi sia una relazione fra le persone: avremo sempre bisogno degli altri come alleati, come pedine o persino come padroni deboli che ci servano da facciata, chi è completamente indipendente è libero ma non ha potere. Il meglio che si possa sperare è che gli altri diventino così dipendenti da noi da creare una controdipendenza: il loro bisogno di noi ci rende liberi.
Ci sono molti modi per raggiungere questa posizione, il primo fra tutti è possedere il talento e la capacità creativa che non può essere rimpiazzata tanto facilmente.
#12. Per disarmare la vostra vittima, usate un misurato grado di onestà e generosità
Una mossa sincera e onesta coprirà dozzine di mosse disoneste. Le offerte spontanee di onestà e generosità abbassano la guardia anche delle persone più sospettose. Una volta che l’onestà mirata avrà praticato una crepa nella loro armatura si può ingannarle e manipolarle a volontà. Un regalo al momento giusto, come un cavallo di Troia, servirà allo stesso scopo.
LA CHIAVE DEL POTERE
Imparate a dare prima di prendere, ammorbidisce il terreno per una richiesta futura o genera semplicemente distrazione; il dare può assumere diverse forme: un regalo vero, un atto generoso, un favore gentile, una “onesta” ammissione… qualsiasi cosa essa riguardi.
Un solo atto di onestà non è sufficiente, è necessaria una solida reputazione, costruita su una serie di azioni, non importa quanto ravvicinate, una volta che la reputazione è ben salda è difficile metterla in dubbio, proprio come avviene con la prima impressione che si offre di se.
La gentilezza mirata spesso fa crollare anche l’avversario più tenace: puntare dritto al cuore, cioè al sentimento, corrode la volontà di lottare. Come qualsiasi altro stratagemma che punti sull’emotività deve essere utilizzato con cautela: se scoperto, i sentimenti di gratitudine e calore, ormai delusi, si tramutano nell’odio e nella sfiducia più
profondi.
- Greene, Robert(Autore)
#13. Quando chiedete aiuto, fate leva sul tornaconto della gente, mai sulla compassione o sul senso di gratitudine
Se avete bisogno dell’aiuto di qualcuno non cercate di ricordargli la vostra passata disponibilità e i vostri meriti acquisiti, troverà certamente un modo per ignorarvi. Mettete invece in luce qualcosa nella vostra richiesta o nella vostra alleanza con lui che possa tornare a suo vantaggio ed evidenziatela spropositatamente. Vi risponderà con entusiasmo se vedrà che ci guadagnerà qualcosa.
LA CHIAVE DEL POTERE
Chiedere aiuto è un’arte, un’arte che dipende dalla vostra abilità nel comprendere la persona con cui avete a che fare e nel non confondere i vostri bisogni con i suoi.
La maggior parte delle persone non ci riesce perché è condizionata dai propri desideri e dalle proprie aspettative, partono dalla convinzione che la gente a cui si rivolgono sia disposta ad aiutarli disinteressatamente; parlano agli altri come se a questi potesse importare qualcosa dei loro problemi, mentre invece se ne disinteressano completamente.
Ogni persona con cui entrate in contatto è come un paese o una cultura straniera, il cui passato non ha nulla da spartire con il vostro, quindi per colmare questa differenza potete solo fare appello al suo interesse, non siate evasivi: avete un’importante conoscenza da spartire, potete riempire i suoi forzieri d’oro e garantirgli una vita più lunga e felice, questo è il linguaggio che tutti parliamo e comprendiamo.
Lo stadio successivo del processo è comprendere la psicologia dell’altra persona. È un vanitoso, si preoccupa della sua reputazione o del suo stato sociale, ha dei nemici che voi potreste aiutarlo a sconfiggere, è motivato solo dal denaro e dal potere?
#14. Atteggiatevi ad amico, agite come una spia
Conoscere l’avversario è fondamentale. Usate delle spie per raccogliere valide informazioni che vi porteranno in posizione di vantaggio. Ancor meglio: siate voi stessi la spia. Nei rapporti sociali imparate a indagare, ponete domande indirette che inducano la gente a rivelare le proprie debolezze e intenzioni.
Un’abile attività di spionaggio vi fa sembrare onnipotenti, in grado di prevedere il futuro, persino affascinanti in quanto in grado di anticipare le aspettative del vostro bersaglio. Nessuno conosce le fonti del vostro potere e ciò che non si conosce non si può combattere.
LA CHIAVE DEL POTERE
Nel regno del potere, il vostro obiettivo deve essere quello di acquisire un certo controllo sugli eventi futuri. Parte del problema che dovete affrontare è costituita, quindi, dal fatto che le persone non vi diranno tutti i loro pensieri, le emozioni, le ossessioni.
Il trucco è trovare un modo di sondarli, per portare a galla i loro segreti e le loro intenzioni inconfessate, senza far intendere a cosa mirate. Una maschera amichevole vi consente di raccogliere informazioni a loro insaputa, sia su amici che su nemici.
Un parere autorevole: La preveggenza in guerra deve essere ottenuta da quegli uomini che conoscono la situazione del nemico: le spie. Sun-Tzu, L’arte della guerra
#15. Annientate completamente il nemico
Tutti i grandi condottieri, dai tempi di Mosè, hanno saputo che un nemico in difficoltà deve essere annientato completamente. C’è più da perdere lasciando le cose a metà che procedendo a una totale distruzione: il nemico
recupererà le energie e cercherà la vendetta. Distruggetelo, non solo nel corpo, ma nello spirito.
LA CHIAVE DEL POTERE
Annientare il nemico è il concetto chiave di Tzu Sun: i vostri nemici vi vogliono morto, se nella lotta contro di loro vi fermate a metà strada, un giorno o l’altro si vendicheranno, aspettando tempi migliori. Quindi: non abbiate pietà.
#16. Usate l’assenza per guadagnare rispetto e stima
Un eccesso di presenzialismo può far scendere le vostre quotazioni: più vi fate vedere e più si parla di voi, più correte il rischio di apparire banale. Se vi siete già affermato in un gruppo, una sparizione temporanea farà notizia e accrescerà l’ammirazione attorno alla vostra persona. Dovete imparare quando è il momento di andarvene. Createvi credito centellinando la vostra presenza.
LA CHIAVE DEL POTERE
La verità di questa legge può essere facilmente verificata e strumentalizzata in storie d’amore e di seduzione: “l’amore non muore mai di fame, ma spesso di indigestione”.
Oggi in un mondo inflazionato dalla presenza attraverso il flusso di immagini il gioco dell’assenza è ancor più efficace, non sappiamo più come sparire e nulla sembra più privato, cosicché attribuiamo grande considerazione a chi sia in grado di sparire a suo piacimento.
#17. Tenete gli altri nell’incertezza: createvi una fama di imprevedibilità
Gli esseri umani sono creature abitudinarie con un insaziabile bisogno di avere familiarità con le azioni degli altri. La vostra prevedibilità dà loro un senso di controllo. Rovesciate la situazione: siate volutamente imprevedibili. Un comportamento apparentemente senza coerenza né scopo li sconcerterà e si esauriranno nel tentativo di comprendere le vostre mosse. Portata all’estremo questa strategia intimorisce e terrorizza.
LA CHIAVE DEL POTERE
L’imprevedibilità non è solo un’arma di terrore: sconvolgendo i vostri schemi giorno per giorno creerete scompiglio attorno a voi e susciterete interesse. Si parlerà di voi, vi attribuiranno scopi e motivazioni che non hanno nulla a che fare con la realtà, ma sarete sempre nella mente della gente, più sembrerete volubile più salirete nella
considerazione, solo l’ultimo dei subordinati agisce in maniera prevedibile.
#18. Non costruite fortezze per proteggervi: l’isolamento è pericoloso
Il mondo è pieno di pericoli, i nemici si annidano ovunque e ognuno deve proteggersi. Una fortezza sembra il luogo più sicuro, ma l’isolamento vi espone a un maggior numero di pericoli di quanti non vi consenta di evitare.
Meglio confondersi in mezzo alla gente, trovare alleati, mimetizzarsi. Non isolatevi mai a tal punto da non potere ascoltare quello che avviene intorno a voi, compresi i complotti orditi nei vostri confronti.
LA CHIAVE DEL POTERE
Invece di adottare la mentalità della fortezza provate a vedere il mondo come una Versailles, con tutte le stanze comunicanti l’una all’altra, dovete essere permeabili fluttuando da un ambiente all’altro e in grado di mescolarvi ai tipi più diversi, e questo vi proteggerà dai complotti, chi è in grado di carpirvi segreti non è però in grado di isolarvi dai vostri alleati, sempre in movimento vi insinuate e vi confondete, senza mai fermarvi in nessun luogo, nessun cacciatore è in grado di fermare la mira su un bersaglio così sfuggente.
#19. Accertatevi di con chi avete a che fare: non offendete la persona sbagliata
Ci sono molti tipi diversi di persone al mondo, e voi non potete mai essere sicuri che tutte reagiranno nello stesso modo alle vostre strategie. Ingannate o imponete la vostra superiorità tattica a certe persone e queste passeranno il resto della loro vita a cercare vendetta, esistono lupi in veste di agnelli, pertanto scegliete attentamente i vostri avversari e le vostre vittime; mai offendere o ingannare la persona sbagliata.
LA CHIAVE DEL POTERE
Nella vostra scalata al potere incontrerete molte specie di avversari, creduloni e vittime, la manifestazione più alta dell’arte del potere è la capacità di riconoscere i lupi dagli agnelli, le volpi dalle lepri, i falchi dagli avvoltoi.
Se siete abili nel fare queste distinzioni avrete successo senza forzare troppo la mano a chicchessia, ma se agirete alla cieca con chiunque vi attraversi la strada avrete una vita piena di dispiaceri, ammesso che vivrete abbastanza a lungo. Saper riconoscere il tipo di persona e comportarsi di conseguenza è fondamentale.
Un parere autorevole: Gli errori spesso si dimenticano, il disprezzo mai, il nostro orgoglio lo ricorda per sempre. Lord Chesterfield
#20. Non prendete posizione
È folle colui che si affretta a prendere posizione. Non compromettetevi con alcuna fazione o con alcuna causa, ma state solo dalla vostra parte. Non permettete che gli altri vi coinvolgano nelle loro beghe e zuffe insignificanti, mostratevi collaborativi e interessati ma trovate il modo di rimanere neutrali. Mantenendo la vostra indipendenza, diventate padroni degli altri: mettendo gli uni contro gli altri tutti vi ricercheranno.
LA CHIAVE DEL POTERE
Se aspirate al potere mettetevi tra due poteri in competizione, lusingate l’uno con la promessa del vostro aiuto, l’altro sempre desideroso di sopraffare il nemico, vi cercherà ugualmente. Come una parte si mostra ansiosa delle vostre attenzioni, immediatamente apparite persona di grande influenza e degna di essere desiderata, ve ne verrà un potere di gran lunga superiore di quello che avreste acquisito se vi foste improvvisamente impegnato per una delle due parti.
Per perfezionare questa strategia dovete conservarvi nel vostro intimo inaccessibili alle istanze emotive e considerare tutti quelli che vi circondano come pedine nella vostra scalata al successo, non potete permettervi di diventare schiavo di una causa.
Non importa quanto insistentemente la gente tenti di coinvolgervi, non permettete mai che il vostro interesse per i loro piccoli affari e squallide controversie vada al di là dell’apparenza.
#21. Fingetevi sciocchi per mettere nel sacco gli ingenui, giocate la parte del finto tonto
A nessuno piace sembrare più sciocco degli altri. Fingetevi ingenui per mettere nel sacco i veri ingenui, giocate il ruolo del finto tonto permettendo agli interlocutori di confidare nella propria sagacia, convinti di questo non comprenderanno il vostro vero scopo.
LA CHIAVE DEL POTERE
L’intelligenza è una qualità da non sbandierare. A tutti piace mostrare oltre all’intelligenza, buon gusto e raffinatezza, fate sì che gli altri si credano più sofisticati di voi e abbasseranno la guardia, apprezzeranno la vostra presenza perché li fa sentire meglio e più a lungo li frequenterete, maggiori opportunità avrete.
#22. Sappiatevi arrendere: trasformate la debolezza in un punto di forza
Mai sacrificare il tempo nel misurarsi sul campo dell’onore se la battaglia è persa in partenza. Arrendersi può permettere di cullare il nemico nel suo compiacimento e avere il tempo di riprendere le forze, di sabotare i piani del nemico agendo d’astuzia, di avere il tempo di indebolire e per una rivalsa.
LA CHIAVE DEL POTERE
Se qualcuno ci aggredisce dovremmo sforzarci di non opporre resistenza, ripiegare offrendo l’altra guancia. Questo tipo di risposta neutralizza le aspettative dell’altro anche quando si attende una contrapposizione e lo fa scoprire, lo disorienta a causa della mancata resistenza.
Ciò ci consente di tenere la situazione sotto controllo in quanto la tattica della resa è solo una parte di un piano che lusinga l’avversario e lo porta a credere di aver raggiunto una vittoria piena: la giusta tattica della resa è mantenere dentro di sé saldi convincimenti ma esteriormente ritirarsi.
I nostri rivali, privati di un motivo di irritazione, si troveranno intimamente sconcertati e mancherà loro l’occasione di reagire con maggior violenza perché non ne avremo offerto il destro. Invece noi avremo il tempo e l’occasione per programmare le nostre contromosse, in modo da riuscire a sconfiggerli.
#23. Concentrate le vostre forze
Preservate le vostre forze ed energie per concentrarle su un punto focale. È possibile ricavare più risorse trovando un ricco filone e sfruttandolo a fondo, piuttosto che svolazzare da un punto all’altro di un giacimento poco profondo, perché l’intensità prevale sempre sull’estensività.
Una volta trovata una sorgente di potere utile, occorre individuare un referente, una mucca da cui mungere per lungo tempo tutto il latte che può essere ricavato.
LA CHIAVE DEL POTERE
Bisogna concentrarsi in un singolo obiettivo, in un singolo compito e insistere fino al suo raggiungimento.
#24. Siate un perfetto cortigiano
Il perfetto cortigiano prospera in un mondo in cui tutto ruota intorno al potere e all’abilità politica. Egli impara a destreggiarsi con maestria nell’arte della mistificazione, sa adulare, cedere ai superiori e gestire il suo potere sugli altri con modi graziosi e trasversali. Bisogna imparare le leggi che reggono le capacità del cortigiano e non ci saranno limiti al successo nella grande corte della vita.
LA CHIAVE DEL POTERE
I cortigiani sono come gli illusionisti, giocano con le apparenze, con l’inganno e la manipolazione evitano che gli altri si accorgano dei trucchi e delle messe in scena. Ma la cortigianeria è un’arte sottile: sviste ed errori casuali possono rovinare il migliore dei giochi di prestigio, mai rischiare di essere colti in fallo, si passa dal ruolo del grande cortigiano a quello del farabutto, la partita da giocare è delicata.
#25. Ricreate la vostra immagine
Ricreare una nuova identità significa ricostruire se stessi, una persona capace di accentrare l’attenzione e che non annoia mai l’interlocutore. Siate padroni della vostra immagine piuttosto che siano altri a definire i vostri spazi.
Questo richiede che nei gesti e nelle scelte pubbliche vengano adottati accorgimenti plateali: il potere personale ne trarrà enfasi e la vostra personalità si manifesterà nella sua interezza.
LA CHIAVE DEL POTERE
Il primo passo nell’autocreazione è costituito dall’autocoscienza. Il secondo passo è la creazione di un personaggio memorabile, che richiama su di sé l’attenzione, che opera fuori dal palcoscenico dove stanno gli altri attori. Infine occorre imparare a giocare vari ruoli per essere quello che vi occorre al momento giusto, essere proteiforme di fronte agli altri: Bismarck era liberale con i liberali, falco con i falchi e non lasciandosi intrappolare in nessun ruolo non poteva nemmeno essere usato.
#26. Preservate pulite le vostre mani
Mostratevi come un modello di civiltà e di efficienza: le vostre mani non devono mai apparire macchiate da errori o impegnate in azioni riprovevoli. Occorre mantenere questa apparente superiorità utilizzando gli altri come inconsapevoli pedine e schermo per celare il proprio coinvolgimento personale.
LA CHIAVE DEL POTERE
L’uso del capro espiatorio è vecchio quanto l’umanità: lo si trova in tutte le culture del mondo. Il principio che sorregge questa soluzione è trasferire la colpa ed il peccato su di una figura esterna: un oggetto, un animale, un persona che dev’essere bandita e distrutta.
È una caratteristica profondamente umana quella di non guardare dentro se stessi, dopo aver commesso un errore o un crimine, ma di cercare all’esterno qualcuno su cui appuntare la colpa. Questo profondo bisogno di estraniare la propria colpa da sé ha un immenso potere, che le persone sagaci sanno come maneggiare.
Un parere autorevole: L’errore non consiste nel non commetterne, ma nell’incapacità di nasconderlo. Baltasar Gracian
#27. Sfruttate il bisogno di credere degli altri per crearvi un seguito carismatico
L’uomo ha un profondo bisogno di credere in qualcosa. Diventate il punto focale di questo desiderio dando agli altri una causa, una nuova fede da seguire. Rimanete sul vago con le parole, ma siate prodighi di promesse, insistendo sul valore della razionalità e del pensiero conseguente.
LA CHIAVE DEL POTERE
Date ai vostri nuovi discepoli dei rituali da seguire, chiedete che facciano sacrifici in vostro nome. In assenza di una religione organizzata o di grandi cause, questo sistema fideistico vi conferirà un potere inaspettato.
#28. Entrate in azione con audacia
Se siete insicuri della linea di condotta da adottare, astenetevi. I dubbi e le esitazioni influirebbero negativamente sulle vostre azioni. L’insicurezza è pericolosa, meglio agire con baldanza. Qualsiasi errore generato dall’audacia può essere facilmente corretto da una maggior audacia. L’audacia suscita ammirazione, l’insicurezza non porta onore.
LA CHIAVE DEL POTERE
Anche se giustifichiamo la nostra timidezza col rispetto per gli altri e il desiderio di non ferirli ne offenderli, in realtà è vero il contrario, viviamo ripiegati su noi stessi preoccupati di come gli altri ci vedono. L’audacia invece rende estroversi, fa sentire gli uomini a loro agio, rendendoli meno consapevoli di se e meno repressi.
#29. Pianificate tutto dall’inizio alla fine
Il risultato è tutto. Pianificate tutto per realizzarlo, prendendo in considerazione tutte le conseguenze, tutti gli ostacoli, tutti i giochi del destino che potrebbero impedirvi di ottenerlo, vanificando i vostri sforzi e attribuendo la gloria ad altri.
LA CHIAVE DEL POTERE
Chi pensa con anticipo e lavora a un obiettivo lontano sembra dotato di un potere divino, poiché la maggior parte degli uomini è troppo presa dal presente per pianificare il futuro, questo tipo di chiaroveggenza, la capacità di ignorare piaceri e pericoli immediati, si traduce in potere.
#30. Dissimulate la fatica
Quando agite siate naturali, come se poteste fare molto di più. Non cedete alla tentazione di rivelare quanto avete lavorato duro. Tenete per voi gli sforzi e sembrerà che possediate la grazia e la potenza di un dio: a nessuno è mai stata rivelata la fonte di potere degli dei, quel che si vede è unicamente l’effetto.
LA CHIAVE DEL POTERE
Più le nostre azioni sono circondate di mistero e maggiore sarà il potere: un dono esclusivo è fonte di immenso potere, se i vostri poteri rimangono segreti nessuno può immaginarne i limiti.
#31. Controllate le alternative: obbligate gli altri a giocare con le carte che voi avete servito
I migliori inganni sono quelli in cui sembra che si lasci la scelta agli altri: le vittime sono convinte di avere il controllo della situazione, mentre in realtà sono burattini al vostro comando. Date agli altri alternative che si risolvano tutte a vostro vantaggio. Induceteli a scegliere il minore di due mali che servono entrambi al vostro scopo. Inchiodateli tra i corni del dilemma: qualsiasi cosa scelgano non avranno scampo.
LA CHIAVE DEL POTERE
Chi fa una scelta tra varie alternative difficilmente riesce a credere di poter essere manipolato o ingannato, barattando una piccola libertà di scelta in cambio di una ben più forte imposizione alla sua volontà: definire una gamma limitata di scelte deve entrare a far parte del vostro sistema di illusioni: se riuscite a indurre l’uccello a entrare nella gabbia da solo canterà meglio.
#32. Solleticate la fantasia degli altri
Grande è il potere delle fantasie che prendono piede in noi, soprattutto in tempi di povertà e di decadenza, le persone raramente credono che i propri problemi nascano dai propri errori e dalla stupidità, ci dev’essere qualcuno al di fuori che è responsabile ed anche la salvezza non può arrivare che dall’esterno.
Per acquisire potere dovete essere in grado di offrire una fonte di piacere a chi vi circonda, e il piacere deriva dal solleticare le fantasie nascoste: non promettete mai un miglioramento graduale fatto di paziente lavoro, anzi promettete la luna, il cambiamento epocale. Coloro che sono capaci di creare sogni e illusioni attraggono gente da ogni dove.
LA CHIAVE DEL POTERE
Chi riesce a risvegliare la fantasia degli altri nel contesto di una realtà opprimente vede aprirsi davanti a se le porte del potere. Fantasia: un cambiamento improvviso cambierà il nostro destino, da un momento all’altro, fantasticamente, senza bisogno di fatica, fortuna, sacrifici o tempo.
#33. Trovate il punto debole di ciascuno
Ogni individuo ha un punto debole, un punto di minor resistenza. Questo debole è solitamente un’insicurezza, un’emozione o un bisogno incontrollabile, ma può anche essere un piccolo piacere segreto. Comunque sia una volta trovato, sarà la molla su cui poter agire per far muovere gli altri a vostro piacimento.
LA CHIAVE DEL POTERE
Tutti abbiamo un punto debole, una zona dell’armatura psicologica che non oppone resistenza, che cederà alla pressione se la trovate e la premete. Alcuni rivelano le proprie debolezze apertamente, altri preferiscono mascherarle e sono proprio questi quelli che cedono più facilmente quando si scopre il loro segreto. Prestate attenzione ai gesti e ai messaggi inconsci.
#34. Siate regali: agite da re e sarete trattati come tali
Il modo in cui ci si comporta può spesso influenzare il modo in cui si viene trattati: a lungo andare chi appare modesto e ordinario perde il rispetto degli altri. Il re infatti rispetta se stesso e ispira negli altri lo stesso sentimento. Chi agisce da re, sicuro del proprio potere, appare come destinato a portare la corona.
I potenti possono essere a volte tentati di affettare comportamenti da uomo comune, nel tentativo di essere uguali ai loro sudditi o ai loro sottoposti, ma coloro che dovrebbero lasciarsi convincere si accorgono subito della falsità. I leader che cercano di abolire questa distanza con false offerte di amicizia finiscono col perdere la capacità di ispirare fiducia, fedeltà, paura o affetto e con l’ispirare soltanto disprezzo.
LA CHIAVE DEL POTERE
Il comportamento regale non dev’essere confuso con l’arroganza, che può sembrare una prerogativa dei re ma è invece un sintomo di insicurezza, l’esatto opposto della regalità.
Sta a voi fissare il vostro prezzo: chiedete poco ed è quello che avrete, se chiedete molto è un segnale, come se foste degni di un riscatto da re: anche i denigratori vi ammireranno per la sicurezza che mostrate, e il rispetto può ripagarvi in modi che non immaginate nemmeno.
#35. Imparate l’arte di gestire il tempo
Non mostrate mai fretta, la fretta tradisce mancanza di controllo di sé e del tempo, apparite sempre pazienti, come se sapeste che tutto verrà a voi a tempo debito. Imparate ad aspettare quando i tempi non sono ancora maturi e a colpire con decisione quando arriva il momento.
LA CHIAVE DEL POTERE
Non siate come quelli che sono maestri di pazienza per il timore di portare le cose a compimento, la pazienza è inutile se non sia accompagnata dalla volontà di piombare come un falco sull’avversario al momento giusto.
Potete aspettare tutto il tempo necessario prima di concludere, ma quando viene il momento dovete concludere rapidamente.
#36. Disprezzate ciò che non potete avere: l’indifferenza è la miglior vendetta
Riconoscere il problema equivale a conferirgli esistenza e credibilità. Più si dedica attenzione all’avversario più lo si rende forte.
Quando si presta attenzione a una persona, in qualche modo si crea un legame per cui ci si muove in sintonia con le sue azioni e reazioni e così facendo si perde il proprio spirito di iniziativa. È la dinamica delle interazioni: riconoscendo l’esistenza dell’altro, non fosse altro che per combatterlo, ci si apre alla sua influenza.
Ignorando qualcuno lo si cancella, questo provoca in lui ira e frustrazione, ma in assenza di ogni relazione tra i due soggetti, non vi è nulla che chi è ignorato possa fare.
Giocare la carta del disprezzo e dell’indifferenza è una mossa di grande efficacia, perché permette a noi di fissare le regole dello scontro, la guerra viene combattuta alle nostre condizioni. La massima espressione del potere: noi siamo il re e ignoriamo chi ci offende, vedrete come la tattica farà infuriare l’avversario, fa di tutto per attirare la nostra attenzione e se non gliene prestiamo sprofonderà nella frustrazione.
LA CHIAVE DEL POTERE
La risposta vincente di fronte alle piccole seccature insignificanti è l’indifferenza, non date mai a vedere che qualcosa vi ha ferito o che siete offesi, questo non fa che dimostrare che siete consci dell’esistenza del problema. Il disprezzo è migliore se consumato freddo e senza affettazione.
#37. Create spettacoli avvincenti
Forte immaginazione e grandi gesti simbolici creano un’aura di potere cui nessuno è in grado di resistere. Inscenate, per chi vi circonda, spettacoli ricchi di stimoli visivi e di simboli suggestivi che conferiscano enfasi alla vostra presenza. Abbagliato dalle apparenze, nessuno noterà ciò che veramente state facendo.
Un’immagine o un marchio che ci contraddistingua tra tutti, un simbolo che si adatti perfettamente alla nostra situazione, ci farà sembrare più grandi di quanto non siamo.
LA CHIAVE DEL POTERE
L’immagine si impone come un dato di fatto, scoraggia le domande, crea associazioni mentali, resiste alle interpretazioni indesiderate, comunica immediatamente e crea legami che trascendono le differenze sociali.
Il miglior modo per sfruttare immagini e simboli è quello di organizzarli in un grande spettacolo che impressioni gli altri e li distragga dalla realtà, non è difficile: tutti amano ciò che è grande e spettacolare, fate appello alle emozioni e verranno ad assistere allo spettacolo in gran numero.
#38. Pensate come volete, ma comportatevi come gli altri
Se ostentiamo il nostro anticonformismo, facendo sfoggio di idee non convenzionali e di comportamenti poco ortodossi, gli altri penseranno che stiamo soltanto cercando di attrarre la loro attenzione, che pecchiamo di superbia, e troveranno il modo di farcela pagare per averli fatti sentire inferiori.
È opportuno condividere l’eccentricità solo con gli amici più tolleranti e con coloro che siano in grado, senza alcun dubbio, di apprezzare la nostra singolarità.
Ogni cultura è regolata da norme che riflettono secoli di ideali e convinzioni condivisi, non pensiate di potervene impunemente fare beffe, dovrete in qualche modo pagarne lo scotto, non fosse altro che con l’isolamento, una posizione di totale mancanza di potere reale.
LA CHIAVE DEL POTERE
L’uomo di potere non solo evita di commettere l’errore di offendere i più, ma impara anche a muoversi con la furbizia della volpe e a fingere comportamenti conformisti, superando la loro innata natura aristocratica e coltivando atteggiamenti degli uomini comuni, esprimendoli in piccoli gesti, spesso soltanto simbolici per dimostrare all’opinione pubblica che condivideva i suoi valori nonostante il diverso strato sociale.
La logica conseguenza di questa pratica è quella di riuscire ad essere tutto per tutti.
Quando siete in società lasciatevi dietro le idee e i valori che vi appartengono davvero e indossate la maschera più adatta al gruppo in cui vi trovate, molti abboccheranno all’amo convinti che condividiate le loro idee, e se sapete essere abili non vi prenderanno nemmeno per ipocriti.
Un parere autorevole: Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle ai maiali ché non le calpestino coi loro piedi e, rivoltandovisi contro, vi sbranino. Gesù Cristo – Vangelo secondo Matteo 7:6
#39. Agitate le acque per catturare i pesci
Rabbia ed emotività sono strategicamente controproducenti, per cui bisogna restare sempre calmi ed obiettivi. Per acquisire un punto di vantaggio sull’avversario fate che sia questi ad irritarsi, mentre voi mantenete saldi i vostri nervi. Per sbilanciare l’avversario è bene individuare i punti deboli che toccano la sua vanità, in modo da innervosirlo e tirare le fila di conseguenza.
Chi detiene il potere e si lascia andare all’ira in maniera isterica dimostra solo la sua frustrazione, che diventa un segno di perdita di potere, è la reazione infantile di un bambino che non ha altri modi per perseguire i suoi scopi, il potere vero non ha questi atteggiamenti.
Una reazione irosa non intimidisce ne ispira sentimenti di lealtà, crea solo dubbi sulla reale consistenza del potere posseduto
Sino a che le acque sono chete i nemici possono complottare perché hanno tempo e spazio e possono cominciare a organizzare intrighi, perciò è importante darsi da fare per agitare un po’ le acque e costringere i pesci a venire allo scoperto prima che siano pronti e prendano loro l’iniziativa, una volta agitate le acque i pesci abboccano e più diventano irritati minore sarà la loro capacità di controllo, per venire catturati nella piscina preparata apposta per loro.
LA CHIAVE DEL POTERE
Di fronte a un nemico che si infiamma c’è anche un’altra risposta efficace, la mancata risposta, è un’utile tattica per sbilanciare il proprio avversario, adottare un atteggiamento aristocratico, mai ironico o trionfalistico, semplicemente indifferente e questo lo farà infiammare ancora di più.
#40. Disdegnate le offerte gratuite
Ciò che è offerto gratuitamente è pericoloso: può implicare un secondo fine o trasformarsi in un debito. Ciò che vale è monetizzabile. Pagando di tasca propria si evita il peso della gratitudine, la colpa e l’inganno. È spesso più saggio pagare il prezzo dovuto, poiché non esistono scorciatoie sulla strada dell’eccellenza.
Bisogna manifestare magnanimità usando il proprio denaro, perché la generosità è un segno e una calamita che attrae il potere.
LA CHIAVE DEL POTERE
Nel regno del potere ogni cosa dev’essere valutata in base al suo prezzo e ogni cosa ne ha uno; ciò che viene offerto gratuitamente o a buon mercato, comporta spesso un prezzo psicologico costituito da obblighi e compromessi con ciò che ne consegue.
#41. Evitate di indossare gli abiti di qualcun altro
Ciò che viene prima sembra sempre migliore e più originale di ciò che segue. Chi succede a un grande uomo o ha un genitore importante avrà come compito quello di sforzarsi almeno il doppio di chi lo ha preceduto per tentare di oscurarne la fama.
Non bisogna seguire le orme di chi ci ha preceduto o si finirà per vivere una vita che non ci appartiene, occorre ricreare un’identità propria e cambiare il corso della propria vita. Distruggete l’ombra incombente di vostro padre, disperdetene l’eredità e conquistate il potere percorrendo le vostre strade.
LA CHIAVE DEL POTERE
Ripetere le gesta degli altri è un metodo grossolano, applicato da persone poco creative, timide e indolenti e con poca fortuna, perché le circostanze non si ripetono allo stesso modo.
Se si seguono le orme dei predecessori non si avrà mai un’identità propria, bisogna creare un simbolismo e uno stile che separi dalle figure che devono essere dimenticate.
#42. Colpite il pastore e le pecore scapperanno
All’interno di ogni gruppo i problemi provengono spesso dallo stesso tipo di soggetto: l’infelice, insoddisfatto cronico, colui che crea dissenso e contagia il gruppo con il suo malessere interiore.
I guai sono spesso opera di un singolo individuo con una forte personalità: il provocatore, arrogante e subalterno, colui che avvelena i rapporti. Se si concede spazio a tale individuo, altri soccomberanno sotto la sua nefasta influenza.
Non permettete che il danno che sa provocare si moltiplichi; non tentate di appianare la situazione; è irrecuperabile. Un simile soggetto deve essere neutralizzato e messo al bando. Fermate il male alla radice, il pastore, e le pecore scapperanno.
LA CHIAVE DEL POTERE
Colpire il pastore è legato a ciò che ne consegue: scoraggiare la pecora. Quando un leader cade svanisce anche il suo centro di gravità: tutto ciò che accade rimane fuori dal suo polo di attrazione.
Puntate verso i leader, rendeteli inoffensivi e traete vantaggio dalle opportunità che emergono dalla confusione che nascerà.
#43. Toccate il cuore e la mente delle persone
Dovete sedurre gli altri inducendoli a desiderare di procedere nella vostra direzione. La persona che avete conquistato diviene così una fedele pedina nelle vostre mani. Per sedurre occorre saper agire sulla psicologia e sulle debolezze di ciascuno.
Ammorbidite dunque chi oppone resistenza lavorando sulle sue emozioni, giocando con ciò che ha di più caro e con ciò che teme. Ignorate i cuori e le menti degli altri e questi finiranno per odiarvi.
LA CHIAVE DEL POTERE
Puntate alle emozioni primarie: amore, odio, gelosia. Un buon sistema è dare voce alle preoccupazioni più profonde delle persone, sollecitandole a manifestare i propri motivi di insoddisfazione nelle assemblee pubbliche.
Nell’illustrare un programma, invece di sottolineare gli aspetti pratici conviene evidenziare in che modo influirà sulle
loro vite richiamandosi a considerazioni elementari e molto terra terra, un approccio che non funziona solo con analfabeti e persone di scarsa istruzione, ma valido con tutti.
Un parere autorevole: Le difficoltà per quanto concerne la persuasione risiedono nella mia conoscenza del cuore del persuaso, in modo che le mie parole si adeguino a esso. Han Fei Tzu
#44. Disarmate e irritate con l’effetto specchio
Lo specchio riflette la realtà, ma è anche lo strumento ideale per ordire un inganno: quando fungete da specchio per i vostri nemici, riproducendo con assoluta precisione le loro azioni, essi non riescono più a decifrare la vostra strategia.
L’effetto specchio rifà loro il verso e li umilia, spingendoli a reagire in modo spropositato. Reggendo uno specchio di fronte alla loro psiche, li seducete illudendoli di condividerne i valori, mettendo uno specchio davanti alle loro azioni date loro una sana lezione. Pochi sanno resistere al potere dell’Effetto Specchio.
LA CHIAVE DEL POTERE
L’ effetto specchio disorienta la persona che avete di fronte, irritandola oppure incantandola e in quel preciso momento avete a disposizione il potere necessario per manipolarla e sedurla.
L’effetto specchio racchiude un potere enorme in quanto fa leva sulle emozioni più elementari e profonde.
#45. Predicate la necessità del cambiamento ma non introducete troppe innovazioni tutte insieme
Tutti comprendono la necessità del cambiamento ma poi, nella vita di ogni giorno, gli esseri umani si dimostrano creature fortemente abitudinarie. Un eccesso di innovazione può rivelarsi traumatico e condurre alla rivolta.
Se avete assunto da poco una posizione di potere oppure siete un outsider che cerca di guadagnarsi il sostegno necessario per raggiungerla, mostrate chiaramente che tenete in grande considerazione il vecchio modo di fare le cose.
Se il cambiamento è davvero essenziale, fate in modo che appaia come un intervento discreto il cui scopo è unicamente perfezionare l’approccio in uso nel passato.
Chi dà l’avvio a riforme di vasta portata diventa spesso il capro espiatorio su cui poi converge ogni genere di malcontento. E in molti casi, a lungo andare, la reazione degli altri alle sue innovazioni finisce per logorarlo, perché il cambiamento è qualcosa che sconvolge l’essere umano, anche se è per il meglio.
LA CHIAVE DEL POTERE
Predicate il cambiamento quanto vi pare e date pure espressione concreta al vostro desiderio di novità, ma mimetizzate il tutto sotto le rassicuranti spoglie di eventi e tradizioni del passato. Fingete di essere un accanito sostenitore della tradizione e pochi noteranno quanto anticonvenzionale sia in realtà il vostro punto di vista.
Il fatto che il passato sia morto e sepolto ci dà la libertà di reinterpretarlo per sostenere la vostra causa.
#46. Non mostratevi mai troppo perfetti
Apparire migliori degli altri è sempre pericoloso, ma la cosa più rischiosa in assoluto è dare l’impressione di non avere difetti o debolezze. L’invidia crea nemici silenziosi.
L’uomo intelligente quindi, di tanto in tanto mostra di avere dei limiti e ammette di indulgere in qualche vizio innocente, così da allontanare l’invidia e da apparire più umano e accessibile. Solo gli dei e i morti possono permettersi di sembrare perfetti impunemente.
LA CHIAVE DEL POTERE
A dispetto del grande passo in avanti che avete compiuto se vi alienate le simpatie di chi un tempo vi era amico non ne ricaverete nulla di buono: il potere ha bisogno di un’ampia e solida base di supporto che l’invidia può distruggere.
#47. Non superate l’obiettivo che vi eravate prefissi: nella vittoria imparate quando è il momento di fermarsi
Il momento della vittoria è spesso quello del maggior pericolo. Nell’impeto della conquista, arroganza e presunzione possono spingervi al di là dell’obiettivo che vi eravate prefissati e, andando troppo oltre, vi fate più nemici di quanti riusciate a sconfiggerne. Non lasciate che il successo vi dia alla testa. Nulla può sostituire la strategia e un’accurata pianificazione. Datevi un punto di arrivo e, una volta raggiuntolo, fermatevi.
Nulla è più inebriante della vittoria e nulla è più pericoloso; nel regno del potere bisogna lasciarsi guidare dalla ragione, lasciare che un momento di eccitazione o le emozioni influenzino le nostre mosse può rivelarsi fatale.
LA CHIAVE DEL POTERE
Il potere ha ritmi e schemi di andamento propri, vince in questo gioco chi sa controllare questi schemi e li varia a proprio piacere, disorientando gli altri mentre è impegnato nella scelta del ritmo. L’essenza della strategia consiste nel saper affrontare in modo consapevole la mossa successiva.
#48. Spogliatevi di qualunque forma
Assumendo una forma, rendendo visibile il vostro piano, vi esponete agli attacchi esterni. Anziché darvi una fisionomia che permetta al vostro nemico di afferrarvi, mantenetevi flessibili e in movimento. Accettate il fatto che nulla è certo e nessuna legge è immutabile. Il miglior modo di proteggersi è essere fluidi e privi di una forma propria come l’acqua; non scommettete mai sulla stabilità o su un ordine duraturo. Tutto cambia.
Nell’evoluzione della specie la corazza protettiva si è quasi sempre dimostrata un elemento gravemente controproducente, salvo alcune eccezioni il guscio diventa un vicolo cieco per l’animale che vi è racchiuso, ne rallenta i movimenti, lo ostacola nella ricerca del cibo e lo rende un facile obiettivo per i veloci predatori.
Chi si muove agilmente e in modo imprevedibile è incredibilmente più potente e al riparo da aggressioni.
LA CHIAVE DEL POTERE
Occorre abituare la mente ad adattarsi ad ogni circostanza, anche all’inevitabile cambiamento che porta a doversi far da parte e lasciare ai giovani l’opportunità di preparare la loro ascesa al potere. La rigidità vi farebbe solo assomigliare a un cadavere.
Ma non dimenticate mai che l’assenza di forma è un atteggiamento da assumere per uno scopo strategico, è uno strumento, non confondetelo mai con la tendenza a seguire costantemente l’onda o con la rassegnazione ai mutamenti della sorte. Utilizzate l’assenza di forma non perché vi infonde armonia e pace interiore ma perché accresce il vostro potere.
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RIF. Tratto,
con modifiche e adattamenti al post, dal libro:“Le 48 leggi del potere” di Robert Greene
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