Jordan Peterson ha stilato l’elenco delle 12 Regole per la vita con lo scopo di aiutare le persone che vivono immerse nella complessità di questi tempi moderni, che lui definisce “caotici”.
Il problema più grosso di Peterson, o la sua più grossa fortuna, è che in un contesto mediatico di tendenza politically correct, a fare gli psicologi evoluzionisti, soprattutto se fai parte della categoria “uomo bianco ed eterosessuale”, si rischiano le legnate dalle donne degli ambienti intellettuali della sinistra.
Nel confronto con il maschio bianco eterosessuale, colpevole anche di essere nato nel momento storico sbagliato, le intervistatrici perdono sempre il controllo di fronte alla compostezza di Jordan Peterson; così, nel giro di pochi minuti, da perfette donne tolleranti, internazionaliste, democratiche di sinistra; le compagne d’oltreoceano si trasformano in donne aggressive nazi radical chic.
Il segreto della comunicazione vincente di Jordan Peterson è un linguaggio del corpo da manuale che trasmette nel contempo sicurezza, disinvoltura e autocontrollo. Il modo pacifico con cui egli produce risposte articolate con un utilizzo strategico della dialettica, contribuisce a conferirgli una maggiore autorità.
I critici del dottor Peterson non riescono a capire il suo aumento di popolarità e ne sono spaventati, spesso lo accusano di essere misogino, nella speranza di screditarlo.
Probabilmente un numero crescente di persone sta riconoscendo un cambiamento nella società distante dalle 12 Regole per la vita, che sono l’antitesi delle tendenze postmoderne, neo-marxiste e collettiviste che hanno messo radici nella nostra società odierna.
Il dottor Peterson chiede al suo pubblico di diffidare dai movimenti ispirati a Jacques Derrida e Michel Foucault che, secondo lui, hanno infettato gran parte delle Università. Per il dottor Peterson, questa è una questione di vita o di morte per la nostra società.
Se continuiamo su questa strada, secondo Jordan B. Peterson, non saremo lontani dalla testimonianza condivisa nell’Arcipelago Gulag di Aleksandr Solzenicyn e dal rivivere le atrocità del Novecento comunista.
Le 12 Regole per la vita di Jordan Peterson
Vediamo ora i temi che l’autore Jordan B. Peterson ha preso in considerazione quando ha stilato l’elenco delle 12 Regole per la vita.
#1. Tieni la testa alta e assumi la postura di un vincitore
Probabilmente hai sentito parlare dell’ordine gerarchico, giusto? Sai da dove ha avuto origine?
Negli anni ’20 lo zoologo norvegese Thorleif Schjelderup-Ebbe studiava i polli da cortile, quando notò che vi era una chiara gerarchia tra questi uccelli.
In cima alla gerarchia si trovavano i polli più sani e forti che beccavano per primi quando arrivava il mangime. In basso, vi erano i polli più deboli che potevano beccare solo le briciole avanzate dai polli più forti.
Il rispetto dell’ordine gerarchico per il diritto a cibarsi per primi, non si limita soltanto ai polli; è un ordine che si trova naturalmente in tutto il regno animale.
Le aragoste, ad esempio, che si trovino nell’oceano o allevate in cattività, combatteranno in modo aggressivo per conquistare i posti migliori e più sicuri per ripararsi.
Gli scienziati hanno scoperto che questi conflitti competitivi porteranno vincitori e vinti ad avere equilibri chimici diversi nel loro cervello.
I vincitori avranno valori elevati di serotonina e bassi di octopamina, mentre l’equilibrio chimico di queste sostanze, tra i perdenti, si caratterizzerà nella direzione opposta.
Questi fattori possono anche influenzare la postura delle aragoste: più serotonina porterà i vincitori ad essere più agili e dritti, più octopamina renderà i perdenti tesi e raggomitolati. Questa differenza determinerà ulteriori confronti, poiché le aragoste erette appariranno più grandi e più intimidatorie, facendo sì che quelle tese e contratte rimangano sottomesse.
Jordan B. Peterson mette in evidenza come gerarchie e cicli simili, di vittorie e sconfitte, si verificano tra gli esseri umani.
Gli studi hanno dimostrato che chi vive una situazione problematica legata all’alcolismo o alla depressione ha meno probabilità di entrare in una situazione competitiva, il che rafforza solo una maggiore inattività e un ciclo continuo di bassa autostima e depressione.
Al contrario, coloro che hanno collezionato una serie di vittorie, presenteranno un linguaggio del corpo spavaldo e sicuro di sé, che può aiutarli a mantenere viva la serie di vittorie. Proprio come le aragoste, gli umani si misurano costantemente l’uno contro l’altro e associamo l’intelligenza di una persona alla sua fisicità.
Quindi, se stai cercando di darti un vantaggio, segui la prima regola Jordan Peterson: tieni la testa alta e assumi la postura di un vincitore.
#2. Prenditi cura di te stesso come faresti con una persona cara
Se il tuo cane si ammala e il veterinario gli prescrive un farmaco, non ti sogneresti mai di non somministrargli la cura, giusto?
Eppure, un terzo delle persone ignora le prescrizioni che ricevono dai propri medici, il che solleva la domanda: perché ci prendiamo cura dei nostri animali domestici meglio di noi stessi?
Parte del motivo, dice Jordan B. Peterson, è che in fondo proviamo disgusto per noi stessi, e ciò può portare a un’auto-punizione e alla sensazione di non essere degni di sentirsi bene. Quindi, ci prendiamo cura degli altri meglio di noi stessi.
Questa convinzione che siamo “indegni” risale almeno alla storia di Adamo ed Eva esiliati dal Giardino dell’Eden. In questo racconto metaforico, Adamo ed Eva rappresentano tutti gli esseri umani e vengono indotti, da un serpente malvagio, a mangiare la mela proibita della conoscenza. Da quella famosa mela, gli esseri umani sono percepiti come indegni e corrotti per sempre dalla malvagità.
Mentre la storia del Giardino dell’Eden ci rende consapevoli di questo nostro lato oscuro e può rafforzare la sensazione che non meritiamo cose buone, può anche essere letta in un altro modo: non siamo solo noi, ma il mondo intero che è corrotto. Gli umani e il serpente del giardino possono essere visti come il mix naturale di ordine e caos del mondo intero.
Questa dualità della natura può essere vista anche nella filosofia orientale e rappresentata nei due lati del simbolo Yin-Yang: c’è un lato chiaro e uno scuro, ma entrambi i lati contengono una parte dell’altro al loro interno, e nessuno dei due può esistere senza l’altro.
In questo scenario, l’armonia si ottiene trovando il sano equilibrio tra luce e oscurità e ci si dovrebbe sforzare di non andare troppo lontano in nessuna delle due direzioni.
Ad esempio, se un genitore cerca di proteggere il proprio figlio dall’essere esposto a qualcosa di “cattivo”, sostituirebbe quel caos con la tirannia del troppo ordine. In altre parole, è inutile cercare di essere perfettamente bravo.
Questo ci porta alla seconda regola Jordan Peterson: prenditi cura di te stesso come faresti con una persona cara.
Prenditi cura di te stesso, ma non combattere contro il caos, poiché questa è una battaglia impossibile da vincere. Invece di fare solo ciò che ti rende felice, dice Peterson, cerca di fare ciò che è meglio per te.
#3. Circondati di amici che ti sostengono
Uno degli amici d’infanzia dell’autore non ha mai lasciato le praterie della sua città natale nel nord del Canada, Fairview, e così è diventato uno tra i tanti poveri della città.
Ogni tanto, Peterson tornava a casa e raggiungeva il suo amico, e ogni volta il lento e triste declino del suo amico diventava più evidente. Quello che una volta era il potenziale giovanile di un ragazzo intelligente, divenne il risentimento dell’invecchiamento.
Essere selettivo con i tuoi amici è una mossa intelligente e non è da egoisti o snob. Le amicizie di supporto e incoraggianti funzionano in entrambe le direzioni: quando hai bisogno di una spinta, i tuoi amici saranno lì per te e se il tuo amico ha bisogno di aiuto per riprendersi da una battuta d’arresto, tu sarai lì per lui.
Questa dinamica può incoraggiare il successo individuale e, come parte di un team, può portare a grandi risultati sociali.
Gli esseri umani sono fatti per adattarsi all’ambiente e agli altri esseri umani. Quindi sei libero di scegliere il gruppo o la comunità che più ti si addice.
Quando l’autore lasciò Fairview per il college, si unì a un gruppo di persone con cui condivideva i propri valori, che si aiutarono a vicenda negli studi e in molti altri risultati, come la creazione di un giornale e la gestione di un sindacato studentesco.
Per questo la terza regola di Jordan Peterson è: circondati di amici che ti sostengono, poiché questo tipo di amicizie possono portare a cambiamenti positivi.
Saprai di essere circondato da buoni amici quando essi non ti lasceranno sguazzare nella negatività; vorranno ciò che è meglio per te, quindi ti incoraggeranno a tornare in pista.
#4. Non confrontarti con gli altri. Il progresso si ottiene confrontando te stesso con i tuoi risultati precedenti
Con l’avvento di Internet, il concetto di piccola comunità è un ricordo del passato. Facciamo tutti parte di una comunità globale e non importa dove ti trovi, c’è sempre qualcuno migliore di te, in qualsiasi campo.
Questo ci porta alla questione dell’autocritica. Sicuramente è importante essere critici con se stessi: se non lo fossimo, non avremmo nulla per cui lottare, nessuna motivazione per migliorare noi stessi e le nostre vite diventerebbero rapidamente prive di significato.
Tuttavia, l’autocritica può diventare una brutta bestia quando si tratta di paragonare noi stessi agli altri. Quando ciò accade, perdiamo rapidamente di vista i nostri progressi.
Prima di tutto, questo porta a pensare in termini in bianco e nero: o ci siamo riusciti o abbiamo fallito. Questo ci impedisce di vedere i piccoli miglioramenti, che sono comunque importanti.
I confronti portano anche a perdere di vista il quadro generale concentrandosi su un singolo aspetto della nostra vita e ingrandendolo a dismisura.
Ad esempio, supponiamo che tu stia rivedendo l’anno passato e noti che non sei stato produttivo al lavoro come alcuni dei tuoi colleghi. Potresti sentirti un fallimento totale. Ma se dovessi ridurre lo zoom e guardare tutti gli aspetti della tua vita, potresti renderti conto di aver apportato alcuni miglioramenti concreti nella tua vita familiare.
Questo è il motivo per cui la quarta regola di Jordan Peterson dice di non confrontarti mai con gli altri e di giudicarti sempre in base ai tuoi risultati precedenti.
Confrontare i risultati attuali con quelli passati ti farà andare avanti. Quando controlli i tuoi progressi, pensa a te stesso come un ispettore. Ciò significa guardare le cose dall’alto verso il basso e classificare ogni problema. È un difetto estetico o strutturale? Prima di poter dare un timbro di approvazione, fai un elenco delle cose che devono essere migliorate.
È probabile che questo approccio dettagliato ti mantenga così impegnato con te stesso che non ti preoccuperai di come ti confronti con gli altri.
#5. I genitori hanno il dovere di crescere figli gentili e responsabili
Gli approcci all’educazione dei figli sono cambiati nel corso degli anni, spesso a causa del secolare dibattito tra natura ed educazione.
Nel diciottesimo secolo, c’era una credenza popolare sostenuta dal filosofo Jean-Jacques Rousseau che suggeriva che i nostri antenati preistorici fossero dolci, gentili e ingenui. Nello stato di natura, vigeva una uguaglianza tra tutti gli individui, e solo successivamente, con la nascita della proprietà privata, che si è affermata la disuguaglianza tra gli uomini.
Oggigiorno, invece, sappiamo che le persone nascono con istinti aggressivi e devono imparare a diventare adulti più gentili e più “civili”.
Secondo l’autore, spetta ai genitori assicurarsi che il loro bambino, naturalmente aggressivo, impari a essere un adulto ben adattato, il che ci porta alla quinta regola Jordan Peterson: i genitori hanno il dovere di crescere un figlio gentile e responsabile.
Questa può essere una sfida poiché a nessuno piace essere considerato un genitore “cattivo”. Ma i bambini sono aggressivi perché hanno l’istinto naturale di “scoprire” dove vengono tracciati i confini della società. Quindi un genitore deve essere fermo e deciso nel tracciare quelle linee di confine.
Anche se questo potrebbe non sembrare divertente, pensala in questo modo: se non imparano queste cose da un genitore amorevole e comprensivo, le impareranno più tardi in un modo che sicuramente implicherà meno amore e comprensione.
3 Metodi chiave per una buona genitorialità, secondo il dottor Peterson:
Il primo è limitare le regole. Limita le cose a pochi principi di base e di facile comprensione, come non mordere, non calciare o non colpire nessuno se non per autodifesa.
Il secondo è usare la minima forza necessaria. La punizione deve “adattarsi al crimine”, il che significa che dovrebbe essere severa solo quanto necessario affinché un bambino impari a non infrangere nuovamente la regola. A volte uno sguardo deluso è tutto ciò che serve; altre volte potrebbe essere una settimana senza videogiochi.
Il terzo è decidere in coppia. I bambini sono intelligenti e cercheranno di farsi strada triangolando un genitore contro l’altro, quindi un fronte unificato è importante. Ogni genitore commette errori, ma se ha un partner che lo sostiene, sarà più propenso a notare e cogliere quegli errori.
#6. Il mondo è pieno di ingiustizie, ma non devi incolpare gli altri per il tuo destino
L’autore russo Lev Tolstoj vedeva l’esistenza così ingiusta che suggeriva che vi erano solo quattro risposte valide alla domanda filosofica ultima: Qual è il senso della vita?
Tolstoj descrive quattro possibili atteggiamenti nei confronti di questo dilemma: ignoranza, epicureismo, suicidio e resistere vivendo “nonostante l’ assurdità”.
Tolstoj ha analizzato queste posizioni nel suo saggio La confessione e ha concluso che la risposta intellettualmente più onesta alla sua situazione sarebbe stata il suicidio.
- Tolstoj, Lev (Autore)
Jordan B. Peterson sostiene che non importa quanto hai sofferto o quanto crudele e ingiusta pensi sia la vita: non devi incolpare il mondo per le tue disgrazie.
Questa è la sostanza della sesta regola per la vita di Jordan Peterson, che afferma che dovresti assumerti la responsabilità della tua vita prima di giudicare il mondo.
Un altro scrittore russo, di nome , credeva fosse possibile rifiutare le crudeltà della vita, anche se la vita è stata oltremodo crudele nei suoi confronti.
Solzenicyn era tra i comunisti che combatterono contro i nazisti durante la seconda guerra mondiale, ma nonostante il suo servizio finì per essere imprigionato dal suo stesso stato, subito dopo la guerra.
E come se la vita in un gulag russo non fosse già abbastanza, ha scoperto di avere un cancro mentre scontava la pena.
Nonostante tutto ciò, Solzenicyn non ha incolpato il mondo per il suo destino nella vita. Ha accettato il suo ruolo nel sostenere il Partito Comunista che lo aveva imprigionato e si è assunto la responsabilità di utilizzare il tempo che gli rimaneva per contribuire con qualcosa di buono e significativo al mondo.
Quello che ha fatto ha incluso la scrittura del libro, Arcipelago Gulag, che ha fornito una storia, oltre che un’accusa schiacciante, dei campi sovietici che aveva vissuto in prima persona.
Il libro ha svolto un ruolo importante nell’estinguere qualsiasi sostegno all’ideologia comunista di Stalin che godeva di buona reputazione tra i circoli intellettuali di tutto il mondo.
#7. Ricerca ciò che ha senso, non il piacere immediato
Hai sentito la storia della scimmia che è stata catturata con la mano nel barattolo dei biscotti?
Secondo la storia, dei cacciatori avevano messo un biscotto all’interno di un barattolo aperto, e l’apertura del barattolo era abbastanza grande da far entrare la mano della scimmia, ma non abbastanza grande da far uscire il suo pugno che stringeva il dolcetto. Quindi, se avesse insistito nel cercare di trattenere il suo regalo, sarebbe rimasta bloccata.
La morale è che occorre pagare un prezzo per l’avidità: la scimmia è stata catturata perché si è rifiutata di lasciar andare il biscotto.
Quanto è diverso dal comportamento umano? Quante persone perseguono ogni giorno piaceri che non sono nel loro migliore interesse? E quanti non sono disposti a fare sacrifici che sono nel loro migliore interesse?
Uno degli effetti collaterali del vedere il mondo come un pozzo di disperazione è che rende particolarmente facile giustificare una vita basata su piaceri immediati che la renderanno più sopportabile.
Inoltre, se ti rende felice, non può essere così male, giusto? Questa è la logica che sta dietro il binge eating, l’alcolismo, l’uso di droghe e altri comportamenti autolesionistici.
L’altro lato della medaglia è il sacrificio che porta cose migliori nel futuro se rinunci a qualcosa nell’immediato. Già dai tempi antichi, le tribù mettevano da parte il cibo per sopravvivere all’inverno o per aiutare coloro che nella comunità non potevano cacciare o coltivare.
Questo ci porta alla settima regola di Jordan Peterson: cerca di raggiungere traguardi significativi invece di abbandonarti alla gratificazione immediata. Sii pronto a fare sacrifici per raggiungere il tuo obiettivo, e sarai ricompensato.
#8. Smetti di mentire e sii sincero con te stesso
Sebbene la verità sia spesso considerata un bene prezioso per la nostra cultura, ci raccontiamo bugie tutto il tempo.
Uno dei motivi principali per mentire a noi stessi è cercare di ottenere ciò che pensiamo di volere. Lo psicologo austriaco Alfred Adler ha chiamato queste bugie, bugie della vita.
Ad esempio, potresti immaginare la tua vita da pensionato su una spiaggia alle Maldive, con una scorta infinita di cocktail. Questo tipo di obiettivo è così attraente che continuerai a illuderti che si realizzerà, anche quando si accumulano una serie di eventi che lo renderanno sempre più improbabile.
Nel corso della vita, potrebbero manifestarsi dei disturbi, come ad esempio: allergie al sole, alla sabbia o all’alcol. Tuttavia continuerai a mentire a te stesso sulla realizzazione del tuo piano perfetto, nonostante non abbia identificato alcun passo concreto che potrebbe, potenzialmente, renderlo una realtà.
Ma le cose peggiori possono verificarsi quando stai vivendo una bugia e non sei disposto a riconoscere la verità. La regola numero otto di Jordan Peterson dice: smetti di mentire e sii sincero con te stesso.
Non devi rinunciare ai tuoi obiettivi più ambiziosi, ma dovresti essere flessibile in modo che i tuoi obiettivi siano realistici. Quindi, come cambia la tua comprensione e visione del mondo, anche i tuoi obiettivi dovrebbero cambiare.
#9. Le conversazioni sono un’opportunità per imparare e crescere, non per competere
Migliaia di anni dopo la sua morte, l’antico filosofo Socrate è ancora considerato uno degli uomini più saggi mai vissuti. Una delle ragioni di tale celebrità è data dalla convinzione che l’unica cosa di cui era certo è che non sapeva nulla. Questa era la sua forza trainante, nelle sue conversazioni e nella sua disponibilità ad apprendere.
Tuttavia, le conversazioni nella vita di tutti i giorni, non vanno nella direzione di Socrate. Spesso le persone si rifiutano di ascoltare e pensano al dialogo come a una competizione dove occorre vincere, al fine di convalidare i propri preconcetti.
Così, anziché ascoltare ciò che l’altra persona ha da dire, penseremo a cosa dire subito dopo o ci comporteremo come se fossimo impegnati in una gara.
- Platone (Autore)
La nona regola di Jordan Peterson è ascoltare ciò che gli altri hanno da dire, presumendo che tu abbia qualcosa da imparare da loro.
Un consiglio facile per essere un conversatore migliore è ascoltare per poi riassumere, o ripetere ad alta voce ciò che l’altra persona ha appena detto, chiedendo conferma di aver capito.
Questa tecnica ha molteplici scopi: aiuta ad assicurarti di aver sentito le cose correttamente, aiutandoti anche a rimanere nella tua memoria; riduce anche la probabilità di distorcere o semplificare eccessivamente i dettagli per adattarsi al tuo lato della conversazione.
Ho parlato di Ascolto Attivo nel post: 7 Strategie per Comunicare Efficacemente
#10. Usa un linguaggio preciso
Il mondo è troppo complesso per poterlo comprendere nella sua totalità, così le nostre menti “semplificano” per permetterci di andare avanti con le nostre vite. Tuttavia, ogni tanto, può accadere qualcosa che manda in frantumi la nostra concezione del mondo e così la vita diventa caotica.
Ecco perché la regola dieci di Jordan Peterson è estremamente importante: usa un linguaggio preciso.
In che modo questo aiuta? Bene, pensa alla parola “automobile”. Sai cos’è un’automobile, giusto? È un veicolo che ti porta dal punto A al punto B. Ma quando questo veicolo si rompe a metà strada tra A e B, conosci i modi precisi in cui funziona un’automobile? Puoi aprire il cofano e ripararla?
Ci sono buone probabilità che quando la tua auto si guasta, senti l’urgenza primordiale di imprecare e forse anche di dare un calcio alle gomme. Questo è ciò che accade quando le cose si fanno complesse e caotiche, quindi per riprendersi, è necessario ristabilire l’ordine spiegando in modo chiaro e preciso cosa è andato storto.
La stessa cosa deve accadere quando il tuo corpo si ammala; è necessario comunicare al medico i sintomi precisi. Ti fa male lo stomaco o hai la febbre? È iniziato dopo aver mangiato qualcosa? Cos’era? Essendo precisi, puoi ripristinare l’ordine e prendere provvedimenti per iniziare a sentirti meglio.
Un linguaggio preciso può anche rendere le tue relazioni più fluide. Il tuo partner fa qualcosa che ti infastidisce? Se sarai onesto e preciso con il tuo partner, la tua vita dio coppia sarà più semplice.
#11. Esistono uomini cattivi, ma non dobbiamo sopprimere la natura umana
In La strada di Wigan Pier , George Orwell giunge alla conclusione che il socialismo attirava i sostenitori, non per per le dure condizioni che i minatori dovevano affrontare, ma per l’odio nei confronti dei ricchi e potenti.
Oggi ci sono atteggiamenti simili verso la leadership dominata dagli uomini, nota come patriarcato.
Una fonte influente di questo odio per il patriarcato è da attribuirsi a Max Horkheimer un sostenitore della cosiddetta “teoria critica”, esponente della Scuola di Francoforte basata sul marxismo.
Horkheimer sentiva che l’educazione e l’intellettualismo dovrebbero concentrarsi sul cambiamento sociale ma, invece di lavorare per dare potere alle donne, dovrebbero cercare di combattere e distruggere gli oppressori, cioè i maschi al potere.
Allo stesso modo, nei corsi umanistici di tutto il mondo, l’azione politica raccomandata è lo smantellamento della cultura maschilista.
Si tratta di distruggere piuttosto che di creare e, secondo Jordan Peterson, Horkheimer ha promosso una politica basata su un oltraggio diretto al comportamento maschile eccessivamente duro e miope.
Ad esempio, molti studenti maschi bianchi ed eterosessuali dei campus americani si confrontano regolarmente con accuse di far parte del patriarcato, e sono percepiti come potenziali molestatori sessuali.
Sebbene sia un dato di fatto, che molti maschi bianchi eterosessuali si sono comportati in modo deplorevole, Peterson ricorda che altri “maschi bianchi eterosessuali” hanno usato i loro atteggiamenti naturalmente aggressivi per fare del bene, come impegnarsi in una sana competizione, esplorare aree pericolose e fare progressi tanto necessari.
Il che ci porta alla regola numero 11 di Jordan Peterson. Non possiamo stabilire regole che vadano contro la natura stessa di chi siamo come persone. Le regole dovrebbero assolutamente proteggerci, ma non dovrebbero farlo in un modo da sopprimere le natura umana.
Molti di noi hanno letto un resoconto romanzato abbastanza verosimile di ciò che può accadere quando gli uomini vengono privati della loro mascolinità.
- Editore: Mondadori
- Autore: Chuck Palahniuk , Fernanda Pivano , Tullio Dobner
- Collana: Oscar 451
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2017
Come ci mostra la storia di Fight Club, l’aggressività può diventare un frutto proibito che si manifesta nelle tendenze fasciste. Un’altra reazione del mondo reale alla evirazione, è l’attuale rinascita di una certa politica estremista di destra.
#12. La vita è dura e piena di dolore, quindi è importante celebrare anche le più piccole gioie
Hai mai dovuto prenderti cura di una persona malata? Può essere una delle sfide più difficili della vita.
La figlia del dottor Peterson ha affrontato una grave artrite da quando aveva sei anni. Ha sofferto di un dolore costante, che ha richiesto frequenti iniezioni di antidolorifici e diversi interventi chirurgici.
Se avessi una figlia che vive una situazione simile, probabilmente penseresti che la vita sia oltremodo ingiusta.
Dopo anni di dolore e disagio, la figlia di Peterson ha trovato un buon fisioterapista che l’ha aiutata a trovare una maggiore mobilità, una buona dose di normalità e sentire meno dolore. Potrebbero esserci ulteriori complicazioni lungo la strada, ma sono entrambi felici di godersi i miglioramenti finché durano.
Questo è il motivo per cui è importante seguire la regola 12 di Jordan Peterson: sfruttare al meglio anche le più piccole gioie che la vita ci offre.
Seguendo questa regola, sarai sicuro di abbracciare la vita e apprezzare ogni cosa buona che ti capita. Non c’è giorno senza l’oscurità della notte, così come non c’è ordine senza caos. C’è sofferenza nella vita, ma è anche ciò che dà senso alla nostra perseveranza e rende i momenti di pace così gratificanti.
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