Grazie a numerosi studi oggi è possibile riconoscere molte tecniche di manipolazione atte ad indebolire la tua volontà e ad aprire la tua mente a forme di condizionamento. È durante questo processo che la potenziale vittima deve lavorare e stilare le proprie linee difensive e, per farlo, è fondamentale riconoscere tali meccanismi.
In questo post non verranno descritte tecniche di manipolazione che utilizzano la tortura, la deprivazione sensoriale o la sottomissione; tecniche che non trovano una reale collocazione nel quotidiano per la maggior parte di noi.
Verranno descritte tecniche di manipolazione ad uso di sette e culti che possiamo frequentemente riscontrare anche nei contesti lavorativi attuali, soprattutto in quei contesti e territori dove il ricatto lavorativo è molto forte.
Queste sono alcune tecniche manipolative che ho sperimentato personalmente quando lavoravo per cooperative sociali.
Devo però avvisarti che la mia ex boss è oltremodo intelligente e rientra a pieno titolo tra i più abili persuasori del nostro tempo, ha delle capacità davvero straordinarie: gusti raffinati, dialettica eccellente, sempre disponibile a conversazioni piacevoli e di grande sensibilità verso il prossimo.
Ciò NON per giustificarmi ma per farti notare che la maggior parte di voi incontrerà solo boss rozzi e analfabeti che vi faranno pentire nell’immediato di aver accettato il lavoro, niente arte persuasiva quindi; solo cafonaggine 🙂
7 Tecniche di manipolazione
#1. Love bombing
Il “bombardamento d’amore” è una delle tecniche di manipolazione mentale più usata che ha gli effetti più duraturi. La fase iniziale è caratterizzata da lusinghe, seduzione, contatti corporei non sessuali ma carichi di affetto (bacini, carezze, abbracci) e molta attenzione verso qualsiasi necessità del nuovo arrivato.
Il nuovo arrivato viene circondato d’amore dal leader e dagli aderenti al gruppo, che lo mettono al centro delle loro attenzioni. Lo scopo è creare l’ambiente di una famiglia.
In una seconda fase, una o due persone già ben inserite nel gruppo, che seguono le indicazioni del leader, si dedicano esclusivamente a lui (“Sistema del compagno”). Ben presto il nuovo arrivato inizierà ad imitare il comportamento e il linguaggio del gruppo, per sentirsi accettato e farne parte.
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Sono consapevole, non tutti tra voi sono stati bombardati d’amore… sono stato un privilegiato.#2. Associazione stimolo risposta
Ivan Pavlov, scienziato russo premio Nobel, è riuscito a dimostrare tale meccanismo conducendo degli esperimenti sui cani. Egli iniziò dapprima nel cibare alcuni cani facendo sempre precedere il “pranzo” dal suono di una campanella, osservando come alla vista del cibo gli animali reagissero con un’intensa salivazione, simbolo di un riflesso naturale del cane, funzionale alla digestione e associata alla fame.
Dopo un certo periodo di addestramento, Pavlov sottopose i cani al suono della campanella senza però dare loro del cibo; gli animali reagirono con la stessa salivazione, che era segnale di un’aspettativa emotiva.
Pavlov ha così dimostrato come è possibile associare stati emotivi (e le conseguenti reazioni fisiche) a elementi esterni e variabili. Tali reazioni vengono definite “riflessi condizionati” e sono alla base dello sviluppo delle tecniche di condizionamento mentale.
Traslando dai cani agli esseri umani: prima di ricevere lo stipendio (cibo) il leader ti fa firmare la busta paga (campanella) a cui segue un bonifico bancario con cui paghi le tue cose e speri che ci esca anche una birra ai chioschi.
Dopo un certo periodo di studio e addestramento il leader ti farà firmare la busta paga (campanella) e tu inizierai a “salivare” anche se la tua aspettativa emotiva verrà delusa perché ti accorgerai che il tuo conto piange: non ti hanno accreditato lo stipendio! Lo faranno, un giorno, dopo un tot di mesi, lo faranno.
#3. Processo di apprendimento
Il principio di Pavlov si basa su un meccanismo innato, il processo di apprendimento, che è cosi elementare da sfuggire completamente alla nostra attenzione. Nello studio del processo di apprendimento Pavlov introdusse l’importanza del “rinforzo”, o stimolo positivo, e della “dissuasione”, o stimolo negativo.
Come è facile immaginare, traslando dai cani agli uomini, il procedimento e le conseguenti reazioni cambiano: maggiore è la complessità del soggetto, più vasto è il campo in cui i processi si moltiplicano, pur permanendo il meccanismo di base.
Il rinforzo (positivo) nel mio caso, erano piccoli avanzamenti di carriera a cui non corrispondeva nessun aumento di stipendio ma solo responsabilità. Un po’ di potere, che ti veniva tolto (dissuasione) se commettevi qualche “errore”.
#4. Groupthink
Il “Groupthink” ovvero il “pensiero di gruppo” è stato oggetto di molti esperimenti che hanno dimostrato come gli individui siano fortemente condizionati dalle opinioni del gruppo, nelle proprie percezioni e nei comportamenti.
Solomon Asch, psicologo sociale polacco, ne ha dimostrato la validità nel 1956 tramite uno dei suoi esperimenti. Questo consisteva nell’includere alcuni soggetti in piccoli gruppi dove, mostrate tre linee di lunghezza molto differente, si chiedeva loro di indicare quale delle tre corrispondesse, ad esempio, a un metro.
Gli altri membri del gruppo, complici dello sperimentatore, davano unanimemente una risposta evidentemente errata. Ebbene, il 33% dei soggetti si lasciava condizionare da tale risposta e indicava a sua volta la lunghezza palesemente sbagliata.
Se la risposta socialmente accettata dal gruppo, anche se errata, è che la normalità è attendere dei mesi per incassare lo stipendio, un gran numero di soggetti si lascerà condizionare da tale risposta.
Ho parlato dell’esperimento sulla conformità di Asch nel post: 20 Esperimenti psicologici più famosi della storia
#5. Obblighi finanziari
Spesso le sette e i culti creano negli adepti una dipendenza economica o inducono la donazione delle proprietà, sia immobili sia in denaro. Vediamo cosa succede in alcune cooperative sociali.
Prima fase. È accettato da tutti i dipendenti ricevere gli stipendi in ritardo, 2 mesi diventano 3, 4, a volte 5 e toccano punte di 6 mesi. Chi proprio non riesce a campare chiede al leader degli acconti che vengono pesati come “favori personali” (dipendenza economica) per i quali si è in debito e si deve mostrare gratitudine.
Seconda fase. I dipendenti non ricevono più gli stipendi e viene detto loro che non ci sono i soldi, così si deve abbracciare una nuova ideologia. L’ ideologia degli obblighi finanziari prevede che i dipendenti debbano rinunciare agli stipendi non ancora incassati per maturare il nuovo status di socio lavoratore.
Questo status costa almeno 6 mensilità e viene venduto come opportunità imprenditoriale. La nuova ideologia diviene oggetto di Group Thinking e chi non si adegua viene isolato. L’isolamento indebolisce la vittima e la rende più vulnerabile agli attacchi di tipo mentale.
#6. Controllo sociale
- Oliverio Ferraris, Anna (Autore)
Sotto il nome di controllo sociale si raccolgono tutte quelle forme di condizionamento che un gruppo mette in atto nei confronti degli individui che lo compongono. Esso è presente come forma di rinforzo nei processi di indottrinamento.
Il soggetto che non ha aderito alla nuova ideologia degli obblighi finanziari viene privato di tutte le cariche di responsabilità acquisite nel tempo con i rinforzi positivi; tutti gli avanzamenti di carriera crollano in un colpo solo.
Viene privato dell’affetto del leader (ciò mi ha creato non pochi problemi) e allontanato dal gruppo che ha già aderito alla nuova ideologia. Per evitare contaminazioni, la vittima lavorerà in isolamento o in condizioni penalizzanti con altre persone che, come lui, non hanno abbracciato la nuova ideologia (Pacis: la via delle croci giganti).
Una volta al mese, la vittima viene inserita in una cerchia di persone che hanno già aderito alla nuova ideologia (la riunione). Il gruppo trasmetterà in lui concetti e i modelli interpretativi inerenti alla cerchia, modelli che egli si troverà ad assorbire associandoli alla sensazione di riconoscimento di un nuovo status.
Non esistono più competenze o meritocrazia: se la vittima accetta la nuova ideologia degli obblighi finanziari potrà far parte del gruppo di eletti, se invece non accetta torna all’inferno dell’isolamento.
#7. Etichettamento
Altro tipico meccanismo del controllo sociale è quello analizzato dalle “Teorie dell’etichettamento”.
Queste si sviluppano dall’assunto che in un dato ambito sociale le persone tendano a diventare così come vengono “etichettate”, secondo criteri di classe sociale. Una volta avviato un dato etichettamento, l’individuo sarebbe forzato a sentirsi, e quindi a comportarsi e a divenire a tutti gli effetti, quel tipo di persona.
È evidente come questo meccanismo venga adottato da parte di manipolatori per modificare la percezione del sé del soggetto-vittima.
Chi non accetta l’ideologia degli obblighi finanziari viene etichettato come antagonista. L’antagonista pur non avendo ceduto il proprio denaro per l’ideologia, magicamente riceverà lo stipendio e sarà l’unica persona di tutto il gruppo a ricevere lo stipendio “puntuale”.
Qui si crea un paradosso. Ovviamente questo meccanismo non farà altro che polarizzare tutto l’odio del gruppo nei confronti dell’antagonista che deve subire, nel contempo, anche un calcolatissimo mobbing gerarchico.
Così all’antagonista non rimane che abbandonare l’ovile 🙂
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Bibliografia:
- “Mindfucking” di Stefano Re
- “I riflessi condizionati” di Ivan Pavlov
- “Le armi della persuasione” di Robert Cialdini
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La N°7 applicata dal governo su chi non si vaccina, strategia molto evidente
E non solo la 7…
Fantastico articolo! Dopo diversi anni che ho lasciato (per forza di cose, come spieghi ultra bene) il lavoro in una cooperativa sociale molto rinomata, senza però riuscire a comprendere razionalmente i meccanismi, ho trovato questa spiegazione davvero illuminante.
Io aggiungerei un ultimo tratto, ossia il fatto che in queste cooperative sociali si gioca su una linea sottile tra fare del bene e lavorare. Benché siano progetti che ricevono SOLDI e distribuiscono SOLDI, si fa passare sempre l’idea che si lavori per il prossimo come per una vocazione personale al limite del volontariato. In quest’ottica, pretendere una buona e puntuale retribuzione suona come una nota sgradevole e fuori contesto…
Grazie per il tuo commento Laura. Hai perfettamente ragione 🙂
Interessante come molte di queste tecniche siano state applicate alla campagna vaccinale in atto
Ciao Stefania grazie per il tuo commento. Hai letto anche questo post?
LINK:12 Tecniche di manipolazione semplici ma efficaci
Vi sono altre tecniche applicate alla campagna vaxxinale 🙂