Quello che diamo per scontato non ha prezzo
Molti si sentono poveri proprio perché sono già ricchi, ma hanno smesso di prestare attenzione a tutto il bene presente in modo durevole nella loro esistenza e notano soltanto le situazioni in cui i problemi inattesi ne ridestano la coscienza.
Allora perché non apprezziamo quello che abbiamo già?
Sorprendentemente il problema non riguarda i nostri valori e nemmeno la nostra società, ma le connessioni interne al nostro cervello.
Diane Kennedy e David Finkel sottolineano questo punto in modo molto diretto:
Alcuni pensano che tutto abbia un prezzo. Bene, se fosse vero a quale prezzo vendereste la facoltà di vedere? Accettereste un milione di dollari in cambio della vista? E dieci milioni di dollari?
E che dire della vostra capacità di movimento? A quanto vendereste la possibilità di camminare? A quanto vendereste la capacità di muovere le braccia? Le smercereste per qualsiasi somma di denaro?
E il vostro passato? A quanto vendereste i vostri ricordi? Vendereste tutti i ricordi, belli e brutti, rimanendo deprivati del passato, per un milione di dollari?
E l’amore degli amici e della famiglia? Quale sarebbe il prezzo di queste preziose relazioni?
Fermatevi per un istante a riflettere sulle persone, le cose, le capacità e le esperienze la cui presenza vi infonde più gratitudine verso la vita.
E allora, quanto siete ricchi in realtà? Su una scala da uno a dieci, quanto siete ricchi quando vi fermate a guardare l’intero affresco della vostra vita?
CIT.
The Maui Millionaires di Diane Kennedy e David Finkel
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