Last Updated on 7 Giugno 2020 by Samuele Corona
Molti trascurano la necessità di dormire a sufficienza perché non comprendono davvero i benefici che ne derivano. Fin dall’inizio della storia documentata dell’umanità, filosofi e scienziati hanno formulato diverse ipotesi sulla reale funzione del sonno.
Il sonno è una condizione piuttosto bizzarra, in cui si perde coscienza del mondo che ci circonda e quindi si è più vulnerabili ai pericoli e ai predatori. È logico ipotizzare che l’essere umano lo avrebbe abbandonato da tempo, se avesse avuto un impatto negativo sulla capacità di sopravvivenza della specie. Si è scoperto invece che il sonno non solo non ha costituito un ostacolo all’evoluzione, ma ne è anzi stato un catalizzatore.
Il cervello umano è una struttura di enorme potenza: ci permette di gestire il nostro corpo, costruire grattacieli, fabbricare automobili e navicelle spaziali, sfruttare le potenzialità della tecnologia e studiare il DNA per comprendere la vita. È capace di riflettere sulle circostanze esterne, analizzare il passato, ipotizzare il futuro e pianificare innumerevoli strategie per condurci ai nostri obiettivi.
Miliardi di cellule cerebrali controllano le funzioni dell’organismo. È importante capire che ogni cellula del cervello è capace di fare quello che fa il corpo intero. Queste cellule si alimentano, comunicano, si riproducono e generano scarti.
Tratto dal libro:
- Stevenson, Shawn(Autore)
- Valutazione del Pubblico:X (Solo per adulti)
Secondo i ricercatori, il processo di rimozione delle scorie cerebrali sarebbe la ragione principale per cui abbiamo bisogno di dormire.
L’organismo ha un apparato di gestione dei rifiuti, il sistema linfatico, che si occupa dell’eliminazione degli scarti metabolici e delle tossine, un’operazione fondamentale per la salute del corpo che però non coinvolge il cervello. Questo accade perché il cervello è un sistema chiuso, controllato da una barriera ematica che filtra tutto ciò che tenta di passare. In pratica, è protetto da una falange di buttafuori, in grado di riconoscere un imbucato a un chilometro di distanza.
Tuttavia, si è scoperto che il cervello è dotato di un proprio meccanismo di rimozione degli scarti, simile al sistema linfatico, detto sistema glinfatico, con una “g” iniziale in omaggio alle cellule gliali che lo controllano. Tutte le funzioni cerebrali generano parecchie scorie, che vanno rimosse per fare spazio alla crescita e allo sviluppo dell’organo. Gli scienziati del Center for Translational Neuromedicine dell’Università di Rochester hanno scoperto come il sonno si inserisca in questo processo.
Mentre dormiamo, il sistema glinfatico è dieci volte più attivo rispetto a quando siamo svegli. Al contempo, le cellule cerebrali rimpiccioliscono del 60% circa, per favorire ulteriormente le operazioni di pulizia. Il cervello è molto attivo durante la veglia (impara, cresce e ci aiuta a essere splendidi come sempre), producendo quindi una grande quantità di scarti, che vengono eliminati soprattutto durante il sonno.
Se iniziamo ad accumulare rifiuti in casa, in breve tempo la situazione diventa invivibile. Lo stesso vale per il cervello: se non dormiamo a sufficienza, il sistema glinfatico non riesce a svolgere bene il proprio compito e le scorie si accumulano. L’incapacità di smaltire gli scarti nocivi dei processi cerebrali è oggi annoverata fra le possibili cause della malattia di Alzheimer.
Ultima revisione [last-modified]
RIF. Tratto dal libro: “Sonno facile: 21 strategie per sconfiggere l’insonnia, avere la mente lucida, vivere più a lungo” di Shawn Stevenson