Last Updated on 27 Agosto 2020 by Samuele Corona
Ti soffermi sempre sul passato e hai la sensazione che nelle conversazioni e nei pensieri gli argomenti cambiano ma la cornice temporale no. Sei bloccato nel passato, ai proverbiali bei vecchi tempi?
Secondo una analisi dello psicologo David Lieberman, vivere nel passato garantisce una serie di vantaggi, il primo dei quali è la certezza.
Il passato non cambia mai, è una costante in un mondo di insicurezza. Anche se hai attraversato un’infanzia terribile, sai che nel passato non può più accaderti nulla di male. Preferiresti vivere in un periodo caratterizzato da sicurezza e prevedibilità piuttosto che nel futuro, carico di incertezze.
- Lieberman, David J.(Autore)
Un altro vantaggio, secondo Lieberman è che il passato diventa il capro espiatorio che non può venire messo in dubbio, dato che non sei disposto ad assumerti la responsabilità e la colpa delle tue azioni. Offri agli altri il tuo passato a mo’ di spiegazione, mentre a te fornisce la giustificazione per il tuo comportamento e la situazione attuale: “Oggi sono così a causa di ciò che è successo…”.
Il terzo vantaggio è che il passato può essere per te l’unica fonte di orgoglio: devi dire agli altri e ricordare a te stesso la persona che eri, perché può darsi, che non ti rimanga più nient’altro. È meno rischioso ricordarsi dei giorni passati che creare nuovi ricordi.
Ti soffermi sul passato e sei bloccato ai bei vecchi tempi? Ecco 3 esercizi che possono aiutarti
Oltre alla sua personale esposizione della teoria psicoanalitica, Lieberman offre 3 esercizi pratici per aiutarti a modificare l’abitudine di sentirti incompreso. Questi esercizi di Self Help sono tratti, con modifiche e adattamenti al post, dal libro Lo psicanalista portatile.
#1. L’unico in grado di controllare il tuo presente e futuro sei tu
Anche se il passato può consolarti, l’unico in grado di controllare il tuo presente e futuro sei tu. E il ricorso al passato come unico punto di riferimento limita la tua abilità di reagire alle sfide e di ottenere il meglio dalla vita.
Ricorda che chi si rifà solo al passato è destinato a ripetere sempre gli stessi errori, non è aperto a nuove soluzioni e ai doni che sono disponibili in ogni momento. Pensa al modo in cui i bambini rispondono al mondo esterno. Vivono forse nel passato?
Certo che no. Sono l’esempio estremo di flessibilità, gioia e capacità di reagire in modo nuovo al mondo in ogni istante. Rapportati al mondo come dei bambini, senza riferimenti al passato, e vedrai come ne risulterà arricchita la tua vita.
#2. Il passato è passato, il presente è il dono più prezioso che hai
Se nel tuo passato c’è un trauma che hai usato come giustificazione, chiedi a te stesso: “Quanto dolore gli permetterò ancora di causarmi? Tale evento traumatico vale forse quanto la distruzione della mia vita? Chi è padrone della situazione qui, io o il trauma?”
Ripetetevi la frase: “Il passato è passato, il presente è il dono più prezioso che ho”. Prendi la decisione di non permettere più al passato di influenzarti negativamente. Da questo momento in poi sei tu a decidere come reagire agli eventi attuali.
- Zimbardo, Philip G.(Autore)
Ricorda che ogni giorno hai l’opportunità di svegliarti e di ricominciare da capo. Carpe diem, cogliete l’attimo!
#3. Ogni giorno fai qualcosa di cui essere orgoglioso
Fai in modo di compiere oggi stesso qualcosa di cui andare orgoglioso e di cui parlare agli altri. Anche se si tratta di un gesto di secondaria importanza, come essere costante sul lavoro, prenderti cura di un animale domestico o farti assorbire da una attività appassionante, riconosci i traguardi raggiunti nel presente.
Non c’è niente di male nell’essere fieri degli obiettivi conseguiti negli anni e nel raccontarli ad altri, ma soffermarvisi troppo può impedirti di crescere. Quando ti accorgi di parlare del passato, puoi dire a te stesso: “Ed ecco, invece, cosa faccio oggi…” Scoprirai che il presente è un luogo meraviglioso!
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Ultima revisione [last-modified]
RIF. Tratto (con modifiche e adattamenti al post) dal libro: “Lo psicanalista portatile” di David Lieberman