In questo post 7 Ottime Scuse per Procrastinare come descritte da Richard Newton nel suo libro “Basta chiacchere, è ora di agire”.
È abbastanza facile trovare una scusa per non iniziare o rimandare un’attività. Il trucco è capire quando il motivo è valido e quando invece si tratta di un modo creativo per evitare di agire. La causa principale del “vizio” procrastinare deriva da modelli di pensiero disfunzionali che hanno il compito di limitare la capacità di portare a termine una attività che ci siamo prefissati.
Quando questi pensieri vagano liberamente tra le nostre reti neurali creano dei circuiti cerebrali che producono “scuse”, cioè delle motivazioni non vere o pretestuose che si adducono per giustificare uno specifico comportamento per il quale un progetto/attività non può essere completata.
Tuttavia, quando si analizzano queste scuse, si potrà notare che la maggior parte di loro sono causate da paure nascoste o modelli di comportamento abitudinari tipo l’arte di grattarsi, che non è un’invenzione moderna ma risale all’età della pietra 🙂
7 Ottime Scuse per Procrastinare
Richard Newton
nel suo libro “Basta chiacchere, è ora di agire” illustra 7 ottime scuse:
Scusa 1: “Non è importante”
Questa è un’ottima scusa. Le persone tendono ad evitare i compiti che non sono importanti. Spesso, dietro l’etichetta “non è importante” si nasconde un compito noioso, ostico oppure un compito che richiede il superamento di una paura.Uno dei rimedi più semplici per la scusa “non è importante” è quello di sviluppare l’abitudine di prendere decisioni difficili. O ti dai da fare con il completamento di un compito o abbi il coraggio di sbarazzarti di esso.
Scusa 2: “Prima devo fare…”
Spesso teniamo dei progetti in sospeso perché un compito specifico deve essere completato prima di fare qualsiasi altra cosa. Che si tratti di una telefonata, di fumare una sigaretta, di lavare i capelli, di un acquisto urgente, o tutte queste cose in sequenza: è facile procrastinare quando c’è qualcosa che deve essere fatto prima di ogni altra. È sempre possibile eliminare questa scusa sviluppando l’abitudine di definire completamente ogni fase del progetto che vuoi portare a termine e frammentarlo in una serie di piccole azioni su base quotidiana.
Scusa 3: “Ho bisogno di più informazioni per iniziare”
Questa è una scusa valida. Spesso abbiamo compiti che richiedono approfondite ricerche prima di iniziare. Tuttavia, grazie a Internet, oggi abbiamo a portata di mano una tale massa di informazioni e opinioni che le persone sono diventate schiave della futile “attività” di cercare ulteriori informazioni, o di trovare ricerche ancora più avvincenti e affascinanti.Sarà anche divertente ma non porta da nessuna parte e il pericolo dell’immobilismo è dietro la prossima pagina di Wikipedia. Nicholas Carr, autore di Internet ci rende stupidi?, ci invita a riflettere su come l’uso del web e dei suoi illimitati frammenti di informazione finisca per farci perdere la capacità di concentrazione e ragionamento. Ricercare, analizzare, valutare, sono dei sistemi meravigliosi per procrastinare.
- Carr, Nicholas(Autore)
Scusa 4: “Mi sento sopraffatto e ho troppo da fare”
Questa è un’ottima scusa per le persone che possiedono la mentalità Superman, dove si sentono personalmente responsabili nel fare tutto da soli. La sensazione di essere sopraffatti può essere eliminata concentrandosi sui progetti più importanti e delegando o eliminando tutto il resto. Una volta che sai come identificare ciò che è importante, troverai più facile portare a termine ogni attività e fare le cose in modo coerente.
Scusa 5: “Non ho tempo ora”
Questa è una giustificazione ottima: sei concentrato su un progetto e non ha senso iniziare un altro. Anche se, spesso, la scusa “non ho tempo ora” si trasforma in una abitudine creativa per evitare di agire e rimandare le cose importanti.Affermare di non avere abbastanza tempo “ora” apre le porte ad un futuro immaginario perfetto: “un giorno” quando la crisi sarà finita, quando tutto sarà più facile, meno complicato e divertente. Inconsciamente molte persone utilizzano questa scusa con la segreta speranza che la necessità di fare quello specifico compito “un giorno” scomparirà. Se mantieni l’abitudine nel ritardare l’azione fino a quel mitico “un giorno”, le probabilità che non affronterai mai il tuo progetto saranno molto alte.
Scusa 6: “Continuo a dimenticare”
Se sei cronicamente smemorato è segno che metti in atto una resistenza profonda verso un compito specifico. Forse pensi che esso sia poco importante. Forse hai paura del fallimento. Oppure stai usando un sistema organizzativo inefficace. Il punto è che “dimenticare” è un ottimo motivo per procrastinare. Ad un certo punto, è necessario prendere l’impegno di avviare un’attività o di sbarazzarsi di essa.
Scusa 7: “Non me la sento”
Ottimo. Il segreto è quello di sapere quando qualcosa deve essere fatta e quando può essere eliminata in modo permanente. Spesso confondiamo le due alternative evitando le attività che potrebbero avere un impatto positivo a lungo termine sulla nostra vita. Ciò significa che anche se non ti senti di fare qualcosa nell’immediato, questa non dovrebbe essere l’unica ragione per cui hai deciso di abbandonare il tuo progetto. La soluzione migliore è quella di analizzare perché si sta temporeggiando e di verificare se si tratta di un sintomo di un problema più ampio.
Qual è la tua scusa preferita? 🙂
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