Sottovalutiamo quanto l’influenza sociale condiziona il nostro comportamento perché non ce ne rendiamo conto. Quando cerchiamo delle prove del fatto che l’influenza sociale abbia condizionato il nostro comportamento, spesso non ne vediamo alcuna.
Non siamo consapevoli di essere stati influenzati in un modo o nell’altro, così presupponiamo che non sia successo. Ma la mancata consapevolezza dell’influenza non significa che non ci sia stata.
Questa è la tesi di Jonah Berger, professore della Wharton School della University of Pennsylvania che ha dedicato più di quindici anni allo studio della scienza dell’influenza sociale.
La scienza dell’influenza sociale. Il modo in cui gli altri influenzano il nostro comportamento
Gli altri hanno un’influenza enorme su quasi ogni aspetto della nostra vita. Votiamo perché gli altri votano, mangiamo di più quando gli altri stanno mangiando e compriamo una nuova automobile perché i nostri vicini di casa hanno fatto la stessa cosa poco tempo fa.
L’influenza sociale condiziona i prodotti che acquistiamo, le polizze assicurative che sottoscriviamo, i voti che otteniamo a scuola e il percorso professionale che seguiamo. Determina se risparmiamo in vista della pensione, investiamo in borsa, facciamo donazioni, entriamo in un’associazione, risparmiamo energia o adottiamo le innovazioni del momento.
- Berger, Jonah (Autore)
L’influenza sociale ha anche un impatto sul fatto che intraprendiamo o meno attività criminali o sul fatto che siamo soddisfatti o meno del nostro impiego, sostiene Berger.
Il 99,9 per cento delle nostre decisioni è influenzato da altre persone. È difficile trovare una decisione o un comportamento che non siano influenzati dagli altri. Di fatto, se esaminiamo tutti gli ambiti della nostra vita, esiste solo un’area in cui ci sembra di non riscontrare alcuna influenza sociale. Noi stessi.
Influenza Invisibile di Jonah Berger
Forse pensiamo di Non essere influenzati dagli altri perché essere influenzati è una cosa negativa. La società ci dice di essere noi stessi e di vivere al di sopra delle influenze a cui siamo sottoposti; ci sprona a evitare di essere dei pecoroni che seguono il gregge.
Se essere influenzati è cosa disdicevole, forse non pensiamo di esserlo perché non vogliamo vedere noi stessi in una luce negativa. Il motivo è che esiste una ragione ancora più impercettibile che ci spinge a pensare che l’influenza sociale non ci condizioni. Il fatto che non riusciamo a vederla.
Influenza invisibile approfondisce la miriade di modi in cui gli altri influenzano tutto quello che facciamo. per far luce sui fattori nascosti che influenzano il comportamento.
#1. La tendenza umana all’imitazione
Il Capitolo 1 esplora la tendenza umana all’imitazione. Perché gli individui forniscono le medesime risposte date dagli altri anche quando sanno che sono sbagliate.
Perché la bibita che alcuni cittadini americani chiamano soda, per altri si chiami pop. Come il fatto di imitare i gesti altrui possa accrescere le nostre capacità negoziali.
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E perché l’influenza sociale rende Harry Potter e gli altri film di grande successo difficili da prevedere, anche per gli esperti del settore.
#2. L’impulso che ci porta a differenziarci
Il Capitolo 2 esamina l’impulso che ci porta a differenziarci. A volte le persone saltano sul carro e seguono gli altri, ma con altrettanta frequenza lo abbandonano quando diventa troppo affollato.
Perché la maggior parte dei campioni sportivi ha fratelli o sorelle maggiori, perché i neonati sembrano tutti uguali (a meno che non siano figli nostri) e perché alcune persone vogliono farsi notare, mentre altre sono più felici se si mimetizzano nella massa.
#3. Da cosa dipendono le tendenze ad imitare o differenziarci
Il Capitolo 3 inizia a spiegare le diverse combinazioni che esistono fra queste tendenze in competizione fra loro. Il fatto che imitiamo gli altri o facciamo qualcosa di diverso da loro dipende in parte da chi sono queste persone.
Berger parla del perché i prodotti costosi recano meno loghi, del perché alcune aziende pagano personaggi famosi affinché non indossino i loro vestiti e del perché alcune persone spendono 300.000 dollari per un orologio che non indica l’ora.
Perché la carnagione degli individui incida sui risultati ottenuti negli studi, e perché le rane verdi di piccole dimensioni sono i falsari del regno animale.
#4. Il conflitto tra familiarità e novità
Il Capitolo 4 esamina il conflitto tra familiarità e novità, e il valore che riveste la capacità di distinguersi dagli altri nel modo ottimale.
Perché le automobili che hanno l’aspetto di prototipi vendono di più, che cosa hanno in comune i polli con il trentesimo presidente degli Stati Uniti e perché gli uragani influenzano la popolarità dei nomi dati ai neonati.
Perché l’arte contemporanea può sembrare irritante quando la vediamo per la prima volta mentre, dopo aver guardato un paio di quadri di Picasso, quelli di Kandinsky risultano più gradevoli di prima.
#5. Come l’influenza sociale condiziona le nostre motivazioni
Il Capitolo 5 fa luce su come l’influenza sociale condiziona le nostre motivazioni. Spiega perché il fatto di avere intorno altre persone ci fa correre più veloci, ma peggiora la nostra capacità di parcheggiare la macchina.
Berger parla della possibilità che la nostra migliore opportunità per salvare l’ambiente scaturisca dal fatto di osservare i nostri vicini.
Quali sono gli insegnamenti sulla competizione che possiamo trarre dagli scarafaggi e perché il fatto che una squadra professionistica di basket sia in svantaggio alla fine del primo tempo incrementa le probabilità che ottenga la vittoria finale.
Comprendere l’influenza sociale può migliorare la nostra vita
I fenomeni scientifici descritti su Influenza Invisibile possono essere applicati a ogni sorta di problema pratico. Aiutare le persone a ritrovare la forma fisica e ad avere prestazioni migliori sul lavoro. Salvare l’ambiente, e fare in modo che determinati prodotti e servizi facciano presa sul mercato.
- Berger, Jonah (Autore)
Se comprendiamo a fondo l’influenza sociale possiamo migliorare la nostra vita e quella degli altri; quando è meglio seguire la massa oppure andare per la nostra strada, come possiamo incrementare la nostra stessa influenza, e come possiamo usare queste idee per avere interazioni sociali più riuscite e soddisfacenti.
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Bibliografia:
“Influenza invisibile” di Jonah Berger
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