Tra le caratteristiche delle persone geniali vi è sicuramente quella di gestire più prospettive dello stesso processo e scoprire quelle prospettive che nessun altro ha ancora trovato.
L’ ampliamento della prospettiva diventa una strategia potente di analisi dei problemi che offre nuovi strumenti e soluzioni creative per risolverli.
Gli studiosi dei personaggi geniali dell’umanità pongono l’accento sull’enorme potere che il cambiamento e l’ampliamento della prospettiva ha esercitato nella vita di ciascuno di loro e studiano il modo in cui queste capacità possano essere ricontestualizzate per aderire alla vita di ciascuno .
Ad esempio Michael Gelb prende ispirazione da Filippo Brunelleschi per individuare dei principi utili ad ampliare la prospettiva con lo scopo di affrontare i vari aspetti della vita quotidiana.
Filippo Brunelleschi (1377-1446) è passato alla storia come il genio che riuscì a progettare e costruire la Cupola del Duomo di Firenze. Egli era famoso per le sue idee audaci e originali e per il modo in cui ha armoniosamente rielaborato le forme dell’architettura classica secondo lo spirito nuovo della sua epoca. Dal 1409 in poi ha lavorato alla costruzione del Duomo di Firenze ed è stato subito attratto dal problema della Cupola. Infatti nella cattedrale era rimasta una grande cavità della cui copertura nessuno riuscì a trovare una soluzione concreta. Nel 1418 il progetto di Brunelleschi vinse il concorso pubblico per la progettazione della cupola e dal 1423 gli fu affidata la carica dei lavori di costruzione. Le tecniche tradizionali, con le impalcature e le armature in legno, erano improponibili per realizzare una cupola di quelle dimensioni, per altezza e vastità della cavità da coprire. Nessuna varietà di legno avrebbe potuto reggere nemmeno provvisoriamente il peso di una copertura così ampia. Le menti più brillanti dell’ architettura dell’epoca avevano cercato invano di risolvere l’enigma.
Brunelleschi adottò una soluzione altamente innovativa, predisponendo una doppia calotta in grado di auto sostenersi durante la costruzione, senza ricorrere alle tradizionali armature di sostegno. La maggior parte delle persone a Firenze scossero la testa perché ciò che proponeva il Brunelleschi era impossibile da realizzare. Fino ad allora non era possibile concepire una costruzione autoportante delle dimensioni della Cupola del Duomo .
“I geni hanno delle idee che sfidano e trasformano il tradizionale modo di pensare”.
Brunelleschi era determinato e i suoi piani hanno cominciato a prendere forma nonostante i feedback negativi, le critiche e le incertezze degli stessi operai impegnati nella costruzione della Cupola.
Secondo Arthur Schopenhauer tutte le grandi nuove idee passano attraverso tre fasi. La prima è il ridicolo; la seconda è una violenta opposizione; infine, sono accettate come se fossero sempre state chiare ed evidenti.
Il successo di Brunelleschi dimostra l’importanza di rimanere concentrati sul risultato finale dell’opera che ci si è proposti di iniziare. L’architetto riuscì a visualizzare con precisione la sua opera finita e a percepire il successo nonostante le numerose difficoltà incontrate lungo tutto il percorso di realizzazione. I geni riescono a restare fedeli a ciò in cui credono, anche quando non ricevono nessun incoraggiamento o supporto esterno.
“Mantenere un ampia prospettiva di fronte alle avversità consente di credere più facilmente in se stessi e vincere le sfide della vita”.
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