Le nostre convinzioni consistono nell’opinione che abbiamo di noi stessi, delle altre persone e delle situazioni. Si tratta di considerazioni emotive, non basate sui fatti, e di convincimenti relativi a diversi aspetti. Ad esempio se credi di essere in forma, ciò che stai davvero affermando è che provi un senso di certezza rispetto al fatto di stare bene. Al contrario, se non ci credi o, in altre parole, hai una convinzione limitante in tal senso, ciò ti frenerà.
Il sociologo Morris Massey descrive il periodo di imprinting che va da 0 a 7 anni come il momento in cui si formano le nostre convinzioni. Queste vengono forgiate dalle persone importanti per noi in quel periodo di vita, ad esempio i genitori, gli insegnanti, i familiari etc.
In pratica, molte delle nostre convinzioni sono delle generalizzazioni che produciamo a partire dalle esperienze di vita. In genere non decidiamo consciamente a ciò in cui crediamo: sono le autorevoli figure parentali a farci generosamente dono dei propri valori durante il periodo di imprinting e, una volta che una convinzione è acquistata, dimentichiamo che può essere cambiata e diventa la nostra realtà.
È raro che mettiamo in discussione le nostre convinzioni di una vita, e queste si trasformano così in un filtro attraverso il quale setacciamo tutte le nostre aspettative ed esperienze.
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