Last Updated on 5 Settembre 2021 by Samuele Corona
Wilhelm Reich (1897-1957) iniziò la carriera di psichiatra, dopo aver compiuto sei anni di studi e un periodo di tirocinio fatto all’università di Vienna.
La sua vita professionale può esser divisa in quattro fasi: il lavoro psicoanalitico a Vienna, il lavoro sociologico a Berlino, quello biologico in Scandinavia e quello sull’energia orgonica negli Stati Uniti.
Il periodo viennese
Nel periodo viennese, dal 1920 al 1930, Wilhelm Reich compì il suo tirocinio psicoanalitico sotto la guida di Sigmund Freud e diventò membro del gruppo di giovani analisti che attorniava Freud.
Reich s’interessò presto alla fonte d’energia che sostiene la stasi emozionale della nevrosi. Attraverso attenti studi sulla qualità della vita emozionale e sessuale dei suoi pazienti sotto analisi, Reich concluse che ogni squilibrio nevrotico è appoggiato da un blocco a livello di soddisfazione sessuale.
Verso il 1924 egli considerava che la funzione dell’orgasmo fosse quella di regolare la libido, cioè, come una valvola d’energia localizzata nel corpo e pubblicò tale conclusione nel 1927 ne La funzione sessuale.
- Wilhelm Reich(Autore)
Dal 1927 al 1937 l’interessamento di Wilhelm Reich si spostò sulle cosiddette difese caratteriali. Nel 1928 egli divenne vicedirettore del policlinico psicoanalitico di Vienna, dove poté attuare una terapia psicoanalitica gratuita nei confronti delle classi lavoratrici.
Il periodo berlinese
Nel gennaio 1929 Wilhelm Reich formò la Società socialista per la consulenza sessuale e la ricerca sessuologica, trasferendosi quindi, nel 1930, a Berlino.
La scuola di Reich, tuttavia, ben presto fallì sia a causa dell’ostilità della sinistra, che considerava il discorso sulla sessualità una deviazione borghese, sia in conseguenza dell’avvento al potere di Hitler che pose addirittura una taglia sullo stesso Reich per le sue aperte critiche al nazismo contenute nel libro Psicologia di massa del fascismo (1933).
Costretto a fuggire dalla Germania, dopo l’incendio del Reichstag nel febbraio del 1933, Reich migrò prima in Danimarca, poi in Svezia, infine ad Oslo, in Norvegia, dove risedette nel 1935-1939.
Il periodo norvegese
Sulla base dello studio delle difese caratteriali e del lavoro analitico da lui svolto per dissolverle, Reich arrivò a teorizzare che uno squilibrio nevrotico fosse psicologicamente ancorato al corpo sotto forma di tensioni muscolari e disturbi nel ritmo respiratorio.
La sua idea era che la corazza muscolare fosse organizzata in anelli di tensione, distribuiti lungo tutto il corpo, e che l’intero equilibrio del funzionamento dell’organismo potesse esser compromesso dai blocchi che venivano opposti al piacevole defluire dell’energia della libido.
Il sistema nervoso involontario o vegetativo era implicato nello squilibrio psicosomatico. Così Reich arrivò a considerare l’energia della libido, come equivalente dell’energia vegetativa che poteva trovarsi in uno stato di iperattività o di ipoattività in una qualsiasi parte del corpo.
Egli sviluppò il suo metodo terapeutico, cosicché i mezzi adottati lavorassero direttamente sulla tensione muscolare e sulle strutture respiratorie e venissero così a facilitare un rilassamento emozionale più espressivo di quanto avvenisse in un’analisi convenzionale.
- Reich, Wilhelm(Autore)
Reich chiamò questa tecnica Vegetoterapia e considerò suo scopo principale lo scioglimento degli anelli di tensione, così da permettere una libera pulsazione d’energia e di sensazioni attraverso i tessuti, pulsazioni e sensazioni che dovevano susseguirsi in sequenza ritmica che egli definì riflesso orgasmico e poi riflesso vitale.
All’Istituto di Psicologia dell’Università di Oslo, Wilhelm Reich condusse una serie di esperimenti per investigare gli aspetti biolelettrici del piacere e dell’ansia, cioè alcuni processi elementari della pulsazione, sia nelle strutture cellulari che molecolari.
Il suo studio dei bioni (vescicole primitive prodotte durante il processo di disintegrazione), di cui si comprende ancora poco, causò una controversia scientifica. Per Reich era giunto il momento di emigrare negli Stati Uniti (1939-1957).
Il periodo statunitense
Le ricerche di Wilhelm Reich continuarono nell’ambito bioenergetico. Studiò l’incidenza dell’atmosfera, di quella cosmica sullo stato di salute delle persone.
Costruì, in una sorta di gabbia Faraday, un accumulatore terapeutico d’energia cosmica, idoneo, secondo lui, per curare i pazienti. Queste ricerche di frontiera gli valsero la condanna a due anni di prigione.
Nel marzo del 1957 Reich morì d’infarto nel penitenziario di Lewisburg (Pennsylvania).
L’Analisi del carattere di Wilhelm Reich
Nel 1945, Wilhelm Reich aveva dato alle stampe la seconda edizione dell’Analisi del carattere, opera con la quale il concetto di carattere delle persone subì una trasformazione non solo concettuale, ma addirittura anche biologica.
Per Wilhelm Reich, il termine carattere indicava un tipico comportamento non solo psicologico, ma anche biofisico.
Le emozioni, in quest’ambito d’osservazione e ricerca psichiatrica di chiaro orientamento psicosomatico, diventavano la chiara e tangibile manifestazione dell’esistenza di una bioenergia, quella che Reich chiamava energia orgonica orgasmica.
L’aspetto sorprendente delle scoperte di Reich, nell’ambito dell’analisi del carattere, lo spinse ad affermare nel 1948, in un articolo dal titolo La peste emozionale, pubblicato sull’“International Journal of Sex-Economy and Orgone Research”, che l’energia orgonica orgasmica è la realtà fisica che corrisponde al classico concetto puramente psicologico di energia psichica.
Secondo le modalità di Wilhelm Reich, il parametro di riferimento per comprendere la costituzionalità e funzionalità del carattere delle persone, è l’orientamento analitico e terapeutico unitario di mente-corpo, che si esplica attraverso la realtà energetica dei flussi emotivi.
La teoria dell’Orgone
Wilhelm Reich prese l’avvio dal modello teorico della psicoanalisi freudiana, ma ipotizzò che il conflitto inconscio avvenisse contemporaneamente sia a livello psichico, che a livello somatico.
Psiche e corpo sono uniti da un processo energetico che, l’autore chiamò “orgone” e che ritenne essere l’energia primordiale dell’universo.
L’energia vitale “orgone” può tuttavia essere bloccata nel suo libero flusso da repressioni sessuali di ordine familiare, sociale e politico manifestandosi quindi nello sviluppo di un’anomala corazza muscolare.
Questa risulta composta dalla sovrapposizione di sette anelli segmentari, in disposizione metamerica, ciascuno corrispondente a specifici blocchi affettivi.
La tecnica, che chiamò con il nome di vegetoterapia, prevede, in linea con questi principi, l’applicazione congiunta del lavoro sul corpo (controllo della respirazione e varie forme di massaggio e pressione muscolare) e dell’analisi del carattere.
Le evoluzioni più recenti della Vegetoterapia
Successivamente, sull’itinerario analitico e terapeutico di Wilhelm Reich, si è posto Alexander Lowen, allievo dello stesso Reich, che ne ha revisionato la visione e pratica terapeutica strutturando la terapia dell’analisi bioenergetica.
Con tale espressione si indica una tecnica che, pur rifacendosi alle teorie di Reich, sottolinea l’importanza fondamentale della scarica e carica energetica e della sua integrazione psicosomatica, come momento terapeutico essenziale.
Ne ho parlato nel post: Analisi Bioenergetica di Alexander Lowen: I principi fondamentali.
La vegetoterapia di Reich e la bioenergetica di Lowen, anche nelle evoluzioni più recenti proposte dallo psichiatra statunitense Jerome Liss, trovano applicazione in varie forme cliniche: sindromi depressive, nevrosi del carattere e ossessive, quadri borderline,
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