Timothy Leary (1920-1996) fu uno psicologo americano diventato un’icona della controcultura degli anni ’60. Citato in dischi, libri, canzoni, è stato famoso anche per aver coniato lo slogan più popolare di quel periodo: “Accenditi, sintonizzati, lasciati andare” (Turn On, Tune In, Drop Out).
Turn On significa attivare la divinità o il grande spirito che è in ognuno di noi. È l’esortazione a esplorare strati più profondi della realtà, come pure i molti livelli dell’esperienza e della coscienza.
Tune In significa che una volta che sei attivato spiritualmente e sei pronto per tornare in mezzo agli altri, devi trovare un mezzo per manifestare la tua nuova consapevolezza: dipingi, scrivi, suona qualcosa che sia in grado di esprimere la tua personalità.
Leary ci chiede di tornare alla società con una visione nuova, cercando schemi originali di comportamento che riflettano la nostra trasformazione, e di insegnare agli altri ciò che abbiamo scoperto.
Drop Out significa “lasciarci andare, cioè prendere le distanze dagli attaccamenti artificiali e affidarci a noi stessi nei pensieri e azioni.
Purtoppo “Drop out” è stato inteso come invito ad abbandonare tutte le attività produttive a “mollare la società”, per entrare in un una sorta di isolamento dovuto al consumo di droghe ascoltando musica rock, cosa che non era mai stata nelle sue intenzioni. Leary aveva precisato in varie occasioni che la sua intenzione era quella di spronare le persone a rompere gli schemi mentali, le catene del pensiero, i pregiudizi.
La psicologia psichedelica
Nel 1960 Timothy Leary accettò l’incarico dell’Università di Harvard di avviare nuovi programmi di ricerca per la “Modifica Comportamentale”.
- Leary, Timothy (Autore)
Leary era convinto che la malattia mentale si potesse curare, che drastiche limitazioni delle funzioni intellettive ed emotive dell’uomo fossero provocate dall’imprinting di programmi di pensiero e dal condizionamento di circuiti neurali che causavano cattive prestazioni mentali.
La “malattia professionale” che Timothy Leary aveva scelto di curare era la natura umana.
DA Neuropolitica: Il potere, la controcultura e l’America conforme:
“Credevo che noi umani non sapessimo come programmare i nostri cervelli, e che il software statico di condizionamento ripetitivo noto come mente normale fosse esso stesso fonte di malattia, e che il compito dello psicologo-neurologo fosse scoprire la sostanza neurochimica capace di cambiare la mente, cioè di consentire l’imprinting di nuove realtà e sequenze condizionate”.
Gli esperimenti ad Harvard suggerirono che l’LSD potesse aprire il cervello a una riprogrammazione, così Leary e il suo collega Richard Alpert collaudarono le ipotesi in una serie di esperimenti controllati.
Leary sosteneva che l’assunzione di LSD nei giusti dosaggi, con determinate aspettative, in un preciso contesto ambientale, sotto la guida di uno psicologo professionista, modificherebbe positivamente i comportamenti di chi assume la droga.
DA Neuropolitica: Il potere, la controcultura e l’America conforme:
“Non ci fu una sola vittima né un brutto viaggio. I nostri soggetti sperimentavano regolarmente intensità meta-mentali e venivano incoraggiati a contemplare le implicazioni personali e sociali di questi nuovi segnali”.
“I risultati di queste e altre esperienze con droghe psichedeliche ci portarono a concludere che si potessero impiegare sostanze neurochimiche organiche come strumenti per lo studio del sistema nervoso, per liberare il cervello dai limiti della mente cosciente, per addestrare gli esseri umani a sviluppare nuovi circuiti neurali (nuove menti) di ricezione, integrazione e trasmissione”.
Le implicazioni di queste conclusioni erano rivoluzionarie. Si stava definendo una nuova scienza che Leary definì Neurologica: la comprensione e il controllo del proprio sistema nervoso.
Egli sosteneva che i principi psicoattivi fossero un “dono della natura”. Una convinzione che si basava sul fatto che nel cervello umano esistono neuroni la cui membrana viene eccitata tramite i recettori dedicati ad accogliere particolari stimoli, allo stesso modo in cui accade per i normali neurotrasmettitori.
Il licenziamento dall’ Università di Harvard
Secondo la teoria di Leary l’essere umano è un contenitore di molti programmi (SOM, Sistemi Operativi Mentali) che si evolvono nel corso dello sviluppo dell’individuo e che possono essere accesi o spenti selettivamente e adattivamente proprio come si “accendono e sintonizzano” i circuiti elettrici.
Tra il 1960 e il 1963 Timothy Leary e Richard Alpert testarono le loro teorie nel corso di una serie di studi oggettivi di riabilitazione penale, di psicoterapia psichedelica e di modifica della personalità. Le ipotesi vennero confermate, secondo quando riportato da Leary:
“Tagliammo del 90% il tasso di arresti ripetuti. Dimostrammo un miglioramento psicometricamente quantitativo nella personalità. Fu una ricerca elegante, da premio. I nostri soggetti condividevano il nostro entusiasmo, ma i direttori medici no. Fummo tanto ingenui da rimanere sorpresi da quanti amministratori non volessero davvero eliminare le patologie di cui si occupavano”.
Gli accademici non erano d’accordo sul valore terapeutico dell’LSD. Per Leary e Alpert I’LSD era il mezzo di trasporto psichico per il viaggio nello spazio interiore, per altri non era altro che una droga ricreativa, una sostanza che incoraggiava il senso di comunità e di amicizia e che rappresentava un modo per stravolgersi.
Nel 1963 i due psicologi, Timothy Leary e Richard Alpert, furono licenziati da Harvard.
The Psychedelic Experience
Abbandonando il ruolo di scienziato accademico convenzionale, Timothy Leary vestì gli abiti dello “Filosofo Attivo” e diventò promotore della diffusione di massa delle sostanze psichedeliche.
Iniziò un diligente studio della Storia delle Religioni che gli rivelò che nelle grandi culture antiche venivano usate sempre piante psichedeliche per l’iniziazione all’età adulta, l’ingresso nella vita spirituale e la formazione di sciamani, profeti e preti speciali.
Nel 1963, assieme a Ralph Metzner, anch’egli psicologo che partecipò come specializzando alle ricerche sulle sostanze psichedeliche della Harvard University, scrisse un libro intitolato The Psychedelic Experience, apparentemente basato sul Libro tibetano dei morti, nel quale si legge:
“Un’esperienza psichedelica è un viaggio verso nuovi reami di coscienza. La dimensione ed il contenuto dell’esperienza non hanno limiti, ed i suoi connotati caratteristici sono la trascendenza dei concetti verbali, delle dimensioni spazio-temporali e dell’ego o identità”.
“Tali esperienze di coscienza espansa possono verificarsi in una varietà di modi: deprivazione sensoriale, esercizi yoga, meditazione disciplinata, estasi estetica o religiosa, oppure spontaneamente. Più recentemente sono diventate accessibili a tutti tramite l’ingestione di droghe psichedeliche quali psilocibina, mescalina, DMT, ecc. Chiaramente, non è la droga a produrre l’esperienza trascendentale”.
“Essa funge solamente come chiave chimica, apre la mente, libera il sistema nervoso dagli schemi e dalle sue strutture ordinarie”.
- Metzner, Ralph (Autore)
L’era di Millbrook
Nel 1964, un ventenne milionario di nome William Mellon Hitchcock, mise in piedi la Castalia Foundation di Millbrook, un edificio di sessantaquattro stanze costruito sulle rocce in una zona a nord di New York.
Tutt’altro che scoraggiati dal licenziamento di Harvard, Timothy Leary, Richard Alpert e Ralph Metzner si trasferirono nella Castalia Foundation per continuare i loro esperimenti sull’LSD.
Avviarono dei centri di formazione per l’espansione della coscienza, delle pubblicazioni e un circuito di conferenze per comunicare i risultati delle ricerche. Gli psicologi erano particolarmente impegnati nello sviluppo di tecniche neurolinguistiche verbali e di metodi elettrici ed elettronici per comunicare la gamma della coscienza espansa.
DA Estasi rock. Le droghe e la musica popolare:
“Leary era avido di pubblicità, ma prendeva la psichedelia molto seriamente. A Millbrook la sperimentazione sull’LSD era una questione solennne, altamente ritualizzata, accompagnata da discussioni impegnate tra i partecipanti e da meditazioni sulla natura dell’esperienza allucinogena”.
“Inevitabilmente Millbrook divenne il “posto da vedere” della comunità bohémienne di New York, e molti visitatori, tra cui alcuni superstiti della Factory di Warhol, vi giungevano in pellegrinaggio alla ricerca dello sballo. Anche i media stazionavano in modo semipermanente a Millbrook”.
- Shapiro, Harry (Autore)
Un rappresentante di Leary, sul modello di Millbrook, fondò in King’s Road a Londra il World Psychedelic Centre, attirando intorno a sé l’ambiente alla moda della Londra della metà anni Sessanta, tra cui c’erano personaggi come Donovan, i Rolling Stones, Paul McCartney ed Eric Clapton.
L’era di Millbrook terminò a causa delle frequenti incursioni della FBI.
Timothy Leary: l’uomo più pericoloso d’America
Il movimento psichedelico degli anni ’60 fu fortemente influenzato dall’invito di Leary a creare una società migliore esplorando l’inconscio per svelare le nostre vere emozioni ed esigenze. Gli allucinogeni si erano già diffusi in modo impressionante negli Stati Uniti e Leary realizzò alcuni manuali per spiegarne l’utilizzo.
L’inevitabile riflusso di questo nuovo movimento cominciò quando vennero approvate severe leggi antidroga
Leary venne etichettato da Richard Nixon come “l’uomo più pericoloso d’America” e vi fu un processo in cui venne condannato per possesso di droghe. Fuggì all’estero, ma poco dopo fu arrestato.
Nel 1970, la Weather Underground Organization (storica organizzazione della sinistra radicale statunitense) fece evadere Leary e lo trasportò clandestinamente ad Algeri, e poi in Svizzera; dove finì la sua fuga: venne catturato e riportato negli Stati Uniti nel 1972.
Con Leary in carcere si moltiplicano le manifestazioni e petizioni in suo favore, che vedono protagonisti, tra gli altri, Allen Ginsberg, John Lennon e Yoko Ono. Leary collaborò con l’ FBI in cambio di una riduzione della pena ed entrò in programma di protezione.
Una sorta di fervore religioso si era impadronito di lui, si trasferì ad Hollywood, e anche quando non faceva più notizia, continuò a predicare in favore della psichedelia.
Più tardi scriverà:
“I liberi pensatori, specialmente quelli carismatici, divengono estremamente sgraditi, non solo al Partito al Potere, ma anche a quella maggioranza di popolazione che non pensa per sé e si irrita quando viene messa di fronte a nuove idee brillanti. Come hanno imparato molti dei nostri filosofi, stare a lungo in prigione dà una diversa visione della politica”.
“Si sviluppa un certo cinismo. Ci si rende conto che o si sta “nel Sistema” oppure si è dei fuorilegge. Si realizza che ogni burocrazia basata su legge e ordine opera allo stesso modo. Gli ammiragli sovietici ragionano esattamente come i nostri ufficiali di Marina. L’Antinarcotici tedesca è programmata per pensare come la nostra Dea”.
DA Neuropolitica: Il potere, la controcultura e l’America conforme:
“Dopo essere stato arrestato in quattro continenti posso testimoniare che i poliziotti e i secondini sono pressoché gli stessi in tutto il mondo. Hanno il potere e lo usano più che possono senza finire nei guai. I prigionieri tendono a essere gli stessi in tutto il mondo. Il loro vero “crimine” è che, per una ragione o l’altra, non hanno il potere o l’intelligenza o il denaro a tenerli fuori di galera”.
“Anche gli avvocati e gli assistenti sociali tendono ad assomigliarsi in tutto il mondo. Come molti galeotti sono diventato allergico a tutti gli avvocati, sia dell’Accusa sia della Difesa. Traggono tutti profitto dall’industria della punizione del crimine”.
“Il personal computer è l’LSD degli anni ’90”
Gli ultimi anni della sua vita furono come quelli di una rockstar in declino. Si dedicò allo sviluppo di software per la realtà virtuale e diventò promotore della fantascienza cyberpunk.
Aveva 75 anni quando apprese di essere affetto da un cancro incurabile alla prostata. In casa teneva una bara criogenica e nei mesi precedenti la sua morte, dichiarò che si sarebbe suicidato in diretta internet con l’LSD nel momento in cui il dolore provocato dal cancro sarebbe divenuto insopportabile. I progetti di farsi ibernare e il suicidio con l’LSD poi andarono a monte, così fu cremato in modo tradizionale.
La famosa frase: “Il personal computer è l’LSD degli anni ’90” era sua, aveva forse previsto il futuro?
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Bibliografia:
- “Neuropolitica: Il potere, la controcultura e l’America conforme” di Timothy Leary
- “Il grande sacerdote” di Timothy Leary
- “Estasi rock. Le droghe e la musica popolare” di Harry Shapiro
- “The Psychedelic Experience” di Timothy Leary
- “Il libro della psicologia” Gribaudo
Timothy Leary. 3 Libri più venduti online
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