Last Updated on 25 Novembre 2020 by Samuele Corona
L’Analisi Bioenergetica
è considerata dalla maggioranza delle persone un approccio che integra il corpo nel processo analitico. Alexander Lowen, fondatore dell’analisi bioenergetica, costruì le fondamenta del suo approccio clinico basandosi sulla terapia corporea di Reich sviluppando le concezioni di: carattere, motilità, armatura e sessualità.
Alexander Lowen seguì gli studi e la terapia con Reich e nel 1956 fondò un istituto proprio, separato da quello dei reichiani. Egli ha sempre riconosciuto il debito nei confronti di Reich, pur affermando, fin dall’inizio, la sua diversità.
Lowen si differenzia da Reich in quattro punti fondamentali:
#1.
Secondo Reich il fenomeno energetico che osservava nei suoi pazienti era da ricondursi all’espressione biologica di un tipo particolare di energia che si può trovare dispersa nell’universo.
Secondo Lowen invece l’approccio psicoterapeutico non presuppone necessariamente il passaggio dal funzionamento del corpo umano all’energia cosmica. Lowen afferma che il processo bioenergetico nel corpo descritto da Reich può essere compreso attraverso la pratica clinica.
#2. Reich lavorava coi pazienti sdraiati sul lettino. Lowen fece scendere i suoi pazienti dal lettino mettendoli sulle proprie gambe. Nel fare ciò introdusse definì l’oscillazione pulsatoria “pendolare” fra la parte alta e la parte bassa del corpo. Questa pulsazione è la base della bioenergetica e lo strumento che la caratterizza: il grounding.
Questo concetto si riferisce alla connessione energetica fra i piedi della persona e la terra o il suolo. Il grounding si sviluppa e si basa sull’unitarietà del flusso energetico che si muove tra la base e la sommità del corpo, dai piedi alla testa, attraverso il bacino.
#3. Un altro elemento di differenza tra Lowen e Reich è rappresentato da un profondo cambiamento nella visione della condizione umana. Alla base della condizione dell’uomo moderno, per Lowen, vi è un contrasto fra quello che definisce “Io” e il corpo. “L’Io esiste come forza potente nell’uomo occidentale, che non può essere messa da parte o negata. Lo scopo terapeutico è integrare l’Io con il corpo e con la sua tensione al piacere e alla soddisfazione sessuale”.
Tutto ciò è ben lontano dal concetto reichiano di stimolare “la fonte vegetativa della personalità per ristabilirne il flusso”. Secondo Lowen, l’approccio terapeutico di Reich non prendeva sufficientemente in considerazione questo aspetto.
#4. Quando Lowen parla del corpo, lo intende dalla testa ai piedi, percepito come la totalità dell’esperienza che la persona vive in quanto corpo. Quando Reich parla del corpo fa riferimento ad uno stato organismico o “vegetativo”.
Per Lowen vedere una persona significa vederne l’aspetto complessivo, la forma e la configurazione generale delle tensioni muscolari, elementi rivelatori del carattere, nonché le specifiche tensioni muscolari e i blocchi del flusso energetico. Queste sono le qualità che rivelano la storia dell’individuo ed il suo carattere.
Il linguaggio del corpo
Sulla base di questa percezione globale della persona, Lowen nel 1958 pubblicò il suo primo libro “Il linguaggio del corpo” dove le basi della teoria e dell’analisi bioenergetica erano già tutte presenti. Questi elementi possono essere così riassunti:
#1. L’analisi bioenergetica ha alla base la comprensione della motilità descritta da Reich come “processo energetico del corpo”. Il processo energetico è espresso dal ritmo pulsatorio di contrazione ed espansione, connesso al battito cardiaco e al respiro.
L’espansione si verifica in condizioni favorevoli e la contrazione in condizioni opposte. Il ritmo pulsatorio dà origine alla motilità. Lowen, partendo dalla stessa base, afferma che il processo con il quale ci colleghiamo al mondo esterno è un processo energetico che si esprime attraverso il protendersi e il ritirarsi dal contatto relazionale, oltre che attraverso i movimenti.
#2. Il compito principale dell’analista bioenergetico è vedere il paziente come persona intera con una propria unicità, della sua storia e del suo funzionamento nella vita reale. Questo significa vedere la persona prestando attenzione al suo Sé corporeo, e a come questo si esprime attraverso il movimento e la struttura fisica.
La motilità è sotto l’influenza ed in continua relazione con l’organizzazione individuale dell’Io, così come si è formata nella famiglia e nella cultura di appartenenza.
#3. Il lavoro corporeo, nella terapia bioenergetica, comprende sia un lavoro diretto sull’armatura muscolare attraverso interventi fisici, movimenti e contatto, che l’ampliamento dell’onda respiratoria, riservando un’attenzione particolare al grounding.
#4. Lo psicoterapeuta bioenergetico lavora all’analisi del carattere attraverso il transfert ed il controtransfert.
#5. La psicoterapia bioenergetica dedica una particolare attenzione alla sessualità. La sessualità è sempre centrale nella bioenergetica, la vitalità vibrante nel suo insieme pone le basi per la maturazione della personalità come espressione e libertà.
Questi temi possono essere individuati nel libro di Alexander Lowen “Il linguaggio del corpo”.
- Lowen, Alexander(Autore)
Nei quarantanni successivi alla pubblicazione de “Il linguaggio del corpo”, Lowen ha scritto diverse opere, affrontando sempre più profondamente il tema del conflitto tra il bisogno di soddisfacimento che risiede nel corpo e le richieste e i bisogni egoici prodotti dalla cultura contemporanea.
L’analisi bioenergetica offre una comprensione unica del Sé corporeo, della persona come espressione vivente di una consapevolezza e di uno spirito che emergono dalla base biologica dell’essere. Offre una modalità terapeutica che arricchisce le fondamenta somatiche del bisogno individuale di cura e pienezza.
RIF. Tratto (con modifiche e adattamenti al post) dal libro: “Manuale di Analisi Bioenergetica” di V. Heinrich-Clauer
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Bibliografia:
- “Manuale di Analisi Bioenergetica” di V. Heinrich-Clauer
- “Il linguaggio del corpo” di Alexander Lowen