Le convinzioni deleterie sono, essenzialmente, dettami rigidi, privi di fondamento reale, che vengono espressi, esplicitamente o implicitamente, sotto forma di doveri, obblighi o auto imposizioni, ad esempio “non devo essere respinto”.
Le Convinzioni Deleterie Secondo la Teoria di Albert Ellis
Albert Ellis è stato uno degli psicologi più influenti del XX secolo e il fondatore della Terapia Razionale Emotiva Comportamentale (REBT), una delle prime forme di terapia cognitivo-comportamentale.
- Albert, Ellis(Autore)
Al centro della REBT c’è l’idea che le emozioni e i comportamenti disfunzionali derivino da convinzioni irrazionali o deleterie. Secondo Ellis, queste convinzioni non solo causano disagio emotivo, ma ostacolano anche la crescita personale e il raggiungimento degli obiettivi.
Le Convinzioni Deleterie: Cosa Sono?
Le convinzioni deleterie, secondo Ellis, sono idee irrazionali e rigide che le persone tengono su se stesse, sugli altri e sul mondo.
Queste convinzioni sono spesso assolutistiche, manifestandosi attraverso parole come “devo”, “dovrei”, “è necessario”, e creano aspettative irrealistiche.
Quando queste aspettative non vengono soddisfatte, si generano emozioni negative intense come ansia, rabbia, senso di colpa e depressione.
I dettami rigidi comportano tre convinzioni fortemente deleterie
Terribilizzazione
Ovvero un giudizio catastrofico degli eventi negativi, che sono considerati come “la fine del mondo”, o il “peggio del peggio”. Esempio: “Sarebbe terribile se fossi respinto”; “Se fossi respinto sarebbe la fine del mondo, quindi non devo essere respinto”.
Bassa tolleranza per le frustrazioni
Ossia la sensazione di non essere in grado di sopravvivere di fronte alle frustrazioni o alle difficoltà, quando nella realtà dei fatti possiamo tollerarle senza morire sul colpo. Esempio: “Un rifiuto sarebbe insopportabile, intollerabile, non lo potrei mai accettare, perciò non devo essere respinto”.
Condanna totale di sé stessi o degli altri
In altre parole giudicare sé stessi o gli altri in maniera completamente negativa, sulla base di un determinato criterio. Esempio: “Un rifiuto dimostrerebbe che sono un fallito, una persona inutile e indegna di essere amata, pertanto non devo essere respinto”.
Queste convinzioni sono deleterie perché generano disagio psicologico o emozioni negative ingiustificate, come l’ansia e la depressione. Oltre a essere irrealistiche, sono inutili, irragionevoli e ostacolano il raggiungimento dei propri obiettivi.
3 Principali convinzioni deleterie che sono comuni a molte persone
Secondo Albert Ellis le convinzioni deleterie sarebbero all’origine della maggior parte dei disturbi emotivi e si suddividerebbero in tre grandi categorie illustrate di seguito. Ciascuna di queste convinzioni fondamentali sarebbe basata su dettami rigidi.
#1. Devo essere perfetto e ottenere l’approvazione di tutti
Questa convinzione porta alla paura del fallimento, all’ansia sociale e al perfezionismo. Chi la sostiene tende a valutarsi in modo negativo se non riesce a soddisfare le proprie aspettative o quelle degli altri, sviluppando un forte senso di inferiorità.
Devo cavarmela bene, perfettamente, brillantemente e devo ottenere l’approvazione del prossimo altrimenti sarebbe terribile, non lo sopporterei e significherebbe che sono un buono a nulla e non farò mai niente di positivo.
Questa convinzione può suscitare diverse emozioni negative deleterie, come l’ansia, la depressione, la gelosia, il dolore, l’invidia, il senso di colpa, la vergogna, l’imbarazzo e la rabbia contro sé stessi.
#2. Gli altri devono trattarmi bene e con giustizia
Quando si crede che gli altri debbano trattarci sempre con rispetto e correttezza, qualsiasi comportamento percepito come ingiusto può provocare rabbia intensa, risentimento e sentimenti di vittimizzazione.
Gli altri devono comportarsi correttamente o in un certo modo, trattarmi bene, gentilmente, con tutti i riguardi e mettermi al centro della loro attenzione, altrimenti sarebbe terribile, insopportabile e dimostrerebbe che sono persone spregevoli e inette.
Questa convinzione può provocare una serie di emozioni negative deleterie come l’irritazione, la collera, la gelosia, l’ansia, la depressione e il dolore.
#3. La vita deve essere facile, piacevole e priva di difficoltà
Questa convinzione può portare a reazioni di frustrazione e demotivazione di fronte alle sfide o agli ostacoli della vita. Coloro che la sostengono tendono a evitare il disagio, spesso cadendo nella procrastinazione o nella rinuncia a lungo termine.
La vita deve essere facile, priva di fastidi, disagi, seccature e ostacoli, altrimenti sarebbe terribile, insopportabile e significherebbe che non si può mai avere nulla con facilità e senza fare sforzi.
Questa convinzione può suscitare diverse emozioni negative deleterie, come l’ansia, la collera, la depressione e una miriade di problemi comportamentali, come l’evitamento, la procrastinazione, la dipendenza, la rinuncia agli obiettivi e molti altri ancora.
L’ABC delle Convinzioni Deleterie
Ellis ha sviluppato il modello ABC per aiutare le persone a comprendere come le loro convinzioni influenzino le emozioni e i comportamenti:
- A (Activating Event): Evento attivante, una situazione o evento che accade.
- B (Beliefs): Convinzioni, il modo in cui interpretiamo o diamo significato all’evento attivante.
- C (Consequences): Conseguenze emotive e comportamentali che derivano dalle convinzioni.
Secondo questo modello, non è l’evento attivante (A) a causare direttamente le conseguenze emotive (C), ma piuttosto le convinzioni (B) che lo accompagnano.
Ad esempio, se una persona non riesce a ottenere un lavoro (A) e crede che questo significhi essere un fallimento totale (B), si sentirà demoralizzata e depressa (C).
Invece, se riuscisse a sviluppare convinzioni più razionali e flessibili, come “Non ho ottenuto questo lavoro, ma posso continuare a migliorare e cercare altre opportunità” (B), le conseguenze emotive (C) sarebbero meno negative.
Come Superare le Convinzioni Deleterie
Superare le convinzioni deleterie richiede un processo di identificazione e sfida delle proprie idee irrazionali. La REBT incoraggia i pazienti a esaminare la logica delle loro convinzioni, a sostituire le idee rigide con pensieri più flessibili e razionali, e a sperimentare nuovi modi di comportarsi che non siano guidati dalla paura o dall’ansia.
Identificazione: Riconoscere le convinzioni deleterie è il primo passo. Spesso, queste convinzioni sono così radicate che sembrano parte della nostra identità.
Disputa: Ellis suggerisce di disputare attivamente queste convinzioni, chiedendosi: “Questa convinzione è logica? È basata sulla realtà? Mi sta aiutando a raggiungere i miei obiettivi?”
Sostituzione: Dopo aver identificato e sfidato le convinzioni irrazionali, è importante sostituirle con pensieri più razionali, ad esempio sostituendo “Devo essere perfetto” con “Posso accettare di non essere perfetto e imparare dai miei errori”.
Pratica: Infine, è cruciale mettere in pratica queste nuove convinzioni nella vita quotidiana, affrontando situazioni che normalmente sarebbero state evitate e reagendo in modo diverso rispetto al passato.
Le Convinzioni Deleterie Secondo la Teoria di Albert Ellis
Le convinzioni deleterie, secondo Albert Ellis, sono alla base di molte delle sofferenze emotive che le persone sperimentano. Attraverso la REBT, Ellis ha fornito strumenti pratici per identificare e superare queste convinzioni, promuovendo una vita più razionale e meno influenzata dalle emozioni negative.
La chiave per il cambiamento è riconoscere che non sono gli eventi esterni a determinare il nostro stato d’animo, ma il modo in cui li interpretiamo attraverso le nostre convinzioni.
Prova a visualizzare le convinzioni deleterie come le radici di tre alberi diversi, ciascuno dei quali dotato di rami e di foglie che rappresentano i diversi esempi specifici del tema di base. Come succede a tanti, potrebbe capitarti di identificarti in più questioni specifiche che scaturiscono da ciascuna delle tre convinzioni essenziali.
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