I libri sulla creatività, come quelli sulla crescita personale, non convincono mai abbastanza. Spesso non sono altro che una raccolta di formule che dal caso “particolare” puntano all’universale.
Gli autori, in genere, non hanno mai applicato a casi reali, sono solo dei “teorici”. Hanno letto molti libri, citano Einstein, i Beatles o qualche altro genio contemporaneo, per poi confezionare il solito bel ricettario in salsa motivante.
Gli stessi non tengono in minima considerazione dell’incertezza associata a variabili quali la “casualità” o le “eccezioni alla regola”, e danno per scontato che il processo di crescita sia un fenomeno lineare.
Negli ultimi anni poi, con il fenomeno del self-publishing, le probabilità di acquistare il libro fregatura sono aumentate in modo esponenziale. Non si è al sicuro nemmeno con le case editrici che per inseguire il nuovo fenomeno da social, pubblicano libri a chiunque ottenga una certa visibilità mediatica.
I testi che ho selezionato (secondo me) sono degli ottimi libri 🙂
5 Ottimi libri per sbloccare la tua Creatività
#1. “Creatività. Il crimine perfetto” di Philippe Petit
Philippe Petit nel 1974 stupì il mondo camminando su un filo tra le Torri Gemelle. Il creatore deve essere un fuorilegge secondo Petit, non nel senso di criminale, ma come un poeta che esercita la ribellione intellettuale.
C’è una differenza abissale fra rapinare una banca e praticare il funambolismo illegalmente: con la traversata sospesa non si ruba niente, anzi si offre un dono effimero che dà gioia e ispirazione.
Malgrado suo approccio da fuorilegge Petit segue una rete di principi creativi personali. Illegalità non significa assenza di metodo: al contrario, il delinquente che era diventato aveva ancora più bisogno di metodo, perché stava nuotando in solitaria verso l’isola dei suoi sogni.
“Il gesto creativo implica un processo di apprendimento che ha bisogno di un metodo, di strumenti, di regole e allenamenti”.
Con l’urgenza di chi crede che la vita sia breve, Petit ha scoperto vari modi di fare le cose, risolveva i problemi intuitivamente, e rifiutando il fallimento era in grado di realizzare l’impossibile.
La sua dedizione all’arte lo aveva portato a sviluppare un’attenzione maniacale per il dettaglio e scarso rispetto per i valori costituiti della competizione, del denaro o dello status sociale.
Con il suo metodo di processo creativo non convenzionale, l’autore, si augura di poter illuminare chiunque ce la stia mettendo tutta per realizzare i propri desideri.
#2. “La via dell’artista. Come ascoltare e far crescere l’artista che è in noi” di Julia Cameron
- Cameron, Julia (Autore)
Julia Cameron ha lavorato come giornalista per testate quali The Washington Post, The New York Times e Vogue ed è stata regista, sceneggiatrice e produttrice cinematografica a Hollywood per più di vent’anni. Da oltre un decennio tiene corsi e seminari che le hanno permesso di mettere a punto la via dell’artista descritta in questo libro.
La via dell’artista comincia dall’idea che l’espressione artistica non sia qualcosa di artificiale o d’innato, bensì la naturale direzione della vita di ognuno. Una direzione che va scoperta al di là delle paure, seguita amorevolmente, abbracciata con tutti noi stessi.
Nel percorso tracciato da Julia Cameron (e che già milioni di persone in tutto il mondo hanno seguito con successo) si impara come sia possibile diventare artisti, superando quei blocchi psicologici e pratici che, come una fitta nebbia, ci impediscono di scorgere le nostre potenzialità.
È un percorso che si articola in dodici settimane, durante le quali vengono prescritti degli esercizi semplicissimi, che però daranno risultati sorprendenti. Se sei pronto a cambiare, in meglio, la tua vita, allora questo è perfetto.
#3. “I veri artisti non fanno la fame” di Jeff Goins
Nel libro “I Veri Artisti Non Fanno la Fame” l’autore bestseller ed esperto di creatività Jeff Goins sfata il mito che essere creativi sia di ostacolo al successo, rivelando che in realtà un temperamento artistico rappresenta un vantaggio competitivo sul mercato.
L’autore svela quali sono le idee che hanno creato il mito dell’artista squattrinato sostituendole con strategie per prosperare, anche nell’ambiente creativo.
Per secoli, il mito dell’artista squattrinato ha dominato la nostra cultura, penetrando nella mente delle persone creative e contribuendo a soffocare i loro sogni. Ma la verità è che gli artisti più affermati del mondo non hanno fatto la fame. Anzi, sono riusciti a trarre grande profitto dal potere della loro forza creativa!
Attraverso illuminanti aneddoti sui creativi di successo, passati e presenti, l’autore dimostra che vivere secondo queste regole non solo è fattibile, ma è anche un modo di prosperare appagante.
Che siano graphic designer e scrittori oppure artisti e uomini d’affari, i creativi sanno già che nessuno nasce artista. Le regole rivoluzionarie di Goins celebrano il processo di diventare un artista, ovvero una persona che utilizza l’immaginazione in modo fondamentale.
Affari e arte non sono obiettivi che si escludono a vicenda: se l’hai sempre pensata così, libro “I veri artisti non fanno la fame” di Jeff Goins ti farà cambiare idea! Infatti, come spiega l’autore, il successo negli affari e nella vita nasce da un sano esercizio di creatività. Essere creativi non è uno svantaggio ai fini del successo, anzi… è un strumento potente che va adeguatamente sfruttato.
Ma cosa significa essere un “vero artista”? Significa che passi il tempo a fare ciò che per te è più importante. Significa che non hai bisogno del permesso degli altri per creare qualcosa. Significa che non crei la tua opera in segreto, sperando che un giorno qualcuno la scopra.
#4. “I doni dell’imperfezione. Abbandona chi credi di dover essere e abbraccia chi sei davvero” di Brené Brown
Ciò che ci impedisce di vivere una vita libera da condizionamenti, una vita “creativa” non è nient’ altro che la paura di apparire deboli. Nulla di nuovo, molti autori hanno affrontato questo argomento, ma pochi come“ Brené Brown hanno spiegato questo concetto in modo semplice e allo stesso tempo “illuminante”.
Ogni giorno la società e i media ci bombardano di immagini e messaggi che ci dicono chi, cosa e come dovremmo essere. Siamo portati a credere che per non sentirci inadeguati dovremmo condurre una vita semplicemente perfetta. Così, la maggior parte di noi continua ad andare avanti pensando: ” Cosa penserà la gente se fallirò o rinuncerò? Quando posso smettere di dimostrare a tutti quello che valgo?”.
Per essere accettati ci impegniamo costantemente nel mostrare le nostre qualità positive e cerchiamo con tutte le forze di nascondere quelle meno desiderabili. Agendo in un determinato modo per evitare di essere qualcosa che non ci piace, stiamo limitando la nostra libertà.
Rifugiarci nel perfezionismo, rinnegando le parti di noi che non corrispondono all’idea che ci siamo fatti su ciò che dovremmo essere, per guadagnarci l’ apprezzamento degli altri, va a compromettere la nostra integrità.
Imparare a mostrarsi per ciò che si è, con i propri pregi ma anche con le proprie imperfezioni, è un atteggiamento che viene molto apprezzato, secondo l’autrice, perché gli altri lo interpretano come comportamento positivo e coraggioso. Questa è la direzione da seguire, che va riscoperta al di là delle paure, per abbracciare chi sei davvero.
In questo libro Brené Brown ci guida in un percorso di dieci tappe che, partendo dalla presa di coscienza della nostra vulnerabilità, e della sua bellezza, insegna a vivere con tutto il cuore, liberi da questi condizionamenti.
#5. “Creatività e pensiero laterale” di Edward de Bono
Edward De Bono è considerato la massima autorità nel campo del pensiero creativo, ha scritto 62 libri, tradotti in 37 lingue, e ha tenuto corsi e conferenze in 54 Paesi.
De Bono afferma che se si affronta un problema con il metodo razionale del pensiero, si ottengono risultati corretti ma limitati dalla rigidità dei modelli logici. Quando si richiede invece una soluzione veramente diversa e innovativa si deve stravolgere il ragionamento, partire dal punto più lontano possibile, ribaltare i dati, mescolare le ipotesi, negare certe sicurezze e addirittura affidarsi ad associazioni di idee del tutto casuali.
Si deve perciò abbandonare il pensiero “verticale”, cioè quello basato sulle deduzioni logiche, per entrare nella “lateralità” del pensiero creativo.
In questo volume Edward de Bono prosegue il discorso iniziato con Il pensiero laterale traducendo in esempi concreti e in esercizi pratici quello che allora era l’aspetto teorico. Un vero e proprio manuale dell’invenzione e della fantasia utile a tutti, in particolare agli insegnanti che vogliano stimolare tale capacità nei loro studenti.
Il libro non è destinato a essere letto tutto d’un fiato, va invece assimilato lentamente, per mesi o anche per anni. Per questa ragione molti principi vengono ripetuti di tanto in tanto lungo il testo allo scopo di dare unità al soggetto ed evitare la sua frammentazione in tecniche pure e semplici.
È importante ricordare a chi usa il libro che la pratica è di gran lunga più importante della comprensione del processo.
Ho parlato di Edward de Bono nel post: Metodo 6 Cappelli per pensare di Edward de Bono
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