Last Updated on 8 Giugno 2020 by Samuele Corona
Uno studio condotto all’università di Washington* coinvolgeva un gruppo di fumatori che volevano smettere di fumare, e si prefiggeva di scoprire se la mindfulness potesse essere utile in questo.
Se non sai cosa è la mindfulness puoi leggere il mio articolo: Mindfulness per gestire le emozioni intense
Se Non hai voglia di leggere l’articolo possiamo brevemente definire la mindfulness come “una particolare tecnica di meditazione veloce e facile da praticare; diversa da tutti gli altri tipi di meditazione esistenti perché bisogna concentrarsi su ciò che sta avvenendo dentro e intorno a sé nel momento in cui la si pratica”.
Ora torniamo allo studio sul gruppo di fumatori.
Ciascuno portò con sé un pacchetto di sigarette. Poi i soggetti furono iniziati alla “attenzione consapevole”.
Fu loro chiesto di guardare il pacchetto, togliere il cellophane e aprirlo. Dovettero poi annusare il pacchetto appena aperto, imprimersi in testa l’aroma, estrarre una sigaretta, guardarla, annusarla. Mettersela in bocca, estrarre un accendino; avvicinare l’accendino alla sigaretta senza accenderla. Tra un’azione e l’altra, dovevano fare una lunga pausa.
Prima dell’esperimento, a metà dei fumatori era stata impartita una breve formazione su una tecnica chiamata “cavalcare l’impulso”.
Fu spiegato ai fumatori che l’impulso passa sempre, prima o poi, che gli si ceda oppure no.
Quando avevano una gran voglia di fumare, dovevano immaginare l’impulso come un’onda dell’oceano, che si gonfiava sempre più ma finiva sempre per infrangersi e svanire. I fumatori dovevano immaginarsi mentre cavalcavano l’onda, senza combatterla ma senza abbandonarsi ad essa. Venne suggerito loro di prestare attenzione all’impulso di fumare, senza cercare di cambiarlo o di liberarsene; di essere consapevoli dei pensieri che attraversavano loro la mente e dei sintomi fisici di quella voglia di fumare.
Alla fine dell’esperimento, prima di andarsene, Non furono esortati a fumare di meno né a usare la tecnica “cavalca l’impulso” nella vita di ogni giorno.
Fu però chiesto loro di scrivere quante sigarette fumavano al giorno per tutta la settimana successiva, e di segnarsi anche l’umore quotidiano e qualche appunto sul desiderio di fumare.
Per le prime ventiquattr’ore non vi fu differenza tra i due gruppi, ma dal secondo giorno in poi il gruppo che aveva imparato a cavalcare l’impulso fumò meno sigarette.
Al settimo giorno di controllo non mostrava nessun cambiamento, mentre per gli altri il desiderio di fumare era diminuito del 37 percento.
* Psychology of Addictive Behaviour, n.23, 2009.
Non è necessario essere fumatori o desiderare smettere di fumare per imparare la lezione illustrata da questo esperimento.
Lo studio dimostra che invece di cedere agli impulsi basta prendere atto di quelli più nocivi per accettarli proprio per quello che sono: impulsi nocivi. Non devi fare nulla di particolare, solo esserne consapevole senza attaccarti ad essi. Con pazienza aspettare che passino. Puoi anche tu “cavalcare l’impulso”.
Cit. “Capire la mindfulness. Il nuovo metodo per dire addio allo stress” di Gill Hasson