L’atteggiamento Mentale del Capobranco così come descritto da Steve Peters nel suo libro “Il paradosso dello scimpanzé”, è un Atteggiamento Mentale dominante, ed è più diffuso negli uomini che nelle donne.
Le caratteristiche di questo Atteggiamento Mentale sono una miscela delle seguenti:
- Il mondo appartiene a lui e gli altri lo abitano come ospiti.
- Dà valore alle persone in base a come può usarle per perseguire le proprie ambizioni.
- Ha una personalità dominante perché ritiene che per ottenere il meglio da una situazione occorra applicare il principio della «tolleranza zero».
- La compassione è vista come una debolezza.
- Le opinioni altrui sono quasi sempre irrilevanti, perché l’individuo ritiene di avere ragione.
- Il modo migliore di trattare una persona di scarso valore è ignorarla.
- A ogni sfida risponde con aggressione e ostilità.
- Ogni ammissione di colpa è puramente di facciata e viene liquidata rapidamente.
Il Capobranco può essere, in vario grado, un dittatore o un maniaco del controllo, ed è sinceramente convinto che questo sia il modo migliore di comportarsi, perché si ritiene il più bravo a prendere decisioni e ad agire.
Le persone cui fa del male lungo la strada sono ritenute deboli. Essere popolare o meno non gli interessa, perché importanti sono il successo e l’ego.
Questo Atteggiamento Mentale si riscontra spesso nei dirigenti d’azienda, ma non solo aziende multinazionali di produzione, anche familiari, no profit, mutualistiche, e in genere in piccoli gruppi che perseguono uno scopo comune, anche di tipo sociale e/o artistico.
Se alcuni manager sono inclini a elogiare e aiutare gli altri affinché sviluppino appieno il loro potenziale (e quindi l’azienda abbia successo), i Capibranco «mordono» i sottoposti, usando l’aggressione per difendere e sfruttare il proprio status.
I buoni manager si avvalgono dei collaboratori, mentre il Capobranco rifiuta di delegare e si irrita quando le scadenze non vengono rispettate (di solito sono scadenze che ha fissato lui, senza ammettere discussioni).
Fai attenzione a questo Atteggiamento Mentale
Questo Atteggiamento Mentale rende molto infelici le persone intorno a sé, ed è solo questione di tempo prima che un’aggressione spodesti il Lupo Alfa.
In natura, il potere del maschio alfa in un branco di lupi è rispettato e temuto, ma il maschio alfa di per sé non è rispettato. Analogamente, l’Atteggiamento Mentale del Capobranco è impopolare e c’è sempre un altro Lupo che attende di spodestarlo.
Le probabilità di modificare questo Atteggiamento Mentale sono molto scarse, vicino allo zero!
Il Capobranco dovrebbe innanzitutto riconoscere di avere un problema nel relazionarsi con gli altri, ma ciò non gli riesce per niente facile. Avere a che fare con un Capobranco quindi diventa solo una questione di pragmatismo: o accetti il suo modo di fare o ti allontani da esso.
Se accetti il modo di fare di un Capobranco devi imparare a non subire passivamente le sue angherie. Devi imparare a non prendere gli attacchi sul personale, devi capire che è molto improbabile che quella persona cambi, devi essere assertivo ed evitare lo scontro diretto (perché è improbabile che vincerai tu), poi trovare la pace in te stesso.
Insomma devi imparare un sacco di cose, diventa un lavoro impegnativo avere a che fare con un Capobranco. Ne vale la pena? Consiglio: riconosci che è arrivato il momento di prenderne le distanze.
Comprendere gli Atteggiamenti Mentali ci aiuta a capire gli altri e a interagire con le persone. Ci sono molti Atteggiamenti Mentali diversi, se ti interessa approfondire puoi leggere anche il post L’Atteggiamento Mentale di Biancaneve.
Aggiornamento
CIT. Libro: “Il paradosso dello scimpanzé” di Steve Peters
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