La mindfulness cambia il cervello di un giornalista scettico. Graham Phillips, ricercatore astrofisico e giornalista televisivo, scettico riguardo alle tecniche che favorirebbero il benessere, decise di mettere alla prova la meditazione mindfulness.
Il giornalista ha così motivato il suo esperimento con la meditazione mindfulness:
“Non mi sono mai chiesto se la mindfulness potesse essermi utile, ma più ne sento parlare dai ricercatori e più sono curioso di appurare se sia efficace. Quindi ho deciso di provarla per due mesi. Per prendere la meditazione mindfulness seriamente ho bisogno della prova concreta che è in grado di cambiare il mio cervello in meglio.”
Prima di cominciare Phillips fu esaminato da un’équipe della Monash University, diretta dal professore di psicologia biologica Neil Bailey e dallo psicologo clinico Richard Chambers.
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Il team eseguì una serie di test di valutazione della memoria, dei tempi di reazione e della capacità di concentrazione.
Phillips fu sottoposto anche a risonanza magnetica per misurare il volume di ciascuna regione del suo cervello, in particolare quelle deputate alla memoria, all’apprendimento, al controllo motorio e alla gestione delle emozioni.
Come la mindfulness cambia il cervello. Risultati dopo 2 e 8 Settimane di meditazione
Dopo due sole settimane di meditazione mindfulness, il giornalista Graham Phillips cominciò a sentirsi meno stressato e maggiormente in grado di affrontare gli impegni di lavoro e i problemi della vita. Affermò infatti che si accorgeva dello stress ma riusciva a non farsene risucchiare.
Otto settimane dopo ritornò alla Monash dove Bailey e Chambers lo sottoposero nuovamente alla stessa serie di test. Si scoprì che, pur mostrando una diminuzione dell’attività cerebrale, Phillips era migliorato nelle abilità comportamentali.
In realtà il suo cervello era diventato più efficiente dal punto di vista energetico, per cui lavorava meglio consumando meno energia. Era migliorato anche nei test mnemonici.
I suoi tempi di reazione a eventi inaspettati si erano ridotti di quasi mezzo secondo: i benefici sarebbero stati notevoli, per esempio, se si fosse trovato davanti all’auto un pedone che attraversava una strada trafficata senza guardare.
DA La Forza del Cervello Quantico
- Church, Dawson (Autore)
L’ippocampo era una delle regioni del cervello misurate dai ricercatori, i quali esaminarono nello specifico la circonvoluzione dentata (la parte preposta alla regolazione delle emozioni in altre aree del cervello) che esercita un controllo sul default mode network (DMN), la rete in modalità predefinita attiva quando non siamo impegnati in alcun compito specifico.
I ricercatori scoprirono che il volume dei neuroni della circonvoluzione dentata era aumentato del 22,8 per cento. Si tratta di un cambiamento enorme, una riconfigurazione cerebrale che talvolta si osserva negli individui giovani il cui cervello è ancora in crescita, ma raramente negli adulti: in Phillips tale cambiamento indicava un notevole miglioramento nella capacità di regolare le emozioni.
I test psicologici mostrarono anche che le abilità cognitive del soggetto erano aumentate di parecchi ordini di grandezza. Sono molti gli studi che dimostrano come la meditazione sia in grado di modificare la struttura del cervello.
DA The Neuroscience of Mindfulness Meditation
Una meta-analisi delle ricerche sulla meditazione mindfulness, pubblicata dalla rivista “Nature Reviews Neuroscience”, ha individuato 21 studi i cui soggetti erano stati sottoposti a risonanza magnetica al fine di misurare il volume di ogni parte del loro cervello prima e dopo la meditazione, come nel caso di Graham Phillips.
La grande quantità di prove raccolte “ha evidenziato una crescita neuronale in numerose aree del cervello, suggerendo che la meditazione può avere un effetto su vaste reti cerebrali”.
La meta-analisi ha individuato aumenti di volume nelle “regioni cerebrali preposte al controllo dell’attenzione (la corteccia cingolata anteriore e il corpo striato), alla regolazione delle emozioni (numerose regioni prefrontali, regioni limbiche e corpo striato) e all’autocoscienza (l’insula, la corteccia prefrontale mediale, la corteccia cingolata posteriore e il precuneo)”.
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Bibliografia:
- “La Forza del Cervello Quantico” di Dawson Church
- “The Neuroscience of Mindfulness Meditation”di Yi-Yuan Tang
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