Negli ultimi anni, i libri sui serial killer stanno cavalcando un’ondata di un interesse “mainstream”, con un pubblico sempre più numeroso, grazie alle famosissime serie tv true crime di Netflix e Amazon Prime Video.
Dato l’elevato numero di serie tv, film e podcast, sembra che la sete di informazioni sui serial killer non possa essere facilmente soddisfatta. Poi ci sono così tanti libri, là fuori, che è impossibile leggerli tutti.
Probabilmente, il “fascino” delle motivazioni psicologiche, che si celano dietro atti così terribili, incuriosisce il grande pubblico.
Verosimilmente, le stesse motivazioni hanno affascinato anche me. Superato il famoso esame di Criminologia (2 milioni di anni fa), ho seguito dei corsi sulla psicologia investigativa e il Criminal Profiling, tenuti da alcuni esperti di fama mondiale, membri di una associazione internazionale di criminologi.
Da qualche parte ho attestati e un tesserino che riportano la dicitura Samuele Corona Member of International Crime Analysis Association n°… qualcosa di questo tipo 🙂 .
In questo post, ho selezionato 10 migliori libri sui serial killer. Alcuni di questi libri illustrano le vite dei serial killer più noti, le loro menti e le loro abitudini, mentre altri descrivono personaggi immaginari con comportamenti simil-psicopatici.
Ad ogni modo, questi libri ti permetteranno di approfondire la comprensione delle menti oscure dei serial killer, realmente vissuti o di fantasia.
10 Migliori libri sui serial killer da leggere
#1. “Mindhunter. La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano” di John Douglas
- Douglas, John (Autore)
Da questo libro è tratta la serie tv Mindhunters, disponibile su Amazon Prime Video.
C’è un solo modo per riuscire a dare la caccia ai serial killer in attività: comprendere come pensano, capirne i ragionamenti per quanto contorti, perversi e letali possano essere, e anticiparne così le mosse.
Ma c’è un solo modo per entrare nella mente di un serial killer: parlare con i suoi “colleghi” e predecessori.
Questa è stata l’intuizione di John Douglas, l’uomo che ha inventato il Criminal Profiling dell’FBI e che, per farlo, ha dovuto confrontarsi con le più atroci menti criminali del suo tempo.
Per anni, John Douglas ha interrogato in carcere gli assassini e gli stupratori seriali, indagandone le ossessioni e le perversioni, fronteggiando in prima persona l’orrore e l’orgoglio di questi mostri, per poter dare la caccia ad altri mostri.
Infinite conversazioni con uomini come Charles Manson, il più famigerato serial killer della storia. Con John Wayne Gacy, l’uomo che, vestito da clown, uccideva senza pietà. Con James Earl Ray, sicario di Martin Luther King, etc.
Questa è la storia vera e agghiacciante di un uomo che non ha avuto paura di affrontare il Male nella sua peggior incarnazione contemporanea, pagando anche un alto prezzo personale.
Ed è per questo che la vita e la carriera di John Douglas sono la “bibbia” non ufficiale di tutti gli scrittori e gli sceneggiatori che hanno riscritto il concetto di “crime fiction” così come lo intendiamo oggi.
#2. “Amabili resti” di Alice Sebold
Susie, quattordicenne, è stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa. È stata adescata da quest’uomo dall’aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il cadavere e nasconde i resti in cantina.
Il racconto è affidato alla voce di Susie, che dopo la morte narra dal suo cielo la vicenda con inedito effetto straniante. Il libro procede avvincente come un giallo: vogliamo sapere chi l’ha uccisa, cosa fa l’assassino, come avanzano le indagini, come reagisce la famiglia.
Ed è Susie che ci racconta tutto questo, aumentando così la nostra partecipazione emotiva. Lei “fa il tifo” per suo padre quando, opponendosi alla svolta che hanno preso le indagini della polizia, capisce chi è il vero assassino e, pur non avendo le prove, cerca d’incastrarlo.
Amabili resti è un romanzo che ci commuove senza mai indulgere a sentimentalismi. Le vite dei genitori, dei fratelli e degli amici di Susie, spezzate dalla sua tragica scomparsa, vengono raccontate con lo spirito allegro e senza compromessi dell’adolescenza.
E Susie aiuterà tutti, i lettori per primi, a riconciliarsi con il dolore del mondo. Con oltre 10 milioni di copie vendute nel mondo, Amabili resti è uno dei maggiori successi editoriali degli ultimi anni.
Il regista Peter Jackson, Premio Oscar nel 2004 per Il Signore degli Anelli, ne ha tratto un film.
#3. “Mia sorella è una serial killer” di Oyinkan Braithwaite
- Mia sorella è una serial killer
- Tipo di prodotto: ABIS_BOOK
- Braithwaite, Oyinkan (Autore)
Korede ha sempre vissuto all’ombra della sua giovane e bellissima sorella, Ayoola. Ma sua sorella ha un oscuro segreto: ha ucciso tre dei suoi fidanzati.
All’inizio, sembrava che Ayoola potesse essere una vittima, caduta in preda di uomini arrabbiati e violenti.
Quando una sera Korede riceve una telefonata della sorella sa già, purtroppo, cosa Ayoola si aspetta da lei: candeggina, guanti di gomma, nervi d’acciaio e stomaco forte. Questo è il terzo fidanzato che Ayoola uccide per autodifesa, e la terza scena del crimine che le chiede di pulire.
Korede inizia a percepire uno schema che potrebbe suggerire che Ayoola è più astuta di quanto lei lascia intendere.
Poi accade il peggio; il dottore di cui Korede si è innamorata inizia a frequentare Ayoola. Sapendo dove tendono a finire i suoi ex, Korede è in missione per assicurarsi che il bel dottore non finisca sottoterra.
Con Mia sorella è una serial killer, che è stato tradotto in più di 30 paesi, Oyinkan Braithwaite ha vinto il Los Angeles Times Book Prize per il miglior Crime Thriller, il Morning News Tournament of Books ed è stata finalista al Women’s Prize for Fiction.
#4. “Helter Skelter. Storia del caso Charles Manson” di Vincent Bugliosi
La storia di Charles Manson è forse il caso di omicidio satanico più famoso di tutti i tempi. Quella notte a Hollywood, era il 9 agosto deI 1969, morì una delle modelle più celebri del momento: Sharon Tate, incinta del marito Roman Polansky.
In questo libro Vincent Bugliosi, il pubblico ministero nel processo contro Manson, racconta l’intero corso delle indagini che portarono alla condanna del diabolico Charles.
Questo è il più celebre e venduto libro di true crime di tutti i tempi. Ha venduto 7 milioni di copie e una copia è stata trovata persino nella stanza dei due autori della strage di Colombine.
#5. “A sangue freddo” di Truman Capote
Il 15 novembre 1959, nella cittadina di Holcomb, in Kansas, un proprietario terriero, sua moglie e i loro due figli vengono trovati brutalmente assassinati. Tracce di sangue ovunque, cavi telefonici tagliati e solo pochi dollari rubati.
A capo dell’inchiesta c’è l’agente Alvin Dewey, ma tutto ciò che ha sono due impronte, quattro corpi e molte domande.
Truman Capote si reca sul luogo dell’omicidio con la sua amica d’infanzia, la scrittrice Harper Lee. Egli ricostruisce l’accaduto, le indagini che portano alla cattura, il processo e infine l’esecuzione dei colpevoli Perry Smith e Dick Hickock.
Capote esplora le circostanze di questo terribile crimine e l’effetto che ha avuto sulle persone coinvolte, scavando nella natura più profonda della violenza americana.
Non appena il reportage viene pubblicato, prima a puntate sul New Yorker nel 1965 e in volume l’anno successivo, Truman Capote diventa una vera celebrità e le vendite si impennano, così come gli inviti ai party più esclusivi e ai salotti televisivi.
Ancora oggi, “A sangue freddo” viene considerato da molti il libro che ha dato origine a un nuovo genere letterario, un’opera rivoluzionaria e affascinante, una combinazione unica di abilità giornalistica e potere immaginativo.
#6. “Il silenzio degli innocenti” di Thomas Harris
- Harris, Thomas (Autore)
Nella narrativa, Hannibal Lecter è uno tra i serial killer più famosi mai esistiti.
Hannibal Lecter è uno psichiatra geniale, un uomo colto e raffinato. Ed è anche un pericoloso psicopatico e un feroce assassino.
Ma è l’unica risorsa che ha a disposizione la giovane agente dell’FBI Clarice Starling per rintracciare Buffalo Bill, l’imprendibile “mostro” che rapisce giovani donne in sovrappeso al fine di scuoiarle e creare un macabro vestito da donna.
Il dottor Lecter decide di aiutarla, ma al prezzo di uno scambio perverso: le consegnerà Buffalo Bill in tempo per salvare la sua ultima preda unicamente se Clarice accetterà di svelargli ciò che da anni tormenta la sua anima…
Una sfida allucinante tra follia e intelligenza, una strana alleanza tra uno psichiatra geniale caduto nel gorgo della psicopatia omicida e una giovane agente dell’FBI che dà la caccia a un mostro dalle mosse imprevedibili. Dal romanzo un film di grande successo internazionale.
#7. “Dexter il vendicatore” di Jeff Lindsay
- Lindsay, Jeff (Autore)
Dexter si percepisce come una specie di adorabile serial killer, dopotutto, uccide solo persone cattive.
Quando aveva tre anni Dexter Morgan ha vissuto quello che nessuno, adulto o bambino, potrebbe tollerare: l’omicidio della madre, morta davanti ai suoi occhi.
Traumatizzato, è diventato un individuo incapace di provare sentimenti di empatia e ossessionato dal bisogno di uccidere. Il padre adottivo ha intuito le inclinazioni del bambino e lo ha educato a controllare l’impulso omicida, incanalandolo verso chi “merita” di essere punito.
Così, da grande, Dexter ha una doppia vita: di giorno è un giovane brillante ematologo e consulente della polizia di Miami, specializzato nell’analizzare le scene del crimine.
Di notte si trasforma nell’incarnazione dell’incubo americano: un serial killer micidiale e infallibile, che colpisce i malviventi sfuggiti alla giustizia. Il primo libro della fortunata saga di Dexter, che ha ispirato la famosa serie televisiva.
#8. “Psycho” di Robert Bloch
In una lista dei migliori libri sui serial killer, ovviamente non può mancare Norman Bates. La storia di questo famosissimo personaggio è ispirata alla vita del serial killer Edward Theodore “Ed” Gein.
Ed Gein fu un assassino necrofilo attivo negli anni ’50. La sua vicenda ha ispirato il celeberrimo film Psycho e la saga horror di The Texas Chainsaw Massacre (Non aprite quella porta). Dopo il suo arresto Gein fu diagnosticato psicopatico schizofrenico e sessuale.
Norman Bates vuole molto bene a sua madre, il problema è che la donna è morta da più di vent’anni, o almeno questo è quello che pensa la gente nella tranquilla cittadina di Fairvale, in California.
Norman vive con la madre nella casa vicino all’albergo di famiglia, il Bates Motel, lungo il vecchio tracciato dell’autostrada, oggi in disuso. Una sera si presenta alla reception una giovane donna, Mary, ladra per amore.
L’incontro turba i pensieri di Norman, ma la madre veglia su di lui, decisa a proteggerlo con il suo coltello da macellaio. Un grande romanzo che ha ispirato un film leggendario, un viaggio da brivido nella mente di un uomo, e tra le ombre della sua identità.
#9. “Un estraneo al mio fianco” di Ann Rule
La storia vera di Ted Bundy, il più feroce serial killer americano, raccontata da chi l’ha conosciuto da vicino Questa è la storia di un figlio affettuoso, di uno studente modello, avviato a diventare un brillante avvocato, di un uomo che ha salvato numerose persone lavorando presso un “telefono amico”.
Ma questa è, anche, la storia dell’assassino seriale più famoso degli Stati Uniti. Dell’uomo che, con inaudita ferocia, a un certo punto della sua vita ha cominciato a uccidere e ha continuato a farlo per vari anni, senza lasciare la minima traccia, tenendo in scacco la polizia di un intero Paese.
E che ha assassinato almeno 28 giovani donne, ma probabilmente molte di più. Questa è la storia di un killer e della donna che ha capito, all’improvviso, di conoscere quel killer, di essere stata sua amica per molti anni e di avere avuto, per tutto quel tempo, un estraneo al suo fianco.
Questa è la storia di Ted Bundy e di Ann Rule. Non avete mai letto una storia simile. E se, leggendo, sarete spinti a chiedervi: “Ma è davvero successo tutto questo?”, sappiate che esiste un’unica risposta: “Sì”.
“Ted è stato descritto come il figlio perfetto, lo studente modello, il genio, il personaggio bello come un idolo del cinema, una promessa del partito repubblicano, un assistente sociale di grande sensibilità, un avvocato promettente, un amico fidato, un giovane cui il futuro poteva riservare solo successi. È tutto e niente di tutto questo”.
#10. “American Psycho” di Bret Easton Ellis
Questo è un super classico. Ricordo che ho iniziato a leggerlo negli anni 90… il libro è scritto così bene, talmente bene, che mollai la lettura a metà.
Anni dopo, per curiosità, ho visto il film American Psycho.
Patrick Bateman è giovane, bello, ricco. Vive a Manhattan, lavora a Wall Street, e con i colleghi Timothy Price, David Van Patten e Craig McDermott frequenta i locali più alla moda, le palestre più esclusive e le toilette dove gira la miglior cocaina della città, discutendo di nuovi ristoranti, cameriere ed eleganza maschile.
Secondo Evelyn Richards, la sua giovane, bella e ricca fidanzata, Patrick Bateman è “il ragazzo della porta accanto”. Ma la vita del protagonista di American Psycho è scandita da altre ossessioni.
Quando le tenebre scendono su New York, Patrick si trasforma in un torturatore omicida, freddo, metodico, spietato. Al punto da incarnare l’orrore.
Con American Psycho, Bret Easton Ellis ha scritto il libro che meglio di ogni altro racconta gli anni Ottanta. Un decennio che, ora lo sappiamo, non è stato semplicemente una parentesi, ma l’inizio di qualcosa.
Il film American Psycho debuttò al Sundance Film Festival il 21 gennaio 2000. Ricevette critiche positive dal New York Times e ha incassato oltre 34 milioni di dollari in tutto il mondo.
È stato citato dalla rivista “Journal of Psychoanalytic Psychology” come una fedele rappresentazione cinematografica del narcisismo maligno.
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