La neurologia ha dimostrato che quando pensiamo si attivano aree cerebrali differenti, a cui corrispondono movimenti oculari diversi. Questa connessione è stata chiamata LEM, Lateral Eye Movement (Movimento Oculare Laterale).
Alla fine degli anni ’70 Richard Bandler e John Grinder hanno elaborato le EAC, Eye Accessing Cues (Indicazioni Oculari di Accesso). I pionieri della PNL avevano già compreso l’importanza delle percezioni sensoriali per i processi mentali, e volevano dimostrare che è possibile capire quali percezioni vengono attivate osservando i movimenti oculari.
Questo modello di Accessi Oculari vale per la maggior parte delle persone, a parte rari casi, come chi ha gli emisferi cerebrali invertiti. Tuttavia anche per chi non segue questo sistema è possibile elaborare un modello alternativo attraverso domande di controllo.
È innanzitutto importante capire che stiamo parlando di un modello: quindi comporta necessariamente semplificazioni e generalizzazioni, anche se nella maggior parte dei casi il modello EAC è estremamente utile.
Il modello ci dice che coloro che pensano per immagini guardano verso sinistra e leggermente in alto quando ricordano e in alto a destra quando formulano nuovi pensieri.
Chi pensa in maniera auditiva guarda dritto verso sinistra quando ricorda (quando ripensa a ciò che qualcuno ha detto) e a destra quando crea nuovi pensieri (come quando pensa a ciò che vorrebbe che qualcuno dicesse).
Le sensazioni fisiche e i sentimenti si trovano invece in basso a destra: purtroppo in questo caso non c’è differenza tra memoria e formulazione.
Invece quando ragioniamo interiormente, quando parliamo tra noi o risolviamo problemi logici lo sguardo è rivolto in basso a sinistra.
Un esperto di linguaggio del corpo, l’ americano Kevin Hogan, ha recentemente avanzato riserve sul modello EAC, nonostante questo sia in uso da più di trent’anni. In uno studio è giunto alla conclusione che il modello non corrisponde affatto al nostro uso dei movimenti oculari.
Personalmente il modello mi è sempre stato utile, puoi leggere i seguenti post per capire come:
- Eye Movement Integration. Un metodo che favorisce l’integrazione dei movimenti oculari e i processi di pensiero legati a ricordi o esperienze traumatiche. Questa tecnica è stata utilizzata con i veterani del Vietnam. Leggi.
- Riequilibrio Emozionale con i Movimenti Oculari. Un esercizio semplice per cambiare immediatamente una situazione di tristezza con i movimenti oculari. Leggi.
Esercizio per verificare l’efficacia del modello EAC
Guarda in alto a sinistra
e prova ad immaginare Angela Merkel. Attualmente secondo Forbes è la donna più potente del mondo e anche se non le hai mai prestato particolare attenzione, l’avrai vista migliaia di volte in tv, sulle riviste etc 🙂
Prova a ricordare il maggior numero di dettagli possibile: il volto, gli abiti, i colori, lo sfondo etc. ti occorrono circa 30 secondi.
Bene. Ora cancella l’immagine.
Adesso guarda in basso a destra e fai la stessa cosa: prova a immaginarti Angela Merkel. Anche se poco prima ci sei riuscito questa volta è molto più difficile: vero?
Risulta difficile perché: in basso a destra non ci sono immagini. Le immagini si trovano in alto a sinistra.
Bibliografia:
- “Leggere il pensiero non è una magia” di Henrik Fexeus
- “Tu puoi essere felice” di Paul Mckenna
- “Eye Movement Integration Therapy” di Danie Beaulieu
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