Last Updated on 8 Giugno 2020 by Samuele Corona
Sharon Salzberg pratica la meditazione vipassana da più di 25 anni. Ha insegnato nei centri buddhisti di tutto il mondo, e ha fondato, insieme a Jack Kornfield e Joseph Goldstein, l’Insight Meditation Society di Barre nel Massachusetts.
Oggi più che mai si avverte un forte bisogno dei benefici della meditazione. Molti si lamentano di sentirsi combattuti tra gli impegni pressanti e le distrazioni di un mondo complicato, o di essere ansiosi rispetto agli incubi che potrebbe riservarci. La meditazione può darci un senso di completezza e la sicurezza di una calma profonda e fiduciosa che si genera da sé.
Altri si dichiarano rattristati dalla divisione incivile che caratterizza la vita sociale, dall’isolamento e dalla solitudine che sentono nel privato. Cercano solidarietà, legami, una comunità.
- Salzberg, Sharon(Autore)
La meditazione, attraverso l’insegnamento della gentilezza, della compassione e della tolleranza, è un metodo semplice e diretto per migliorare i rapporti con la famiglia, gli amici, i colleghi di lavoro e tutti gli altri.
Spesso però le persone associano delle idee sbagliate al significato di meditazione, quindi è bene puntualizzare alcuni aspetti.
Che cosa NON è la Meditazione
Di seguito i punti descritti da Sharon Salzberg nel suo libro Il respiro della felicità: Cambiare vita in 28 giorni con la meditazione.
#1. Non è una religione
Non bisogna essere né buddhisti né induisti; puoi meditare e continuare a praticare la tua religione, o continuare a non credere in alcuna. La Salzberg riporta racconta di un soldato che faceva meditazione mentre era di stanza in Iraq, convinto che la pratica l’avrebbe aiutato a restare fedele ai suoi valori cristiani. Le tecniche di meditazione prescindono da qualsiasi credo religioso.
#2. Non richiede abilità o una formazione particolare
La meditazione non è indicata solo per persone di talento e già serene. Non devi essere un campioni per stare seduto immobile; non devi aspettare di essere rinsavito e disintossicato. Non devi studiare alcunché prima di iniziare, anzi puoi cominciare in questo preciso istante. Se sai respirare, sai anche meditare.
#3. Non c’è bisogno di dedicarle molto tempo durante il giorno
Si può iniziare con sessioni della durata di venti minuti ciascuna. Se preferisci, puoi iniziare con cinque minuti al giorno e poi dedicarvi più tempo. Probabilmente ti verrà voglia di prolungare i tempi, perché ti piacerà il senso di benessere che provi. Ma non è necessario. Abituarsi a una pratica regolare, qualunque sia la durata, è più importante che costringersi a meditare per ore.
#4. Non cancella la tristezza né le difficoltà della vita
Ci saranno sempre alti e bassi, felicità e tristezza. Ma sarai in grado di cavartela meglio e ti sentirai meno frustrato, perché la meditazione insegna nuove modalità per affrontare i problemi.
- Salzberg, Sharon(Autore)
#5. Non significa smettere di pensare, né insistere sul pensare positivo
Non è umanamente possibile. La meditazione è un sistema per riconoscere i nostri pensieri, osservarli e comprenderli, rapportarci con essi in modo più salutare. La tradizione buddhista sostituisce gli aggettivi “buono” e “cattivo” per descrivere il comportamento umano con “salutare” e “non salutare”. Le azioni “non salutari” sono quelle che procurano pena e sofferenza; le azioni “salutari” portano alla visione profonda e all’equilibrio.
#6. Non è necessario rinunciare alle tue opinioni, obiettivi o passioni; non ce n’è bisogno
Sharon Salzberg raccomanda di non smettere di desiderare le cose. Dobbiamo soltanto relazionarci in un modo diverso con il desiderio, osservarlo, esaminarlo, comprendere cosa c’è dietro. Introdurre la meditazione nella vita non significa ritirarsi dalla realtà con le sue relazioni, responsabilità, carriera, politica, svaghi, festività. La meditazione ci rende più liberi di impegnarci nelle cose che ci interessano davvero, e spesso in modo più sano.
#7. Non significa chiudersi in se stessi
La meditazione non è indulgere o concentrarsi su se stessi. In effetti conoscerete più cose su di te, ma è una conoscenza che ti aiuterà a comprendere meglio gli altri e a stabilire rapporti. Entrare in sintonia con se stessi è il primo passo per entrare in sintonia con gli altri.
Ultima revisione [last-modified]
RIF. Tratto dal libro: “Il respiro della felicità: Cambiare vita in 28 giorni con la meditazione” di Sharon Salzberg
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