Anche Maria Montessori (1870 – 1952) educatrice, scienziata e primo medico donna italiano, a sua insaputa è una protagonista del mondo digitale. Il suo Metodo educativo fondato sulla centralità dell’autonomia del bambino ha trovato grande apprezzamento e diffusione in tutto il mondo.
Negli ultimi anni si sono sviluppati in modo esponenziale i nuovi mestieri del mondo digitale, professioni per cui non esistono strade sicure o una formazione istituzionale riconosciuta, ma nascono e si evolvono con l’intuito e la costanza delle singole persone e “i segreti” si diffondono con una serie di manuali “scuola” di chi ce l’ha fatta.
In Italia i primi due nomi “digital” che vengono in mente sono Salvatore Aranzulla e Marco Montemagno. La loro popolarità e tale che se anche non ti frega nulla di quello che fanno, non potrai sottrarti dal notare i loro web-contenuti perché posizionati sempre tra i primi posti nei motori di ricerca, quindi sei fregato 🙂 .
Sia chiaro: nessuna vita è uguale all’altra; ogni vita è unica e irripetibile, e la crescita non è mai un processo così lineare come vogliono farci credere certi santoni dello sviluppo personale. La lettura del Codice Montemagno o del Metodo Aranzulla non ti farà diventare magicamente un imprenditore di successo come i loro autori.
- Montemagno, Marco(Autore)
Se invece sei intenzionato a cambiare o migliorare certe abitudini, i manuali hanno la loro utilità perché vi sono alcuni principi che si ripetono quasi sempre nelle vite delle persone che hanno raggiunto il successo in un determinato campo e questi possono essere traslati in altri ambiti professionali.
Per questo motivo è utile ascoltare e osservare ciò che hanno fatto gli altri, per arrivare dove anche a te piacerebbe trovarti. A patto però di studiare le persone giuste, non quelli che fanno la finta bella vita su Facebook.
Montessori e mondo digitale
L’approccio educativo Montessori
, secondo uno studio durato sei anni e riportato nel 2011 da Peter Sims sul Wall Street Journal, potrebbe rivelarsi la strada più sicura per diventare un imprenditore di successo nel mondo digitale.
Molti guru dell’economia digitale infatti si sono formati nelle scuole montessoriane, anzi, questa sembra essere la loro matrice più forte e significativa.
L’ideatore di Amazon Jeff Bezos, i fondatori di Google Larry Page e Sergei Brin, il fondatore di Wikipedia Jimmy Wales e l’inventore della serie di videogiochi “The Sims” Will Wright, hanno tutti frequentato nell’infanzia scuole che utilizzavano il metodo Montessori.
Questi sono solo i personaggi più famosi, ma se nell’elenco dei protagonisti delle nuove tecnologie che stanno rivoluzionando la nostra vita si considerano anche i nomi meno noti, si incontrano molti altri rappresentanti dell’apprendimento montessoriano.
I professori Jeffrey Dyer della Brigham Young University e Hal Gregersen della business school Insead esaminarono oltre 3.000 dirigenti ed intervistarono più di 500 persone che avevano avviato società innovative o inventato nuovi prodotti. Il risultato di questo studio confermò che molti tra gli imprenditori più innovativi hanno frequentato scuole Montessori.
Jonah Lehrer l’autore di Neuroscience cita uno studio del 2006 che ha confrontato il rendimento scolastico raggiunto da bambini di Milwaukee a basso reddito frequentanti scuole Montessori con quello di studenti di altre scuole scelte casualmente.
Gli studenti Montessori si sono dimostrati di gran lunga meglio preparati rispetto agli altri bambini. Si sono dimostrati migliori anche nelle “funzioni esecutive”, nell’abilità di adattarsi a problemi mutevoli e complessi, come indicatore di futuro successo nella scuola e nella vita.
6 Ragioni per preferire il Metodo Montessori
Partendo dalla libertà del bambino, l’approccio educativo Montessoriano si basa su due aspetti fondamentali: il ruolo dell’insegnante come abile osservatore e l’uso di materiale specifico, all’interno di un ambiente predisposto.
Di seguito sei buone ragioni per preferire il metodo Montessori tratto dal libro Il metodo Montessori per tutti di Laura Beltrami e Lorella Boccalini
#1. Il metodo Montessori asseconda le naturali tendenze infantili e umane ad assorbire l’esperienza e a trasformarla in nuove capacità.
#2. Il metodo non si basa sulla correzione ma sulla libertà. Il bambino deve essere sostenuto senza invadenza e senza oppressione, creando l’ambiente e le connessioni metodologiche adeguati per consentire alla sua forza vitale di esprimersi. Deve essere un sostegno indiretto, in cui non gli venga indicato continuamente quello che è giusto e quello che è sbagliato, ciò che deve e non deve fare.
#3. Nella scuola montessoriana i bambini hanno la libertà di scegliere. La libertà di poter sperimentare e di imparare. Libertà non vuol dire che l’adulto rimane a guardare, ma significa che la sua azione educativa è in funzione della libertà infantile, ossia della costruzione di uno spazio e di un tempo dove è possibile fare esperienza autonomamente.
#4. I bambini imparano con le buone esperienze e non con le spiegazioni verbali. Il compito dell’educatore è quello di predisporre piuttosto che di imporre.
#5. Nel metodo Montessori non sono previste punizioni, cattedre, voti, banchi rigidi. È una vera comunità di apprendimento che non pretende di ottenere risultati da continue valutazioni che interrompono e interferiscono con il naturale processo di conoscenza.
#6. L’adulto non si sostituisce al bambino. L’ educatore è visto come una figura che abbandona il primo piano per sfumare sullo sfondo della scena.
Il Metodo Montessori forma innovatori
Marco Montemagno
e Salvatore Aranzulla sono probabilmente i migliori nei loro rispettivi campi e ha senso imparare da loro se vuoi diventare un imprenditore nel mondo digitale. Purtroppo non esistono studi sugli ex-allievi Aranzulla o Montemagno quindi non sappiamo ancora se il loro successo personale potrà essere replicato.
Gli studi sugli ex-alunni Montessori invece ci dicono che molti tra loro dirigono le più innovative compagnie del mondo digitale e sembrerebbe che studiare in una scuola Montessori possa fornire al bambino una base sicura per diventare un innovatore in un qualche ambito, non necessariamente nel mondo digitale. Se hai dei figli, questa scuola potrebbe rivelarsi un ottimo investimento.
Per molti di noi, invece, è troppo tardi per frequentare la scuola Montessori anche se possiamo scegliere “la strada” di condurre felicemente una “vita normale” senza milioni di followers sui social.
Qualcuno dovrà pur farla, la vita normale (bellissima) senza i milioni di followers sui social, se no poi come fanno a campare i guru del digital, se nessuno compra i libri per diventare guru del digital? 🙂 .
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Bibliografia:
- “Il metodo Montessori per tutti” di Laura Beltrami e Lorella Boccalini
- “The Montessori Mafia” by Peter Sims
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