Paul Watzlawick ha lasciato un segno nei campi della comunicazione terapeutica, del costruttivismo, della terapia sistemica, della terapia breve e strategica.
È stato una figura di spicco del Mental Research Institute, membro fondatore del Brief Therapy Center di Palo Alto e professore emerito alla Stanford University.
I suoi numerosi scritti sulla comunicazione terapeutica sono particolarmente acuti e sono tra i testi che, in questo campo, hanno maggiormente influenzato molti psicologi.
Basti pensare al famoso testo Pragmatica della comunicazione umana (1967), considerato una delle opere più importanti delle nuove correnti della psicoterapia del secondo Novecento.
- Watzlawick, Paul (Autore)
La sua capacità di articolare con chiarezza descrizioni concrete dei processi mentali che portano un individuo a costruire la propria realtà hanno dato un impulso decisivo alla comprensione non patologizzante del comportamento umano.
Watzlawick è stato tra i primi terapeuti ad applicare l’approccio interazionale e i principi della pragmatica della comunicazione nel fare terapia.
Riconosciuto come un gigante nel settore, al pari di Gregory Bateson, di Wittgestein, di Jackson e di Milton Erickson.
3 Regole della Comunicazione terapeutica di Paul Watzlawick
Prima di scoprire le 8 tecniche per la Comunicazione terapeutica dello psicologo austriaco, vediamo quali sono le 3 regole fondamentali.
#1: Regola di Milton Erickson
Sebbene Milton Erickson fosse limitato nelle sue abilità fisiche, egli utilizzava diversi aspetti dei suoi componenti per adattarsi alla fisiologia dei suoi pazienti.
Nella terapia ericksoniana, una relazione costruttiva tra terapeuta e paziente avviene instaurando una reazione simmetrica all’immagine del mondo dell’altra persona.
Una maniera semplice per creare questa relazione può essere quella di imparare il linguaggio utilizzato dal paziente, allinearsi al suo pensiero, sulle qualità vocali e sulle parole chiave.
Occorre fare attenzione al modo in cui le persone ci spiegano la loro realtà per poi utilizzare questa realtà per essere ascoltati attentamente dal paziente.
Ho parlato di questo argomento, in modo più approfondito, nel post Il Rapport. Come creare fiducia e affinità reciproca
#2. Linguaggio per le prescrizioni
Le prescrizioni sono quelle le attività assegnate al paziente da svolgere tra una seduta e l’altra che costituiscono una caratteristica specifica delle terapie brevi e strategiche.
Le prescrizioni, al pari di altri schemi linguistici che puntano alla persuasione, funzionano correttamente solo se riusciamo a ottenere l’attenzione del paziente, per questo occorre fare un buon lavoro al punto #1. Regola di Milton Erickson. Solo dopo ha senso utilizzarli.
Per motivare una persona ad agire, persuaderla a compiere l’azione desiderata, il terapeuta deve utilizzare un linguaggio quasi ipnotico, avvicinandosi gradualmente alla prescrizione con un linguaggio ripetitivo e monotono.
#3. Evitare le negazioni
La negazione in certi casi non viene percepita dall’inconscio, la particella “non” non viene capita nel linguaggio ipnotico. Quindi Watzlawick raccomandava di utilizzare solo formulazioni positive. La negazione non può essere percepita analogicamente.
8 Tecniche per la comunicazione terapeutica
Di seguito, descriverò brevemente le 8 tecniche per la Comunicazione terapeutica di Paul Watzlawick.
#1. Tecnica della Anticipazione
Consiste nell’introdurre una verbalizzazione in modo più accettabile con poca resistenza. Un esempio di Watzlawick: “io vorrei dire una cosa ma sono quasi sicuro che lei la troverà stupida”.
Si usa questa verbalizzazione quando il terapeuta deve introdurre qualcosa e sospetta che il cliente manifesterà resistenza
#2. Tecnica della Rimanenza Irrisolta
In questo caso il terapeuta non parla mai di una completa soluzione, solo di passi avanti, quindi di successi parziali.
Esempio: “lei riuscirà a dormire qualche minuto in più. Nell’ascensore lei avrà un poco, meno, paura”.
#3. Tecnica della Resistenza Prescritta
Quando una resistenza viene prescritta cessa di essere una resistenza e diventa un adempimento.
Esempi di questa tecnica di comunicazione terapeutica vengono utilizzati in ipnosi, per convertire la resistenza in una forma di apprendimento:
“E la sua mano sinistra continuerà a battere… e battere e battere finché poi si fermerà… o non si fermerà”
#4. Tecnica della Confusione
Consiste nel parlare in forma molto seria di una banalità, facendo credere che vi si nasconda un profondo significato.
Alcuni esempi di questa verbalizzazione:
“Lei si ricorda lei al suo 14 esimo compleanno? Probabilmente No. Ma si ricorda che al suo 14esimo compleanno, il 15 esimo era nel futuro? Ma quando raggiunse il suo 15esimo compleanno, il suo compleanno era nel presente, vero?”
“Lei sa che in tutte le lingue ci sono aggettivi che sono pieni di se stessi e altri che non lo sono, vero? Per esempio l’aggettivo corto, è esso stesso corto, non è vero? L’aggettivo lungo non è lungo anzi è più corto di corto.”
Si usa con quei pazienti che devono dimostrare al terapeuta che sanno già in anticipo che cosa può dire, che cosa farà dopo, e che possono prevedere le sue mosse.
Con quelle persone che devono dimostrare di essere sempre all’altezza del terapeuta.
Dopo aver creato confusione nella mente della persona, questa sarà ricettiva nei confronti del terapetua non appena egli le offrirà una frase con un senso logico.
#5. Tecnica della Pessima Fantasia
Watzlawick raccomandava di usare questa tecnica in quelle situazioni in cui il terapeuta ha l’impressione di non avere ancora inquadrato bene il problema. Probabilmente il paziente non ha ancora rivelato qualcosa di importante, si tratterà di una cosa dolorosa o imbarazzante chissà…
Egli formulava più o meno così: “Se lei immaginasse la conseguenza più improbabile, la conseguenza più assurda, quella più irrazionale di questo problema, quale sarebbe? … Il divorzio? Il divorzio accade ogni giorno, io le ho chiesto qualcosa di assurdo”.
#6. Tecnica della Ristrutturazione
Con questa tecnica di costruisce una nuova realtà del paziente. “Ristrutturare” significa cambiare il modo di percepire una cosa, per attribuirle un senso diverso. È come fotografare sempre lo stesso soggetto ma da angolazioni differenti. Si cambia il punto di vista.
La ristrutturazione (reframing) consente quindi di cambiare l’interpretazione data a una situazione o un evento.
Esempio di Watzlawick:
Un uomo di notte, in una strada buia, viene fermato da un malvivente che lo minaccia di morte con la pistola perché vuole quel portafoglio. Nasce una situazione dove esistono solo due possibilità: o consegno il portafoglio o non lo faccio, e in questo caso perdo la vita e il portafoglio.
“Senta io da molto tempo cerco una persona come lei, io ho bisogno di qualcuno che elimini l’amante di mia moglie, il mio portafogli contiene 50 franchi se lei fosse interessato alla mia proposta venga nel mio ufficio domani alle 11 e sono disposto a pagare 5000 franchi”.
*Ho parlato di questo argomento nel post 3 Vantaggi del Costruttivismo di Paul Watzlawick
#7. Tecnica dell’ Illusione di Alternativa
Con questa tecnica si crea una situazione nella quale apparentemente ci sono solo due possibilità di scelta, quindi si crea l’illusione di una libera scelta.
Esempio di verbalizzazione: “Vuoi dare da mangiare prima ai maiali o alle galline?”.
Si può usare questa tecnica quando vogliamo fare domande mirate, oppure quando vogliamo indurre colui che abbiamo di fronte a fare una cosa che non farebbe in seguito a una richiesta diretta.
#8. Tecnica del Patto col Diavolo
Watzlawick introduce così questa tecnica: Qualcuno ha fatto una promessa in modo precipitoso senza pensarci troppo e adesso è incapace di fare la cosa promessa. Allora nella sua situazione di emergenza invoca il diavolo. Il diavolo si offre di aiutare la persona ma non gli dice il suo onorario, lo dirà in un secondo momento.
Questa tecnica si può utilizzare per trattare con i pazienti che stanno procrastinando, con quelle persone che devono avere la completa sicurezza che la decisione di seguire il percorso terapeutico sarà buona, positiva e giusta.
Esempio di verbalizzazione: “Io posso aiutarti e tu puoi scegliere se farti aiutare oppure no, ma se decidi di farti aiutare devi assicurarmi che farai tutto ciò che ti dico, esattamente ciò che ti dico anche se ora non posso preannunciarti di cosa si tratta. Sei disposto a fare tutto ciò che ti dico senza conoscere il contenuto della mia richiesta?”.
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