Howard Gardner
è uno psicologo statunitense, professore presso la Harvard University, che ha esposto la sua teoria secondo cui non esiste una sola intelligenza, ma ne esistono tantissime, così tante che sarebbe impossibile catalogarle tutte, per questo motivo egli riuscì a raggruppare le intelligenze in 9 grandi categorie, dando vita alla “teoria delle intelligenze multiple”.
Il punto di partenza della concezione di Gardner è la convinzione che le teorie classiche dell’intelligenza, basate sul presupposto che esistano fattori misurabili tramite il QI; siano errate.
Secondo Howard Gardner, l’intelligenza si manifesta sotto varie forme e non può essere generalizzata con tanta facilità come veniva fatto nel passato.
- Gardner, Howard (Autore)
I test sul quoziente intellettivo si basavano su capacità matematiche, spaziali e verbali, senza prendere in considerazione le altre capacità intellettive, e tutto questo non aveva senso secondo lo psicologo statunitense.
La teoria delle intelligenze multiple
Lateoria delle intelligenze multiple comporta che diversi tipi di intelligenza siano presenti in tutti gli esseri umani e che la differenza tra le relative caratteristiche intellettive e prestazioni di ognuno vada ricercata nelle rispettive combinazioni delle 9 intelligenze formulate da Gardner.Attualmente non vi è alcuna prova scientifica a sostegno della teoria delle intelligenze multiple di Gardner; non è stato possibile isolare parti del cervello che siano selettivamente responsabili di ciascuna specifica intelligenza. Al di là della dimostrabilità scientifica, la teoria di Howard Gardner ci consente di analizzare il problema da differenti prospettive quindi può essere considerato un validissimo strumento per il Problem Solving.
Le 9 Intelligenze di Howard Gardner come strumento per il Problem Solving
Con la sua teoria delle intelligenze multiple, egli iniziò a isolare le intelligenze e le raggruppò in 9 categorie principali:
#1. Intelligenza Linguistica
È l’intelligenza legata alla capacità di utilizzare un vocabolario chiaro ed efficace. Chi la possiede solitamente sa variare il suo registro linguistico in base alle necessità ed ha la tendenza a riflettere sul linguaggio.
L’intelligenza linguistica è quella facoltà che riguarda l’espressione attraverso il linguaggio, molto sviluppata ad esempio nei politici, venditori, poeti, scrittori, filosofi e linguisti. Grazie a questa intelligenza siamo in grado di padroneggiare il linguaggio assieme alla mimica facciale e al linguaggio del corpo per rendere efficiente la nostra comunicazione.
Possiamo esprimere concetti molto complessi utilizzando un vocabolario molto ricco, modulare la voce in modo molto raffinato, articolare concetti che risulterebbero complessi per la maggior parte delle persone ed esprimerli in modo semplice e comprensibile. Questa intelligenza permette di comprendere la semantica e la sintassi, di organizzare il testo scritto e orale
Analisi del problema:
In che modo il vocabolario con cui ho descritto ed analizzato gli elementi del mio problema è stato limitante? Come potrebbe essere modificato o espanso in maniera da divenire potenziante?
#2. Intelligenza Logico-Matematica
Coinvolge sia l’emisfero cerebrale sinistro (simboli matematici) che quello destro (elaborazione dei concetti). È l’intelligenza che riguarda il ragionamento deduttivo, la schematizzazione e le catene logiche.
L’intelligenza matematica riguarda la capacità di riconoscere i simboli e di interpretarli utilizzando entrambi gli emisferi, le capacità logiche e analitiche, capacità deduttive, capacità di astrarre e capacità di schematizzare. Questa intelligenza è tipica dei matematici e dei fisici, degli ingegneri e scienziati.
Grazie a questa particolare capacità, siamo in grado di risolvere problemi complessi, elaborare concetti e risolvere calcoli.
L’intelligenza logico-matematica ci ha permesso di progredire tecnologicamente. È quel processo che usiamo anche quando dobbiamo fare i conti per pagare un caffè, oppure per risolvere un problema di analisi matematica.
Analisi del problema:
In che modo posso schematizzare il problema? Come posso schematizzare le circostanze e gli elementi che vi prendono parte? Cosa accadrebbe se usassi schematizzazioni differenti?
#3. Intelligenza Spaziale
Concerne la capacità di percepire forme e oggetti nello spazio. Chi la possiede ha una sviluppata memoria per i dettagli ambientali e le caratteristiche esteriori delle figure, sa orientarsi in luoghi intricati e riconosce oggetti tridimensionali secondo schemi mentali piuttosto complessi.
L’intelligenza spaziale è la nostra capacità di rappresentare lo spazio nella mente, quindi di immaginare nel dettaglio quello che vediamo all’esterno, la capacità di organizzare gli oggetti nello spazio, riconoscere le forme, orientarci, progettare, ecc.
Questa intelligenza (contemporaneamente all’intelligenza logico-matematica) è coinvolta mentre cerchiamo di risolvere il famoso Cubo di Rubik.
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È una facoltà molto sviluppata nei chirurghi che durante le operazioni devono riconoscere perfettamente le varie parti all’interno del corpo.
Negli architetti che devono immaginare e progettare forme geometriche complesse, i designer alle prese con l’arredamento di un appartamento e gli scultori che riescono ad immaginare una forma e riprodurla fedelmente nei minimi dettagli.
È una facoltà sviluppata anche in coloro che devono orientarsi spesso per lavoro come ad esempio un autista, oppure coloro che riescono a ritrovare la strada dopo essersi addentrati in una foresta.
Analisi del problema:
Quali sono le relazioni spaziali che sussistono tra gli elementi del problema? In che maniera è possibile modificarle? Come si possono sfruttare al meglio quelle presenti?
#4. Intelligenza Corporeo-Cinestesica
Coinvolge il cervelletto, i gangli della base, il talamo e vari altri punti del nostro cervello. Chi la possiede ha una padronanza del corpo che gli permette di coordinare bene i movimenti.
L’intelligenza corporeo-cinestetica è quella capacità di osservare i movimenti e riprodurli con il proprio corpo, la capacità di governare le attività motorie con estrema padronanza, ne sono un esempio i ballerini, gli sportivi, i praticanti di arti marziali, anche i musicisti, gli artigiani ed tutti coloro che riescono a riprodurre attività motorie “fini” con eccellente coordinazione.
Il lavoro straordinario che svolgono le aree motorie della corteccia e il cervelletto, permette di compiere movimenti impensabili per una persona normale, come ad esempio viene mostrato durante le olimpiadi.
Analisi del problema:
Quale movimento è possibile alterare? Qual è possibile sfruttare? Che movimenti possono essere utili produrre o utilizzare?
#5. Intelligenza Musicale
Normalmente è localizzata nell’emisfero destro del cervello anche se le persone con cultura musicale elaborano la melodia in quello sinistro. È la capacità di riconoscere l’altezza dei suoni e le costruzioni armoniche. Chi ne è dotato solitamente ha uno spiccato talento per l’uso di uno o più strumenti musicali o per la modulazione canora della propria voce.
L’intelligenza musicale comprende tutte quelle capacità che riguardano la musica, leggere la musica, conoscere la grammatica dei vari strumenti musicali, comprendere le leggi dell’armonia, ritmo, saper riconoscere i suoni, creare composizioni e interpretarle, e molto altro.
Questa particolare forma di intelligenza secondo la teoria di Howard Gardner ha molti punti in comune con l’intelligenza logico-matematica, ed è sviluppata ovviamente nei musicisti, compositori, e assidui ascoltatori di musica.
Analisi del problema:
In che modo le musiche, i suoni, i rumori, le voci concorrono alla situazione problematica? Come è possibile intervenire su questi fattori?
#6. Intelligenza Interpersonale
Coinvolge tutto il cervello, principalmente i lobi prefrontali. Riguarda la capacità di comprendere gli altri, le loro esigenze, le paure, i desideri nascosti, la capacità di creare situazioni sociali favorevoli e di promuovere modelli sociali e personali vantaggiosi.
L’intelligenza interpersonale permette di costruire relazioni con gli altri individui, permette di creare dei punti di collegamento con l’esterno, di comprendere gli stati emotivi degli altri, di interagire con la società, permette anche di manipolare le situazioni a nostro vantaggio proprio perché siamo degli ottimi osservatori.
È una capacità che si integra molto con l’intelligenza linguistica, ed infatti possiamo ritrovarla nei politici, filosofi, venditori ed esperti di marketing, ma soprattutto negli psicologi che sviluppano enormemente l’abilità di comprendere i loro pazienti e le loro necessità.
Analisi del problema:
Quali persone intervengono nella situazione problematica? In che modo si relazionano con te? In che modo queste relazioni ti danneggiano o ti favoriscono? Come è possibile ridurre i danni ed aumentare i benefici?
#7. Intelligenza Intrapersonale
Riguarda la capacità di comprendere la propria individualità, di saperla inserire nel contesto sociale per ottenere risultati migliori nella vita personale. La capacità di sapersi immedesimare in ruoli e sentimenti diversi dai propri.
L’intelligenza intrapersonale è la capacità di comprendere noi stessi e tutto quello che è al nostro interno. Ci permette di esplorare i nostri stati d’animo e le cause, ci permette di fare auto-analisi, comprendere le nostre necessità, i nostri meccanismi psichici, le nostre abitudini, ci fa comprendere noi stessi e ci rende più consapevoli delle nostre azioni.
- Gardner, Howard (Autore)
Sviluppare questa intelligenza e quindi comprendere quello che c’è al nostro interno, spesso si traduce nello sviluppare anche le capacità interpersonali e quindi di capire cosa c’è all’interno degli altri individui. Quel dialogo interno che conduciamo con noi stessi ci porta ad una continua esplorazione della nostra individualità.
È un tipo di intelligenza molto comune negli attori, che sono in grado di comprendere le caratteristiche interne di altri personaggi ed immedesimarsi in essi, allo stesso modo anche i psicologi possono sfruttare lo stesso meccanismo per immedesimarsi nei pazienti.
Analisi del problema:
In che modo le tue idee, le tue emozioni, i tuoi pensieri si relazionano tra loro e/o con il tuo problema? Come è possibile rendere queste entità o queste relazioni positive?
#8. Intelligenza Naturalistica
L’intelligenza naturalistica è molto spiccata nei biologi, agricoltori, giardinieri, esploratori, cacciatori, antropologi, astronomi, e altri. Consiste nella capacità di riconoscere e catalogare le forme di vita e gli oggetti presenti in natura, come ad esempio le piante, insetti, varie forme di vita vegetale, composti rocciosi, percorsi, fiumi, nuvole, stelle, e molto altro.
Questa intelligenza permette loro di comprendere a fondo la natura e di sviluppare una particolare conoscenza di essa. Molto spesso sono le esperienze e l’ambiente a stimolare questa capacità, ad esempio, se abbiamo dei nonni cresciuti in campagna e che hanno vissuto il periodo della seconda guerra mondiale, conosciamo bene la loro esperienza nel cacciare, e sfruttare la natura a loro vantaggio.
Per loro è sufficiente guardare le nuvole per dirci se pioverà oppure no, riescono a riconoscere i vari tipi di piante e funghi commestibili che noi neanche immaginiamo, proprio perché a causa della guerra e della mancanza di cibo hanno sviluppato tali capacità.
Analisi del problema:
Ci sono elementi naturali che intervengono nella situazione problematica? Il tempo? Le distanze? Elementi atmosferici? Come è possibile massimizzarne i benefici e minimizzarne i danni?
#9. Intelligenza Esistenziale
Rappresenta la capacità di riflettere consapevolmente sui grandi temi dell’esistenza e di ricavare, da sofisticati processi di astrazione, delle categorie concettuali che possano essere universalmente valide.
L’intelligenza esistenziale è estremamente interessante secondo Howard Gardner poiché, a differenza delle altre intelligenze, questa non è legata allo svolgimento di una particolare attività all’esterno, e nemmeno alla cura delle relazioni con gli altri individui. È quell’intelligenza che ci permette di interrogarci sui grandi temi dell’esistenza, sul senso delle cose, sulla funzione di quello che ci circonda, sulla funzione di noi stessi, è quella parte di noi che ci propone delle continue domande.
Da dove veniamo? Chi siamo? Dove stiamo andando? Perché ci stiamo andando? Ed innumerevoli altre domande alle quali l’uomo cerca di rispondere millenni.
Una sorta di intelligenza superiore alle altre che ci stimola a porci delle domande, ad andare oltre l’illusione della materia, oltre le solite azioni quotidiane che ci imprigionano dentro le nostre “funzioni” nella società. Una caratteristica tipica dei filosofi, che da sempre cercano di guardare al di là delle cose.
Se non avessimo avuto questo tipo di intelligenza, non avremmo avuto nessun tipo di curiosità, non ci saremmo posti delle domande, non ci saremmo sforzati di rispondere a queste domande, e non avremmo trovato nessuna risposta, in parole povere non saremmo arrivati fino a questo punto.
Analisi del problema:
In che modo il problema può essere incluso in un contesto più ampio?
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Bibliografia:
- “Formae mentis. Saggio sulla pluralità dell’intelligenza” di Howard Gardner
- “Cervello. Viaggio nei segreti della mente” di Morgan Keirstead
- “Educazione e sviluppo della mente. Intelligenze multiple e apprendimento” di Howard Gardner
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