La psicoterapia esistenziale è un approccio dinamico alla terapia che si focalizza sulle preoccupazioni radicate nell’esistenza dell’individuo.
Nel suo libro del 1980, Psicoterapia esistenziale, lo psichiatra americano Irvin D. Yalom ha scritto che è più facile affrontare la morte se si hanno pochi rimpianti per la vita che si è vissuta.
Guardando indietro alla nostra lunga vita insieme, rimpiangiamo assai poco. Ma questo non rende più facile sopportare i travagli corporei con cui ora abbiamo a che fare ogni giorno, né addolcisce il pensiero di lasciarci.
La psicoterapia esistenziale: una psicoterapia dinamica
La psicoterapia esistenziale è una forma di psicoterapia dinamica. Il termine “dinamico” è usato spesso nell’ambito della salute mentale come per esempio in “psicodinamica”.
Per comprendere uno dei tratti fondamentali dell’approccio esistenziale è necessario essere chiari sul significato di terapia dinamica.
L’aggettivo “dinamico” ha un’accezione generale e una specialistica. Nel suo significato generale evoca energia e movimento che però non corrisponde al senso specialistico. Il termine nell’ uso tecnico specifico implica il concetto di forza.
Il principale contributo di Sigmund Freud alla comprensione dell’essere umano è il suo modello dinamico del funzionamento della mente: un modello che postula l’esistenza di forze in conflitto all’interno dell’individuo e che pensiero, emozione e comportamento, tanto adattivi quanto psicopatologici, siano il risultato del conflitto tra queste forze.
Inoltre, ed è forse la cosa più importante, queste forze esistono a livelli variabili di consapevolezza: alcune, infatti, sono del tutto inconsce.
La psicodinamica di un individuo include così le varie forze consce e inconsce, e i motivi e le paure che operano al suo interno. Le psicoterapie dinamiche sono terapie basate, quindi, su questo modello interpretativo.
La terapia esistenziale, così come la descrive Yalom, rientra nella categoria delle terapie dinamiche.
Quali sono le forze in conflitto?
E se chiedessimo quali sono le forze (e le paure e i motivi) in conflitto? Qual è il contenuto di questa lotta interna conscia o inconscia?
È a questo punto che la terapia esistenziale dinamica si separa dalle altre terapie dinamiche. La terapia esistenziale è basata su una concezione radicalmente diversa delle forze, dei motivi e delle paure specifiche che interagiscono nell’individuo.
Non è mai facile identificare la natura precisa dei conflitti interiori più profondi. Il clinico che si trova a lavorare con un paziente travagliato ha raramente l’occasione di esaminare i conflitti primari in forma pura.
Il paziente, invece, nutre un insieme enormemente complesso di preoccupazioni: le preoccupazioni primarie sono sepolte nel profondo, incrostate da strati e strati di repressione, negazione, rimozione e simbolizzazione.
L’investigatore clinico deve affrontare un quadro composto di tanti fili così ingarbugliati che sbrogliarli è spesso arduo.
Per identificare i conflitti primari si devono utilizzare molte vie d’accesso: la riflessione profonda, i sogni, gli incubi, i lampi di esperienza profonda o di insight, gli enunciati psicotici e l’analisi dei bambini.
Un esame di tre visioni contrastanti del conflitto prototipico intrapsichico dell’individuo (freudiano, neofreudiano ed esistenziale) illustra per contrappunto l’approccio esistenziale della psicodinamica.
La psicodinamica freudiana
Secondo Sigmund Freud il bambino è governato da forze istintuali innate che, gradualmente, si dispiegano attraverso il ciclo di sviluppo psicosessuale.
Ci sono conflitti su diversi fronti: tra gli istinti duali (la contrapposizione tra le pulsioni dell’io e della libido e, in un secondo tempo, tra Eros e Thanatos), ma anche tra gli istinti e le richieste dell’ambiente e, in seguito, tra gli istinti e le richieste dell’ambiente interiorizzato, vale a dire il Super-io.
Al bambino si impone di negoziare tra la pressione interna che spinge a una gratifica immediata e il principio di realtà che esige di rimandare la gratificazione.
L’individuo guidato dall’istinto è così in guerra con un mondo che impedisce la soddisfazione di appetiti sessuali e aggressivi innati.
*Leggi anche: 12 Libri più importanti di Sigmund Freud
La psicodinamica neo-freudiana (interpersonale)
I neofreudiani, in particolare Harry Stack Sullivan, Karen Horney ed Erich Fromm, presentano un’altra visione del conflitto interiore dell’individuo.
Il bambino, invece di essere messo in moto dall’istinto e preprogrammato, è un essere che, a eccezione di certe qualità neutrali innate quali il temperamento e i livelli di attività, è formato dall’ambiente culturale e interpersonale.
Il bisogno di base del bambino è la sicurezza (accettazione interpersonale e approvazione) e la qualità dell’interazione con gli adulti che hanno un significato nel procurare sicurezza determina la struttura del carattere del bambino.
Il bambino, anche se non è governato dall’istinto, possiede comunque grande energia innata, curiosità, innocenza del corpo, un potenziale innato di crescita e un desiderio di possesso esclusivo degli adulti amati.
Questi attributi non sono sempre in accordo con le richieste degli adulti per lui significativi che lo circondano, e il conflitto di fondo è tra queste naturali inclinazioni di crescita e il bisogno di sicurezza e approvazione.
Se un bambino ha la sfortuna di avere dei genitori così presi dai propri conflitti nevrotici da non poter procurare sicurezza e incoraggiare una crescita autonoma, allora ne deriverà un conflitto grave. In una simile lotta la crescita è sempre compromessa a vantaggio della sicurezza.
*Leggi anche: Erich Fromm sull’alienazione da solitudine morale
La psicodinamica esistenziale
La posizione esistenziale mette l’accento su di un tipo diverso di conflitto di base. Non si tratta del conflitto relativo al perseguimento istintuale represso o a uno scontro con adulti significativi interiorizzati, ma a un conflitto che proviene dal confronto dell’individuo con i dati fondamentali dell’esistenza.
E con “dati fondamentali dell’esistenza” Yalom intende le preoccupazioni ultime, proprietà intrinseche che sono una parte, e una parte ineludibile, dell’esistenza dell’essere umano nel mondo.
- Yalom, Irvin D. (Autore)
Come si fa a scoprire la natura di questi dati fondamentali? In un certo senso questo non è un compito difficile. Il metodo è quello di una profonda riflessione personale.
Le condizioni sono semplici: solitudine, silenzio, tempo e libertà dalle distrazioni della vita di ogni giorno con le quali ciascuno di noi colma il proprio mondo esperienziale.
Se riusciamo a spazzare via o a rinchiudere tra due parentesi il mondo quotidiano, se riflettiamo profondamente sulla nostra “situazione” nel mondo, sulla nostra esistenza, sui nostri confini, sulle nostre possibilità, se arriviamo al terreno che sottende tutti gli altri, ci troviamo di fronte i dati fondamentali dell’esistenza, le strutture profonde, le preoccupazioni ultime.
Questo processo è spesso catalizzato da determinate esperienze pressanti. Questi confini, o situazioni limite, includono esperienze quali il confronto con la propria morte, con le decisioni importanti irreversibili, o con il crollo di un qualche schema fondamentale che procurava senso alla propria esistenza.
Articoli consigliati:
- I 5 Postulati della psicologia umanistica
- Che cos’è la Psicologia Transpersonale
- 10 Principi della Terapia Cognitiva di Aaron Beck
Bibliografia:
Irvin Yalom. I Libri più venduti online
Ecco i 3 libri di Irvin D. Yalom più venduti online, con informazioni sul prezzo e valutazione di chi li ha acquistati.
- Contattami via e-mail Scrivi qui >>
- LEGGI SOS Autostima >>