In questo post 3 psicopatici cinematografici, e un sociopatico, più realistici, per aiutare gli spettatori a comprendere la complessità di questi personaggi.
“Il film è un mezzo particolarmente adatto per rappresentare la psicopatia”, afferma Samuel Leistedt, psichiatra forense presso l’ospedale Marronniers di Tournai in Belgio.
Molti tra i film con protagonisti psicopatici cinematografici hanno avuto un notevole successo commerciale e sono diventati dei classici del cinema: “Psycho“, “Il silenzio degli innocenti” e “Non è un paese per vecchi“, solo per citarne alcuni.
Samuel Leistedt con il suo collega Paul Linkowski, hanno passato tre anni a guardare 400 film alla ricerca di tratti realistici tra gli psicopatici cinematografici. Leistedt sostiene di aver guardato personalmente tutti i 400 film, alcuni più volte.
I due psichiatri hanno eliminato i personaggi chiaramente irrealistici, come quelli con poteri magici, invincibili o non umani (come i fantasmi).
Ciò ha ridotto la lista da 400 a 126 film prodotti dal 1915 al 2010, che ha messo in luce 105 uomini e 21 donne con tratti psicopatici realistici. Successivamente un team composto da 10 psichiatri forensi e alcuni critici cinematografici, ha formulato le diagnosi.
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Lo studio, pubblicato sul Journal of Forensic Sciences, ha tracciato una sorta di “storia sociale” di come gli psicopatici sono stati visti e compresi fin dall’inizio del 20° secolo e ha evidenziato come gli psicopatici cinematografici sono diventati clinicamente più accurati nel tempo.
Imparare a diagnosticare uno psicopatico non è certo facile. Le definizioni e i tratti della psicopatia sono oggetto di discussione e gli aspiranti psichiatri forensi hanno poche possibilità di intervistare degli psicopatici in carne e ossa.
Lo studio ha permesso di sviluppare un database da poter utilizzare per formare gli studenti di psichiatria
“Abbiamo identificato i personaggi davvero ben costruiti, così realistici che potresti incontrarli nella pratica”, afferma Leistedt.
Tabella psicopatici cinematografici
Anton Chigurgh,
interpretato dall’attore spagnolo Javiar Bardem in “Non è un paese per vecchi“, è il perfetto prototipo di psicopatico primario-idiopatico.
Psicopatici non violenti – Gordon Gekko
Non tutti gli psicopatici sono serial killer, stupratori o sicari. Alcuni non sono né violenti né criminali. I predoni aziendali come Gordon Gekko (Michael Douglas) nel film diretto da Oliver Stone, “Wall Street“, possono “annientare” altri esseri umani, ma la notte riescono a dormire sonni tranquilli.
“Gordon Gekko è probabilmente il miglior esempio di psicopatico manipolatore di successo. Questi psicopatici sono molto affascinanti, mentono per ottenere il potere, ma non ti uccideranno”, afferma Leistedt.
È interessante notare che ci sono psicopatici in quasi ogni professione; per esempio medici, avvocati, infermieri, insegnanti, ma queste persone imparano a contenere gli istinti e non infrangono leggi. Le stime sono variabili, ma si può affermare che circa una persona su centocinquanta (1:150) è psicopatico.
Ad alti livelli manageriali le strutture aggressive diventano particolarmente evidenti o persino necessarie. Chi svolge un ruolo direttivo presenta molti più tratti di personalità che mostrano una “forte fissazione su di sé e disposizione a raggiungere i propri obiettivi a spese altrui”.
Ad esempio, nella sua analisi di Steve Jobs (il fondatore di Apple) lo psicologo Michael Schmitz contesta il giudizio positivo.
- Editore: Mondadori
- Autore: Walter Isaacson , Paolo Canton , Laura Serra , Luca Vanni
- Collana: Oscar absolute
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2017
Il comportamento oltremodo aggressivo e svilente di Steve Jobs, secondo Schmitz, non è certo la norma e, quanto a violenza psicologica, secondo alcuni esperti presentava tratti della “Triade Oscura“.
Ne ho parlato nel post: Steve Jobs e il rapporto tra narcisismo e leader
Donne psicopatiche – Catherine Tramell
È interessante notare come le poche donne psicopatiche, presenti nello studio dei film, sono principalmente di tipo manipolativo. Il personaggio Catherine Tramell, interpretato dell’attrice Sharon Stone in “Basic Instinct” usa la sua sessualità per intrappolare le vittime e le uccide con un rompighiaccio, anche se l’aggressione fisica è rara tra le donne.
“Le donne psicopatiche sono maggiormente di tipo manipolativo. La motivazione per l’omicidio è diversa, come la vedova nera che sposa un vecchio ricco e mette del veleno nella sua bevanda”, spiega Leistedt.
La Vedova Nera per antonomasia è Belle Gunness (1859-?), una donna norvegese il cui vero nome era Brynhild Paulsdatter Storset, e che è entrata nella leggenda per almeno due motivi: è stata la prima donna serial killer attiva sul territorio americano nel XX secolo; ha evitato la cattura, concludendo la sua esistenza in maniera tranquilla e riuscendo a farla franca per i suoi crimini.
L’esempio più significativo di Predatrice Sessuale invece è quello di Aileen Wuornos, una prostituta che si è resa responsabile di 7 omicidi, Ne ho parlato nel post: 7 Tipologie di donne serial killer.
Tratto distintivo della personalità psicopatica: Mancanza di empatia – Anton Chigurh
Il tratto distintivo della personalità di tutti i tipi psicopatici, sia nel cinema che nella vita reale, è la mancanza di empatia, afferma Dietmar Kanthak, critico cinematografico per il Der General-Anzeiger di Bonn.
Il “classico” psicopatico, che ricorda da vicino un caso clinico, è il killer Anton Chigurh interpretato dall’attore spagnolo Javiar Bardem in “Non è un paese per vecchi“.
Kanthak descrive il ritratto di Anton Chigurh come “Il cattivo perfetto con un brutto taglio di capelli che uccide come Arnold Schwarzenegger in Terminator”.
“Un ragazzo che ho incontrato nel mio studio in Belgio era esattamente come Anton Chigurh, un sicario che lavorava per un’organizzazione criminale. Era molto freddo e spaventoso”, dice Leistedt.
Altri tratti psicopatici includono la mancanza di rimorso e senso di colpa.
“Possono imitare le emozioni. Intellettualmente sono in grado di spiegare cos’è la tristezza, ma non sono in grado di provare tristezza o ansia”, spiega Leistedt.
Smascherare fin da subito le vere motivazioni che si nascondono dietro l’ingannevole facciata degli psicopatici è un impresa veramente ardua e spesso, una volta che queste persone sono entrate a far parte nella nostra vita è difficile liberarsene.
Indipendentemente dalla gravità delle violazioni che commettono a danno di accordi, sentimenti e valori altrui, gli psicopatici hanno sempre i loro buoni motivi per agire come agiscono. La logica conseguenza è che non si può coltivare una vera amicizia con individui di questo tipo, quindi è bene imparare a riconoscerli subito per tenerli lontano dalla nostra vita.
Un’ottima guida, in tempi recenti, per imparare a individuare immediatamente tutte le caratteristiche e gli schemi di comportamento con cui questi “torturatori” agiscono è Circondati da Psicopatici dell’autrice Bärbel Mechler.
Se vuoi conoscere 20 caratteristiche comportamentali ed emozionali tipiche degli psicopatici, LEGGI il post: 20 Tratti psicopatici.
I cervelli psicopatici sono diversi
L’incapacità di provare emozioni, tipica degli psicopatici, potrebbe avere una base biologica. Gli studi con risonanza magnetica (MRI) dimostrano che quando vengono mostrate immagini di dolore, terrore o sofferenza; l’attività cerebrale degli psicopatici nella zona dell’Amigdala è praticamente nulla: “è come se il cervello fosse paralizzato o addormentato” dice Leistedt.
Le scansioni MRI mostrano come differiscono i cervelli psicopatici e non psicopatici, ma non spiegano le ragioni della differenza. Non è noto fino a che punto l’Amigdala relativamente inattiva possa essere congenita o genetica, poiché la deprivazione sociale o i traumi infantili possono lasciare un’impronta neurologica importante nel cervello.
Secondo il modello dello psichiatra inglese Steve Peters (vedi Il Paradosso dello Scimpanzé) il cervello di uno psicopatico è privo del “Centro di Umanità” che il resto di noi possiede, ovvero la parte della mente che è di competenza dell’Umano (la parte razionale del cervello).
Il Centro di Umanità contiene aree che evocano sentimenti come il senso di colpa, il rimorso, la compassione, l’empatia e la coscienza.
Gli psicopatici tendono a essere individui freddi e calcolatori, che usano gli altri a proprio vantaggio. Dunque, uno psicopatico è responsabile delle sue azioni? Su questo punto le opinioni divergono.
Tuttavia, dato che sono molto abili nel confondersi tra la gente e sono piuttosto fastidiosi (questo possiamo affermarlo con certezza) è importante riconoscere le caratteristiche distintive di questi individui per evitare di subire loro angherie.
Psicopatici vs Sociopatici – Matthew Poncelet
Molti degli psicopatici cinematografici, analizzati nello studio condotto da Samuel Leistedt e Paul Linkowski, sono in realtà sociopatici.
Anche se commettono gli stessi crimini brutali dei “veri psicopatici” che non hanno sentimenti, i sociopatici sono in grado di provare emozioni e rimorsi umani.
Un caso classico è il detenuto nel braccio della morte della Louisiana Matthew Poncelet. È interpretato da Sean Penn in “Dead Man Walking“.
“Ha accesso alle emozioni, come la tristezza e il senso di colpa. È antisociale, un tossicodipendente, ma non uno psicopatico”, afferma Leistedt.
Dal punto di vista cinematografico, Matthew Poncelet è uno dei personaggi più realistici dello studio.
“Non sappiamo se sia colpevole o meno, e poi si vedono le prove dell’uccisione di due adolescenti. Si coglie l’intera complessità di questo personaggio”, afferma il critico cinematografico Kanthak.
“I migliori film cercano di spiegare questi personaggi. Cercano di presentarli in tutta la loro complessità; tutti i loro difetti, tutta la loro cattiveria: ma sono pur sempre esseri umani, no?” aggiunge Kanthak.
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