Last Updated on 1 Agosto 2021 by Samuele Corona
Pensi di essere un introverso? Bene, forse ti farà piacere sapere che non se il solo. Secondo alcune fonti gli introversi costituiscono circa il 30 percento della popolazione mondiale.
L’introversione è un temperamento, non una personalità; il temperamento fa riferimento a quei tratti innati che determinano il nostro approccio nei confronti del mondo, mentre la personalità può essere definita come il modello di comportamento, l’insieme dei pensieri e delle emozioni che fanno di te un individuo.
Possono volerci anni per costruire una personalità, mentre il tuo temperamento è qualcosa di innato, dentro di te. Ma la cosa più importante da sapere sull’essere introversi è che non c’è niente di sbagliato. Essere introversi non è un difetto. Essere introversi è una “cosa” perfettamente normale.
La frequenza con cui un orientamento introverso si riscontra nella biografia di santi, scienziati, filosofi, scrittori, poeti e pittori, attesta che esso è ricco di potenzialità creative.
La psicologia ha identificato numerosi tipi di personalità, ma l’unico dato su cui convergono gli psicologi è l’universalità del tratto dualistico estroversione/introversione. Ne ho parlato nel post: Il test Myer Briggs e 16 Tipi di Personalità.
- Granneman, Jennifer(Autore)
La coscienza estroversa si confronta con il mondo esterno, su cui è affacciata attraverso i sensi, mentre la coscienza introversa si confronta con il mondo interno, che viene recepito come “sede” della propria identità, e filtra quindi attraverso il mondo interno i dati esterni, e dà loro significati soggettivi.
Questa distinzione è stata operata inizialmente da Carl Gustav Jung nella sua famosa opera Tipi psicologici del 1921, ne ho parlato nel post 10 Migliori libri di Carl Gustav Jung.
Storicamente nella cultura occidentale, l’introversione è stato spesso giudicato come un tratto negativo della personalità, mentre l’estroversione come un tratto positivo.
Attualmente molti psicologi e autori “introversi” hanno pubblicato numerosi manuali di self help di successo con i quali hanno aiutato migliaia di persone a comprendere che non c’è niente di sbagliato nell’essere introversi, anzi essere introversi può nascondere dei vantaggi, occorre scoprirli e farli emergere.
Tra i libri più importanti di questo filone troviamo:
- Quiet. Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare di Susan Cain
- I timidi lo fanno meglio. Il bello di essere introversi in amore di Sophia Dembling
- The Introvert Advantage di Marti Olsen Laney
- Introversi e felici di Sylvia Löhken
22 Segnali che possono aiutarti a capire se sei introverso
Di seguito verranno brevemente illustrati 22 segnali specifici degli introversi, che ho estratto, con modifiche e adattamenti al post, dal libro La vita segreta degli introversi di Jennifer Granneman.
Occorre tener presente che queste caratteristiche variano di intensità in base alla tipologia e alla predisposizione individuale di ciascuna persona.
#1. Ti piace trascorrere il tempo in solitudine
Non hai alcun problema a startene in casa il sabato sera. In realtà, non vedi l’ora. Per te, guardare la tv significa davvero rilassarsi guardando la tv. O forse preferisci un libro, un videogioco, disegnare, cucinare, scrivere, lavorare a maglia berrettini per gatti o semplicemente gironzolare per casa.
Qualsiasi sia la tua attività preferita, cerchi di concederle tutto il tempo che puoi. Ti senti bene quando sei solo. Quando sei solo ti senti libero.
#2. Ti senti benissimo a pensare, quando puoi stare da solo
Quando sei da solo non ti senti obbligato a indulgere nei tuoi hobby preferiti. Ti piace lasciare alla mente del tempo per rilassarsi. Quando sei con gli altri, senti il cervello quasi sovraccarico, come se non fosse in grado di funzionare davvero come dovrebbe.
Quando sei da solo, ti senti libero di sintonizzarti sul tuo monologo interiore, senza essere costretto a prestare attenzione a quello che ti succede attorno. Senti di essere più creativo e di avere intuizioni più profonde.
#3. Il tuo monologo interiore non si ferma mai
Nei meandri della tua mente hai una voce interiore che non tace mai. Se gli altri potessero sentire i pensieri che ti corrono per la testa, rimarrebbero sorpresi, stupiti e magari anche inorriditi. Qualsiasi sia la loro reazione, la tua voce interiore è difficile da spegnere.
A volte non ti fa dormire la notte, perché la tua mente funziona e commenta, ancora e ancora. I pensieri del passato ti tormentano ancora oggi: “Non posso credere di aver detto una cosa così stupida… cinque anni fa!”.
Se può esserti utile puoi leggere l’articolo: 5 Strategie per fermare il dialogo interiore negativo
#4. Spesso ti senti più solo in mezzo alla folla che quando sei da solo
C’è qualcosa, nell’essere in un gruppo, che ti fa sentire scollegato da te stesso. Forse perché con così tanto rumore diventa più difficile sentire la tua voce interiore. O forse ti senti un’altra persona.
Qualunque sia la ragione, come introverso, desideri dei momenti di raccoglimento e delle connessioni profonde; e di solito è difficile ottenerli in un ambiente affollato.
- Cain, Susan(Autore)
#5. Ti senti come se stessi fingendo quando ti devi relazionare con gli altri
Affrontare uno sconosciuto e presentarti può essere un’esperienza impegnativa. Ma sai comunque che un nuovo incontro può essere prezioso, e così potresti comunque presentarti, salvo poi fingere di essere a tuo agio. Probabilmente, hai anche dovuto imparare a farlo.
Magari hai letto dei libri di self help su come conversare meglio o esprimere carisma. Quando capita, devi attivare il tuo “personaggio pubblico”. Potrebbe dirti cose del tipo: “Sorridi, mantieni il contatto dello sguardo e utilizza una voce decisa e ottimista!”.
Poi, quando hai finito, ti senti esausta, e hai bisogno di una pausa per recuperare le energie. E ti chiedi: “Ma davvero tutti quanti devono sottoporsi a tutto questo quando incontrano nuove persone?”.
Se può esserti utile puoi leggere l’articolo: Le 9 regole d’oro per fare buona impressione
#6. Non sei lo studente che alza la mano ogni volta che l’insegnante fa una domanda
Non cerchi tutta quell’attenzione. Ti accontenti di sapere di conoscere la risposta e non vedi perché sia necessario dimostrarlo a tutti. Al lavoro, questo può tradursi in un non contribuire mai più di tanto durante le riunioni.
Preferisci prendere da parte il capo e avere con lui una conversazione uno-a-uno o inviargli una mail con le tue idee, invece di spiegare tutto in una stanza gremita di persone. L’eccezione si ha quando c’è qualcosa che veramente ti appassiona.
In rare occasioni, anche i timidi introversi sanno trasformarsi in una forza con la quale fare i conti, quando ritengono che ne valga davvero la pena. Quello che conta è quanto la faccenda vale per te; ma rischierai l’iperstimolazione quando penserai che le tue parole possano davvero fare la differenza.
#7. Sei più bravo a scrivere i tuoi pensieri che a esprimerli a voce
Preferisci un messaggio a una chiamata o una mail a un incontro faccia a faccia. La scrittura ti dà il tempo di riflettere su che cosa dire e come dirlo. Ti permette di modificare l’espressione del tuo pensiero e di perfezionare il testo come desideri. Inoltre, c’è sempre meno pressione quando si digitano messaggi in solitudine rispetto a quando le stesse parole devono essere pronunciate in tempo reale.
Molti introversi amano scrivere, come forma di espressione e scoperta di sé. Alcuni addirittura diventano scrittori, come John Green, autore del romanzo bestseller Colpa delle stelle. Green dice: “Scrivere è un’attività che si fa da soli. È una professione per introversi che vogliono raccontare una storia, ma non vogliono farlo avendo un contatto visivo”.
- Green, John(Autore)
#8. Parlare al telefono non ti sembra un modo divertente per passare il tempo
Gli estroversi amano conversare al telefono quando sono soli in auto. Lo fanno perché gli occhi, le mani e i piedi sono occupati, ma la bocca non lo è. Inoltre, non ci sono persone intorno e si annoiano!
Con gli introversi non funziona. Quando hanno qualche raro minuto di silenzio e solitudine, non desiderano affatto riempirlo di chiacchiere oziose.
#9. Preferisci evitare le persone arrabbiate
La psicologa Marta Ponari e i suoi collaboratori hanno scoperto che le persone molto introverse non manifestano quello che si chiama “effetto gaze-cueing”: normalmente, osservando su un monitor l’immagine del volto di una persona che guarda in una certa direzione, tenderemmo a seguire lo sguardo di quella persona; per questo motivo si finisce per rispondere più rapidamente a uno stimolo visivo posto su quel lato dello schermo rispetto a uno situato nella direzione opposta.
Gli introversi e gli estroversi, in effetti, si comportano così, entrambi, con una sola eccezione: se la persona sembra dare in escandescenze, gli introversi non manifestano l’effetto gaze-cueing.
Questo suggerisce che le persone molto introverse non vogliono guardare qualcuno che appare arrabbiato. Ponari e il suo team pensano che questo accada perché tali persone sono più sensibili alle valutazioni potenzialmente negative. In pratica, se pensano che quella persona ce l’abbia con loro, percepiscono anche un semplice sguardo come una minaccia.
#10. Eviti le chiacchiere, quando possibile
Quando un collega sta camminando lungo il corridoio verso di te, ti è mai capitato di entrare in una stanza con il solo scopo di evitare il suo “Ehi, come va…”? O ti è mai capitato di aspettare qualche minuto in casa prima di uscire, perché hai sentito i vicini sul pianerottolo e non avevi voglia di chiacchierare?
Se è così, potresti essere un’introverso, perché gli introversi tendono a evitare le chiacchiere. Preferiscono parlare di qualcosa di significativo, piuttosto che riempire l’aria di parole col solo scopo di far rumore. Trovano le chiacchiere insincere e, spesso anche imbarazzanti.
#11. Ti hanno detto che sei troppo serio
Questo è dovuto alla tua avversione alle chiacchiere. Se fosse per te, le chiacchiere senza senso sarebbero bandite. Preferisci sederti con qualcuno e discutere del significato della vita, o per lo meno scambiare alcuni pensieri veri, sinceri.
Hai mai avuto una conversazione profonda, dalla quale ti sei allontanato con una sensazione di euforia, non di esaurimento? Le interazioni significative sono l’antidoto degli introversi al burn-out sociale.
#12. Non vai alle feste dove potresti incontrare gente nuova
Party di compleanno, ricevimenti nuziali, rinfreschi di lavoro o qualsiasi altro genere di festa… Sì, fai festa, ogni tanto. Ma quando vai a un evento, probabilmente non ci vai con l’obiettivo di farti nuovi amici; preferirai stare con le persone che già conosci.
Questo perché coi tuoi amici attuali sei a tuo agio. Conoscono le tue “stranezze” e ti senti bene ad averli attorno. Inoltre, farsi nuovi amici significherebbe anche dover chiacchierare.
#13. Hai chiuso con l’eccesso di socializzazione
Uno studio dei ricercatori finlandesi Sointu Leikas e Ville-Juhani Ilmarinen dimostra che socializzare, alla fine, diventa faticoso sia per gli introversi sia per gli estroversi. Questo è comprensibile, dal momento che socializzare costa energie.
Non devi solo parlare, ma anche ascoltare ed elaborare tutto quello che viene detto. Inoltre, devi considerare tutti i piani di informazioni sensoriali, come il tono di voce e il linguaggio del corpo, e nel contempo filtrare i rumori di fondo e le distrazioni visive. Non c’è da meravigliarsi che poi la gente si senta svuotata.
Ma ci sono alcune differenze molto reali tra gli introversi e gli estroversi; in media, gli introversi apprezzano la solitudine e la riservatezza ben più degli estroversi. Se sei un’introverso, potresti perfino sperimentare quella che è stata soprannominata la “sbornia dell’introverso”.
Come una sbornia dovuta a troppi margarita giganti, ti senti fiacco e nauseato dal troppo socializzare. Il tuo cervello sembra voler smettere di funzionare e, in questo stato di esaurimento, non sei più in grado di tenere una conversazione o di mettere insieme parole sensate. Vorresti solo sdraiarti in una stanza tranquilla e buia e, almeno per un po’, non muoverti e non parlare.
Questo accade perché gli introversi possono sentirsi iperstimolati dalla socializzazione e avvertono il bisogno di chiudersi.
#14. Noti dettagli che agli altri sfuggono
È vero che gli introversi (soprattutto quelli più sensibili) possono sentirsi sopraffatti da un eccesso di stimoli. Ma la sensibilità ha un vantaggio: puoi notare dettagli che agli altri in genere sfuggono.
Per esempio, potresti notare quei piccoli segnali che ti fanno capire che la tua amica è turbata (ma stranamente nessun altro dei presenti lo nota). Oppure, potresti avere un’acuta sensibilità ai colori, agli spazi e alle forme, e ciò potrebbe fare di te un artista.
#15. Riesci a concentrarti per molto tempo sulle cose che per te contano
Se sei un’introverso probabilmente hai delle attività o dei progetti sui quali potresti lavorare praticamente per sempre. Questo perché gli introversi sono in grado di concentrarsi anche per lunghi periodi di tempo.
Senza gli introversi e la loro meravigliosa capacità di concentrarsi, non avremmo la Teoria della relatività, Google o Harry Potter. Pare che Einstein, Larry Page e J.K. Rowling siano introversi.
#16. La tua vita è nella tua testa
In realtà, puoi fantasticare al punto che la gente ti dice di “uscire dalla tua testa” o “tornare sulla terra”. Questo perché il tuo mondo interiore è ricco e vivido.
Non tutti, ma molti introversi hanno una forte immaginazione (tale caratteristica è correlata all’apertura all’esperienza nella grande scala della personalità, non al dualismo “estroversione-introversione”).
#17. Ti piace osservare la gente
In realtà, ti piace osservare in generale, che si tratti di persone, luoghi e così via. Gli introversi sono osservatori per natura. Spesso a una festa o a un evento li puoi trovare in disparte: osservano, invece di gettarsi nella mischia.
#18. Ti dicono che sei bravo ad ascoltare
Non ti dispiace cedere la scena a qualcun altro e restare un po’ ad ascoltarlo. Non hai bisogno di commentare tutto, perché non hai bisogno di “parlare per pensare” o di vocalizzare tutto ciò che ti attraversa la mente, come fanno invece alcuni estroversi.
L’ascolto, l’ascolto attivo, è per te l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo o di capire meglio la persona con la quale stai parlando.
Ho parlato di ascolto attivo nell’articolo: 4 Strategie per aumentare il tuo quoziente emotivo
#19. Hai una ristretta cerchia di amici
Senti vicine solo una, due o tre persone; tutti gli altri li consideri semplici conoscenti. Accade così perché gli introversi hanno solo una quantità di energia limitata da spendere “in persone”, e quindi scelgono le relazioni con attenzione.
#20. Ti senti un po’ a disagio fuori dal tuo ambiente
C’è un motivo per cui la folla, le feste e gli eventi non fanno per te: gli introversi e gli estroversi differiscono anche nel modo in cui il loro cervello elabora le esperienze attraverso i centri della ricompensa.
I neurobiologi Yu Fu e Richard Depue hanno dimostrato questo fenomeno, somministrando del Ritalin ad alcuni studenti di college introversi ed estroversi. Hanno scoperto che gli estroversi erano più propensi a legare i sentimenti di benessere all’ambiente in cui si trovavano. Al contrario, gli introversi non associano la sensazione di benessere all’ambiente circostante.
Questo suggerisce che gli introversi presentano una differenza di fondo in termini di intensità con la quale elaborano le ricompense ricevute dall’ambiente. Secondo i ricercatori, il cervello degli introversi può assegnare ai segnali interni un peso maggiore rispetto a quelli esterni. In altre parole, gli introversi si sentono a disagio fuori dal loro ambiente.
#21. Ti dicono che sei una persona saggia
Gli introversi tendono a osservare, elaborare le informazioni in profondità e riflettere prima di parlare. Analitici per natura, spesso sono interessati a scoprire il significato più profondo o il modello che si cela dietro gli eventi. Per questo motivo, un introverso può sembrare saggio, fin dalla più tenera età.
#22. Alterni momenti in cui sei con gli altri e momenti in cui sei da solo
Gli introversi amano stare in solitudine. Ma non vogliono stare sempre soli. Come esseri umani sono programmati per connettersi con gli altri, e come introversi amano connettersi in maniera significativa. Così gli introversi vivono come in due mondi: visitano il mondo delle persone, ma la solitudine e il mondo interiore saranno sempre la loro casa.
Articoli consigliati:
- Ansia. 25 Stratagemmi per allentare la tensione
- 5 Strategie per fermare il dialogo interiore negativo
- Perché ti senti incompreso | Nessuno mi capisce davvero
- 10 Migliori libri su Autostima | Per smettere di tormentarsi e vivere meglio
RIF. Tratto
(con modifiche e integrazioni) dal libro: “La vita segreta degli introversi” di Jennifer Granneman
Introversi. Libri più venduti online
Ecco i 3 libri più venduti online per Introversi, con informazioni sul prezzo e valutazione di chi li ha acquistati.
Anteprima | Prodotto | Voto | Prezzo | |
---|---|---|---|---|
Baileys Original Irish Cream, crema di whisky irlandese certificata B-Corp, 700 ml | 11,98 € 9,79 € | Acquista su Amazon |
Io ho sempre saputo di essere una persona introversa e leggendo tutto quello che è scritto qui sul temperamento introverso mi sono rivista in quasi tutti i tratti che caratterizzano le persone introverse. Io di natura sono timida e introversa da quando sono piccola e spesso mi dicono che devo lasciarmi andare, uscire, incontrare nuove persone (anche perché ho pochi amici) ma io non amo e non ho mai amato andare a delle feste dove ci sono persone che non conosco, non amo i luoghi affollati come locali, ecc. Ho sempre evitato questi posti a 20 anni e li evito ora che di anni ne ho 43. Questo perché non mi sento a mio agio, preferisco luoghi calmi e famigliari come casa mia e ai locali affollati preferisco le passeggiate e il cinema. Ma non riesco a stare in posti con tanta gente anche perché frequentati da tante persone estroverse e chiacchierone. Io poi parlo tanto, ma non su tutti gli argomenti, per cui ci sono momenti in compagnia, specie nei gruppi in cui ci sono nuove persone, in cui non parlo con nessuno perché non so di cosa parlare e temo che le mie riflessioni su argomenti che a me interessano possano annoiare visto che non sono né il luogo né il momento in cui parlarne. Amo molto scrivere sin da piccola, è il mio modo per esprimermi meglio e sin da piccola, causa questo mio temperamento introverso, mi sono creata un mondo mio come una corazza per proteggermi dalle opinioni altrui su di me (a scuola ero presa in giro tantissimo). Non amo stare al centro dell’attenzione né attirare l’attenzione di nessuno, per cui magari alla fine le persone evitano di parlare con me. Ma non è così, io sto sulle mie per questo temperamento e per “difesa”. Ieri una mia coetanea che è l’opposto di me mi ha detto che sono molto riflessiva e silenziosa. Ed è vero, lei riesce ad attirare l’attenzione su di sé anche per come si veste e si atteggia, per cui ogni volta che stavamo da qualche parte tutti parlavano con lei, mentre io sono tutto l’opposto di lei. Una mia amica insiste che dovrei essere più come questa ragazza per conoscere nuove persone ma non è da me. Io ho il mio temperamento e la mia personalità è cambiarli è come andare contro natura.
Simona, Grazie per il tuo commento!
Mi sento estremamente felice, per aver letto questo post, pensavo di essere stata traumatizzata, il motivo del mio essere “strana” è assocciale, invece sono una semplice introversa
Grazie per il tuo commento Gina