Ti senti incompreso e ti sei fatto l’idea che la maggior parte delle gente ha un’opinione completamente sbagliata di te. Gli altri pensano che sei fragile quando in realtà sei forte, o poco interessante quando il tuo punto di forza è proprio la conversazione brillante.
Hai l’impressione che non ti dimostrino il rispetto che meriti; se ti conoscessero davvero, ti tratterebbero in modo assai diverso. Credi che potresti fare ed essere molto di più se ti venisse data l’opportunità di mostrare di cosa sei capace.
Ti senti costantemente incompreso, in parte perché hai difficoltà a comunicare idee e pensieri. In genere hai la sensazione che gli altri non capiscano ciò che vuoi dire nel corso di conversazioni o discussioni. A volte ti sembra di venire da un altro pianeta.
Secondo una analisi dello psicologo David Lieberman, probabilmente le tue azioni non riflettono accuratamente i pensieri. Non conduci il tipo di vita che vorresti e non ti dedichi alle attività che ti piacerebbero, quindi gli altri non ti vedono come sei in realtà.
Vieni giudicato in base al comportamento quando preferiresti che si tenesse conto delle intenzioni, delle intuizioni e delle idee. Credi che gli altri non siano in grado di vedere le barriere contro cui ti scontri. Fai del tuo meglio, “considerate le circostanze”.
È confortante pensare che nessuno sia al corrente dei tuoi problemi e difficoltà e che sei incompreso. Se pensi che gli altri ti capissero e non ti amassero, sarebbe devastante. Questo modo di pensare ti consola e fornisce una spiegazione dell’antipatia che susciti negli altri.
Come recita il detto, “Conoscermi significa amarmi”. In altre parole: “Gli altri non mi amano, quindi vuol dire che non mi capiscono affatto”. Lieberman sostiene che: “Invece di affrontare il fatto che non tutti ti amano e ti apprezzano, preferisci pensare che non ti conoscono abbastanza bene”.
In un certo senso, continua Lieberman, non vuoi essere capito. È nell’isolamento che ti sentite unico; essere compresi e integrarsi nel gruppo ti fa sentire banale e uguali agli altri. La tua autostima si basa quasi esclusivamente sulla tua unicità: devi poter pensare che l’incomprensione altrui fa di te un essere unico, diverso da tutti gli altri. Quale altra spiegazione potrebbe esserci?
Ti senti incompreso? Ecco 3 esercizi che possono aiutarti
Oltre alla sua personale esposizione della teoria psicoanalitica, Lieberman offre 3 esercizi pratici per aiutarti a modificare l’abitudine di sentirti incompreso. Questi esercizi di Self Help sono tratti, con modifiche e adattamenti al post, dal libro Lo psicanalista portatile
#1. Nel tuo diario o su un foglio di carta scrivi chi sei
Includi nella descrizione ogni caratteristica che pensi di avere, i punti forti, le debolezze, ciò che credi su di te e sugli altri, gli interessi, il lavoro, i rapporti personali; insomma, tutto quello che possa dare un’idea di chi sei. Quando avrai finito, rileggi la lista.
Evidenzia tutto quello su cui vuoi mettere l’accento, ogni caratteristica che ritieni importante enfatizzare quando comunichi chi sei agli altri.
Su un altro foglio scrivi quello che secondo te è il tuo scopo sulla Terra e leggi questa frase finché non l’avrai interiorizzata. La combinazione dello scopo della tua vita e delle caratteristiche che hai scelto nella lista ti darà un profondo senso di identità, che ti aiuterà a comunicare in modo più autentico con gli altri.
#2. Come si dice, “Chi desidera essere capito deve per primo capire”
Ti limiti a gettare la spugna quando hai l’impressione che gli altri non ti vedano come sei, oppure investi tempo e sforzi non solo per comunicare con loro, ma anche per ascoltare davvero ciò che hanno da dirti?
Se ti senti incompreso, spetta a te compiere i passi necessari per rivelare agli altri chi sei davvero. Comincia accertandoti di capire a fondo quello che gli altri ti comunicano.
Puoi dire: “Vorrei essere sicuro di capire cosa stai dicendo. È forse…?” e ripetigli quello che, a tuo avviso, voleva dire. Se conferma, prosegui dicendo: “Rispetto il tuo pensiero, anche se la mia esperienza è diversa. Io la vedo così”.
- Hartl, Thomas (Autore)
Se non dai l’impressione di sottintendere che tu hai ragione e l’altro torto, queste parole possono spianare il cammino per una comunicazione più chiara di pensieri e sentimenti. Procedendo in questo modo eviti anche di fraintendere quello che gli altri hanno da dire.
#3. Sviluppa una connessione emotiva con gli altri
La comunicazione avviene nei due sensi, e ci sarà sempre il rischio di incomprensioni. Ma se si stabilisce un legame a livello emotivo, comunichi in un modo che trascende le azioni e le parole.
Le persone che stabiliscono facilmente una connessione emotiva con gli altri riescono a risolvere meglio i malintesi, perché i loro rapporti si fondano non sulla mente ma sul cuore.
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Ultima revisione
RIF. Tratto (con modifiche e adattamenti al post) dal libro: Lo psicanalista portatile
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