Le 2 principali perversioni dei serial killer sono il sadismo e la necrofilia, le quali tendono a escludersi a vicenda.
Secondo i criminologi Vincenzo Maria Mastronardi e Ruben De Luca, possiamo infatti trovarci di fronte a un omosessuale sadico o un necrofilo feticista, o altre combinazioni ancora, ma è praticamente impossibile avere un caso di sadico necrofilo, perché dove per il primo finisce il piacere e il divertimento (con la morte della vittima), per il secondo inizia la soddisfazione erotica.
Alcuni assassini seriali sadici compiono atti sessuali con i cadaveri allo scopo di affermare la propria potenza virile e come ulteriore segno dispregiativo nei confronti della vittima. Il necrofilo, invece, ama il cadavere, fisicamente e psichicamente, e può ricevere piacere solo con un corpo inanimato.