Last Updated on 1 Ottobre 2022 by Samuele Corona
Le 2 principali perversioni dei serial killer sono il sadismo e la necrofilia, le quali tendono a escludersi a vicenda.
Secondo i criminologi Vincenzo Maria Mastronardi e Ruben De Luca, possiamo infatti trovarci di fronte a un omosessuale sadico o un necrofilo feticista, o altre combinazioni ancora, ma è praticamente impossibile avere un caso di sadico necrofilo, perché dove per il primo finisce il piacere e il divertimento (con la morte della vittima), per il secondo inizia la soddisfazione erotica.
Alcuni assassini seriali sadici compiono atti sessuali con i cadaveri allo scopo di affermare la propria potenza virile e come ulteriore segno dispregiativo nei confronti della vittima. Il necrofilo, invece, ama il cadavere, fisicamente e psichicamente, e può ricevere piacere solo con un corpo inanimato.
Elementi in comune nelle perversioni sessuali dei serial killer
Le perversioni sessuali difficilmente si riscontrano allo stato puro e singolo, mentre è molto più frequente che, in uno stesso serial killer ci sia una combinazione variabile di comportamenti perversi.
DA I Serial Killer:
Le esperienze sessuali precoci e traumatiche lasciano un segno indelebile nella psiche del serial killer e, anche da adulto, il comportamento sessuale sarà orientato verso livelli visuali e di autoerotismo, con gravi problemi nello stabilire relazioni intime normali e nel raggiungimento dell’orgasmo in attività sessuali convenzionali.
Le perversioni sessuali riscontrate negli assassini seriali, indipendentemente dal tipo di manifestazione, presentano tutte alcuni elementi in comune.
- Mastronardi, Vincenzo Maria(Autore)
In molti atti di perversione, il soddisfacimento non viene ottenuto durante l’atto stesso, ma è raggiunto in un susseguente atto masturbatorio. Molti di essi si masturbano di fronte al cadavere o a parti di esso, soprattutto la testa.
Diversi assassini seriali raccontano di avere grosse difficoltà a raggiungere l’orgasmo, anche quando compiono la loro perversione preferita.
L’assassino seriale non raggiunge una gratificazione sessuale soddisfacente compiendo l’atto perverso e ciò lo spinge a cercare presto una nuova vittima per mettere in atto altre perversioni che, spera, gli possano procurare un piacere maggiore.
Non c’è alcun tipo di coinvolgimento fra l’assassino seriale e l’oggetto della sua perversione, la vittima, che costituisce semplicemente un mezzo per permettere all’assassino di raggiungere la propria gratificazione.
Dopo ogni omicidio, l’assassino rimane con una sensazione di incompiutezza, come se tutto lo sforzo compiuto non avesse conseguito altro risultato che quello di regalargli un’illusione momentanea.
12 Perversioni sessuali dei serial killer
Di seguito le 12 principali perversioni dei serial killer, come descritte da Vincenzo Maria Mastronardi e Ruben De Luca nel libro I Serial Killer:
#1. Antropofagia
Fissazione sessuale sul bisogno di mangiare carne umana in un atto di cannibalismo. Quando viene applicata in modo specifico ai cadaveri, spesso in stato avanzato di decomposizione, il termine più esatto è necrofagia. Il cannibalismo praticato su bambine, come nel caso di Albert Fish, viene chiamato partenofagia.
*Ne ho parlato nel post: Albert Fish. Il serial killer più perverso del mondo
#2. Bestialità (o zoofilia)
Attività sessuale con animali, praticata, durante l’infanzia, da Henry Lee Lucas e da altri assassini seriali. Il futuro serial killer, da bambino, può torturare e mutilare gli animali e in questo caso si parla di sadismo bestiale.
#3. Bondage
Il bondage consiste nell’uso di mezzi di coercizione fisica durante l’attività sessuale. Può essere consensuale, se adoperata entro certi limiti e con l’approvazione esplicita del partner, oppure una modalità comune di eccitazione propedeutica alla tortura e all’omicidio per molti assassini seriali come Harvey Glatman.
*Harvey Glatman è uno de I 13 serial killer più famosi della storia
#4. Coprofilia/coprolagnia
L’eccitazione sessuale viene raggiunta attraverso la contemplazione e/o manipolazione di feci umane e, quando il soggetto arriva a ingerire le feci, come nel caso di Albert Fish, si parla più propriamente di coprofagia.
#5. Gerontofilia
Attrazione sessuale rivolta esclusivamente alle persone anziane da parte di un soggetto che, di solito, è molto più giovane, come nel caso degli assassini seriali Albert De Salvo e John Wayne Glover.
Nel linguaggio medico specifico, l’attrazione esclusiva per uomini anziani è denominata alfamegamia, mentre la fissazione esclusiva sulle donne è chiamata graofilia o matronoloagnia.
#6. Ematofilia/ematomania
Fissazione ossessiva sul sangue, comunemente riscontrata nei casi di vampirismo in molti assassini seriali, come John George Haigh e Fritz Haarmann.
#7. Mutilazione
Questa perversione viene riscontrata spesso in crimini sessuali di natura sadica.
Il termine colobosi è utilizzato in riferimento alla mutilazione specifica dei genitali maschili, mazoperosi per la mutilazione dei seni femminili, peroginia per la mutilazione generale delle donne e necrosadismo per indicare la mutilazione specifica dei cadaveri (qualche volta praticata giorni o anche settimane dopo l’omicidio).
#8. Necrofilia
Fissazione sessuale per la morte e per i cadaveri.
- Jannini, Emmanuele A.(Autore)
Quando l’ossessione è orientata al rapporto sessuale effettivo con il cadavere si usa il termine necrocoito, mentre la denominazione del rapporto specifico con un cadavere di sesso femminile è necroclesi.
#9. Pedofilia
Fissazione per l’attività sessuale con bambini e giovani adolescenti, riscontrabile in molti assassini seriali. L’ossessione specifica per i giovani maschi è chiamata anche pederastia.
#10. Piromania/pirofilia
Fissazione per il fuoco che provoca eccitazione e piacere sessuale, sia in forma attiva (il soggetto appicca incendi) che in forma passiva (il soggetto guarda un incendio).
#11. Sadismo
Ossessione che si concretizza nel raggiungimento di un piacere sessuale ottenuto infliggendo dolore e sofferenza ad altri esseri viventi, condizione di base per molti casi di omicidio seriale nei quali la vittima viene sempre torturata prima di essere uccisa.
#12. Voyeurismo
Il termine indica generalmente l’assistere in modo passivo ad altre persone che si spogliano e/o hanno rapporti sessuali, attività tipicamente accompagnata da masturbazione. Molti serial killer passano gran parte del loro tempo a spiare donne nude e aumenta il loro senso di frustrazione interno che li porta, in un momento successivo, a passare all’atto aggressivo che può arrivare fino all’omicidio.
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Bibliografia:
“I Serial Killer” di Mastronardi e De Luca
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