Last Updated on 6 Febbraio 2024 by Samuele Corona
“Pensieri lenti e veloci” è un libro scritto da Daniel Kahneman, vincitore del Premio Nobel per l’economia nel 2002. Kahneman esplora i processi decisionali umani attraverso due sistemi di pensiero: il Sistema 1, che è rapido, intuitivo ed emotivo, e il Sistema 2, che è lento, deliberato e razionale.
Pensieri lenti e veloci per lungo tempo è stato in vetta alle classifiche americane. Ho inserito questo libro nella lista I migliori libri di Psicologia (contemporanea).
- Kahneman, Daniel(Autore)
In questo libro Daniel Kahneman espone le sue idee in merito al giudizio e al processo decisionale, idee che sono state forgiate dalle scoperte compiute dalla psicologia negli ultimi decenni.
Harvard e i corsi di Negoziazione
Quando le facoltà di economia come Harvard iniziarono a insegnare la negoziazione negli anni Ottanta, il processo veniva presentato sotto forma di una pura e semplice analisi economica.
Era un periodo in cui i migliori economisti del mondo dichiaravano che siamo tutti “attori razionali” e tale presupposto fu adottato anche durante i corsi di negoziazione.
Si presupponeva che la controparte stesse agendo razionalmente ed egoisticamente, nel tentativo di massimizzare le sue posizioni, mentre l’obiettivo era immaginare come rispondere nei diversi scenari così da massimizzare il proprio vantaggio.
*Ne ho parlato nel post: 5 Migliori libri sull’arte della Negoziazione | Per negoziare con profitto
La nascita dell’economia comportamentale di Daniel Kahneman e Amos Tversky
Quasi dall’altra parte degli Stati Uniti, due professori dell’Università di Chicago stavano affrontando diversi ambiti, dall’economia alla negoziazione, sulla base di un punto di vista assai diverso.
Si trattava dell’economista Amos Tversky e dello psicologo Daniel Kahneman. Insieme, questi insigni professori inaugurarono la disciplina dell’economia comportamentale, con cui Kahneman avrebbe persino ottenuto nel 2002 il Nobel per l’Economia. Dimostrarono che l’uomo è un animale decisamente irrazionale e scoprirono che emozioni e sensazioni sono forme di pensiero.
Quel genere di atteggiamento dei professori di Harvard lasciava perplesso Kahneman, i cui studi nell’ambito della psicologia lo avevano indotto a dire: “È ovvio che le persone non sono né pienamente razionali né completamente egoiste e che le loro propensioni sono tutt’altro che stabili”.
La scoperta dei Bias cognitivi
Dopo decenni di ricerca insieme a Tversky, Kahneman aveva dimostrato che tutti gli esseri umani sono sottoposti a una sorta di distorsione cognitiva, ovvero che ci sono processi cerebrali (Bias Cognitivi) che, inconsciamente e in modo irrazionale, distorcono il modo in cui vediamo il mondo. Kahneman e Tversky ne individuarono oltre 150.
- Gaito, Raffaele(Autore)
La teoria del prospetto spiega perché ci assumiamo rischi ingiustificati quando ci troviamo ad affrontare possibili perdite. E poi c’è l’ancor più famosa avversione alla perdita (Loss Aversion), che dimostra come le persone siano statisticamente più propense a evitare una perdita che a ottenere un pari guadagno.
Successivamente Kahneman avrebbe codificato la sua ricerca in “Pensieri lenti e veloci”, il suo bestseller uscito nel 2011. Gli uomini, scrive Kahneman, hanno due sistemi di pensiero: il sistema numero 1 è la mente animale, veloce, istintiva ed emotiva; mentre il sistema numero 2 è la mente logica, lenta e deliberante.
Il sistema 1 è di gran lunga quello più potente e, di fatto, dirige e governa i nostri pensieri razionali. Le rudimentali credenze, sensazioni ed espressioni del sistema 1 sono all’origine delle credenze e scelte deliberate del sistema 2.
Reagiamo emotivamente (sistema 1) a una proposta o domanda. Poi la reazione del sistema 1 istruisce e crea la risposta del sistema 2.
*Leggi anche: 50 Bias Cognitivi comuni che Influenzano il nostro pensiero
Pensieri lenti e veloci. Il libro di Daniel Kahneman
Pensieri lenti e veloci è un libro che esplora i due sistemi di pensiero che guidano le nostre decisioni: il sistema 1, intuitivo e istintivo, e il sistema 2, razionale e deliberato.
Kahneman illustra come questi sistemi influenzino il nostro pensiero quotidiano, spiegando i loro punti di forza e le loro debolezze.
Attraverso una serie di esempi e studi, il libro mostra come comprendere questi due modi di pensare possa migliorare la nostra capacità di prendere decisioni più consapevoli e razionali.
La prima parte del libro
Nella prima parte del libro Daniel Kahneman illustra gli elementi fondamentali di una visione bi-sistemica del giudizio e della scelta. Spiega la distinzione tra le operazioni automatiche del sistema 1 e le operazioni controllate del sistema 2, e dimostra come la memoria associativa, nucleo del sistema 1, elabora in continuazione, a ogni istante, un’interpretazione coerente di quello che accade nel nostro mondo.
Kanheman cerca di trasmettere il senso della complessità e della ricchezza dei processi automatici e spesso inconsci che sono alla base del pensiero intuitivo, e di far capire come questi processi automatici spieghino le euristiche del giudizio.
Uno degli obiettivi di Daniel Kahneman è introdurre un nuovo linguaggio per riflettere e discutere sulla mente.
La seconda parte del libro
Nella seconda parte del libro Kahneman fornisce gli aggiornamenti sulle euristiche del giudizio e analizza un grosso enigma: perché ci riesce così difficile pensare da statistici?
Noi tendiamo a pensare in maniera associativa, metaforica e causale, mentre per pensare in maniera statistica occorre gestire molti pensieri alla volta, una cosa per la quale il sistema 1 non è tagliato.
Le difficoltà del pensiero statistico costituiscono il tema principale della Parte terza.
La terza parte del libro
Daniel Kahneman descrive uno sconcertante limite della nostra mente: l’eccessiva sicurezza con cui crediamo di sapere le cose che crediamo di sapere, e la nostra evidente incapacità di riconoscere quanto siano estese la nostra ignoranza e l’incertezza del mondo in cui viviamo.
Tendiamo a sopravvalutare le nostre conoscenze sul mondo e a sottovalutare il ruolo del caso negli avvenimenti. La sicumera è alimentata dalla certezza illusoria del senno del poi.
Nelle opinioni su questo argomento Kahneman è stato influenzato da Nassim Taleb, autore di Il cigno nero. Come l’improbabile governa la nostra vita.
*Trovi un riassunto di questo libro al link: Il Cigno nero di Nassim Nicholas Taleb | 8 Concetti chiave
La quarta parte del libro
Daniel Kahneman parla della sfortunata tendenza a trattare i problemi come se fossero isolati da tutto il resto, e degli effetti framing, gli effetti di formulazione a causa dei quali le decisioni sono forgiate da caratteristiche irrilevanti dei problemi di scelta.
Queste osservazioni, che si spiegano facilmente con le caratteristiche del sistema 1, rappresentano una grande sfida all’assunto della razionalità su cui si basa l’economia tradizionale.
La quinta parte del libro
Nella Parte quinta Kahneman spiega come recenti ricerche abbiano introdotto una distinzione tra i due sé, il sé esperienziale e il sé mnemonico, che non hanno gli stessi interessi. Mettiamo per esempio di esporre delle persone a due esperienze dolorose, una delle quali è decisamente peggiore dell’altra, in quanto più lunga.
La formazione automatica dei ricordi, una caratteristica del sistema 1, ha le sue regole, che possiamo sfruttare in maniera che l’episodio peggiore lasci un ricordo migliore.
- Kahneman, Daniel(Autore)
Quando i soggetti in seguito scelgono quale episodio rivivere, sono naturalmente guidati dal sé mnemonico e si espongono (espongono il sé esperienziale) a un dolore inutile.
Della distinzione tra i due sé si tiene conto quando si misura il benessere, e anche qui si constata che ciò che rende il sé esperienziale felice non è la stessa cosa che soddisfa il sé mnemonico.
Come due distinti sé che condividono lo stesso corpo possano perseguire la felicità, è un interrogativo che pone problemi difficili sia agli individui sia alle società che considerano il benessere della popolazione l’obiettivo delle loro politiche.
11 Principali tematiche trattate nel libro “Pensieri lenti e veloci”
Ecco un sommario essenziale delle principali tematiche trattate nel libro “Pensieri lenti e veloci” di Daniel Kahneman:
#1. Sistemi di pensiero: Kahneman identifica due sistemi di pensiero nella mente umana: il Sistema 1, che è rapido, intuitivo ed emotivo, e il Sistema 2, che è lento, deliberato e razionale.
#2. Bias cognitivi: Il libro esplora numerosi bias cognitivi, come l’ancoraggio, l’eccessiva fiducia nelle proprie intuizioni e l’influenza delle emozioni sulle decisioni.
#3. Effetto ancoraggio: Le persone tendono a essere influenzate da cifre o valori di riferimento (ancoraggi) quando prendono decisioni, anche se tali cifre sono irrilevanti o casuali.
#4. Eccessiva fiducia: Spesso sopravvalutiamo la nostra competenza e la precisione delle nostre previsioni, dando poco peso alle informazioni contrarie.
#5. Rappresentatività: Le persone tendono a fare giudizi basati su modelli e stereotipi mentali, ignorando le probabilità reali.
#6. Effetto di disponibilità: Abbiamo la tendenza a giudicare la frequenza o la probabilità di un evento in base a quanto sia facile ricordarlo o immaginarlo.
#7. Economia comportamentale: Kahneman esplora i modelli di comportamento umano che sfidano le assunzioni tradizionali dell’economia classica, dimostrando che le persone spesso agiscono in modo irrazionale.
#8. Previsioni e pianificazione: Il libro discute le difficoltà umane nel fare previsioni accurate e nel pianificare il futuro, evidenziando come siamo influenzati da aspettative irrealistiche e dalla paura delle perdite.
#9. Gestione del rischio: Kahneman analizza come le persone valutano il rischio e le ricompense, mostrando come le emozioni e le percezioni influenzino le decisioni finanziarie e di investimento.
#10. Riflessioni sull’ottimismo e sul pessimismo: Il libro esplora le radici cognitive dell’ottimismo e del pessimismo, evidenziando come queste prospettive influenzino le nostre decisioni e il nostro benessere emotivo.
#11. Strategie di mitigazione: Kahneman fornisce suggerimenti su come riconoscere e mitigare i bias cognitivi, incoraggiando l’adozione di approcci più razionali e consapevoli nel processo decisionale.
Ho inserito questo libro nella lista I migliori libri di Psicologia (Contemporanea)
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