Facendo ricorso a studi ed esempi tratti dal business, dalla politica, dallo sport e dall’intrattenimento, nel suo libro “Essere Originali. Come gli anticonformisti cambiano il mondo”, Adam Grant esamina le radici della trasformazione creativa, morale e organizzativa e le barriere che hanno frenato il progresso.
La prima parte del libro
La prima parte del libro si incentra sulla gestione dei rischi connessi al concepimento, al riconoscimento e all’espressione delle idee originali. Per definizione, le idee nuove sono caratterizzate dall’incertezza: le ricerche dimostrano che possiamo affinare le nostre capacità di separare il grano dal loglio, per non rischiare di scommettere sulle cattive idee e di lasciarci sfuggire quelle buone.
Dopo aver individuato un’idea promettente, il passo successivo è comunicarla con efficacia. Adam Grant illustra alcune best practice per alzare la voce, spiega come selezionare i messaggi e il pubblico per farsi ascoltare meglio. Egli rende noto come la trasmissione televisiva più popolare di tutti i tempi ha rischiato di non andare in onda, perché un imprenditore promuove le sue startup elencando i motivi per non investire in esse, come un analista della CIA ha convinto la comunità dell’intelligence a tenere mero segreti e come una donna in Apple ha sfidato Steve Jobs da tre livelli più in basso di lui nell’organigramma… e ha vinto.
La seconda parte del libro
La seconda parte del libro parla delle scelte che facciamo per realizzare su larga scala le idee originali. Adam Grant inizia con il dilemma delle tempistiche: rivela che è meglio evitare di agire per primi, perché spesso è più rischioso muoversi prima che dopo. Sorprendentemente, alcune delle più alte vette creative e delle trasformazioni più profonde della storia affondano le loro radici nella procrastinazione e la tendenza a rinviare e posporre può aiutare gli imprenditori a costruire aziende che durano, i leader a capitanare le iniziative di cambiamento e gli innovatori a mantenersi originali.
Adam Grant poi passa alla descrizione delle difficoltà legate alla formazione di coalizioni, alla questione di come generare sostegno per un’idea originale e ridurre il rischio di un rifiuto. L’eroe dimenticato del movimento delle suffragette illustrerà perché i nemici sono alleati migliori dei nemici-amici e perché i valori condivisi possono creare rotture anziché unire. Una fondatrice che ha tenuto nascosta ai dipendenti la mission della sua azienda e un regista di Hollywood che ha trasformato l’approccio di Disney ai film animati ci mostrano come reclutare i collaboratori bilanciando idealismo e pragmatismo e mescolando il familiare al nuovo.
La terza parte del libro
Nella terza parte del libro Adam Grant insegna ad esprimere e sostenere l’originalità, a casa e sul lavoro. Spiega come stimolare l’originalità nei bambini, e in che modo i genitori, i fratelli e come i modelli da imitare plasmino la nostra tendenza alla ribellione, rivela perché il numero di basi conquistate dai giocatori professionisti di baseball dipende dal loro ordine di nascita, perché i comici americani più originali provengono da famiglie simili tra loro, perché chi ha rischiato la vita per salvare altre persone durante l’olocausto ha ricevuto un’educazione ben precisa dai genitori e perché i tassi di innovazione e crescita economica di intere nazioni si possono far risalire ai libri che leggiamo ai nostri bambini.
Successivamente Adam Gant spiega perché alcune culture diventano culti e come i leader possono incoraggiare il dissenso che permette all’originalità di prosperare. Imparerai qualcosa da un miliardario e genio della finanza che licenzia i dipendenti che non lo criticano, da un inventore che ha faticato molto per far conoscere il suo ingegno e da un esperto che ha contribuito a spezzare il silenzio nella NASA dopo l’esplosione dello shuttle Columbia.
Le persone originali agiscono nonostante la paura e i dubbi
Adam Grant chiude parlando delle emozioni che ci impediscono di perseguire l’originalità. Svela come superare la paura e l’apatia attraverso l’esempio di un gruppo di ventenni che hanno rovesciato un tiranno e di un avvocato che ha lottato contro il cambiamento climatico nuotando al Polo Nord. Queste persone insegnano che calmarsi non è il modo migliore di gestire l’ansia, che sfogare la rabbia ci si ritorce contro e che a volte il pessimismo è più energizzante dell’ottimismo.
In ultima analisi, le persone che hanno scelto di farsi alfieri dell’originalità sono quelle che ci spingono a migliorare. Dopo averle studiate e aver interagito con loro per anni, Adam Grant è convinto che la loro vita interiore non sia diversa dalla nostra provano la stessa paura e gli stessi dubbi che proviamo tutti. A distinguerle è il fatto che agiscono nonostante la paura e i dubbi. E agiscono perché sanno che rimpiangerebbero il fatto di non averci neppure provato, più di quanto rimpiangerebbero un eventuale insuccesso.
Rif Tratto dal Libro: Essere Originali. Come gli anticonformisti cambiano il mondo di Adam Grant
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