Le celebrità utilizzano spesso il linguaggio del corpo come parte fondamentale del proprio lavoro. Hanno bisogno di comunicare a migliaia, in alcuni casi milioni, di persone in un tempo molto breve e talvolta semplicemente con una foto. Di seguito un’analisi del linguaggio del corpo di alcune celebrità.
Regina Elisabetta II
Dobbiamo, naturalmente, iniziare con la donna che è conosciuta in tutto il mondo come “La Regina”. La regina Elisabetta parla poco in pubblico ma lei è assolutamente magistrale quando si tratta di utilizzare il linguaggio del corpo. Essere a capo della più potente monarchia della terra non è sicuramente un lavoro facile perché da quella posizione deve trasmettere ai suoi sudditi fiducia e nel contempo autorità massima. Eppure la regina Elisabetta ha fatto del suo linguaggio del corpo una forma d’arte.La regina Elisabetta ha sempre una postura eretta, seduta o in piedi non vedrai mai una vecchia dinoccolata matriarca novantenne, nessuno ha mai visto neppure sua madre dinoccolata nei suoi 101 anni. L’impressionante costanza della sua postura è ciò che la rende davvero unica: l’effetto è cumulativo; per oltre sessant’anni non ha mai dato un segno di stanchezza, debolezza, o mancanza di autorità.
La regina ha un modo molto particolare di tenere le mani: le tiene davanti al suo ventre in una posizione predefinita che rappresenta la più alta e fiduciosa espressione di potere mai vista.
Manifesta una posizione serrata e nel contempo una completa indipendenza, ciò ci fa capire che occorre starle a debita distanza perché è completamente chiusa nei confronti dello spettatore. Mostra il suo potenziale aggressivo mettendo in primo piano il dorso di una mano e comunica che sa contenere questa aggressività stringendo le dita della mano con l’altra.
Nel complesso questa posizione indica che non ha pari sociali. Cioè, sta comunicando che nessuno è alla “Sua Altezza”.
- Pacori, Marco (Autore)
In un mondo dominato dagli uomini, la regina Elisabetta si distingue come il simbolo più importante e duraturo del potere femminile.
Madonna
Dalla Regina ad un’altra regina, questa volta la “Regina del Pop”. Da una donna al top del potere istituzionale alla donna più potente dello spettacolo. Madonna, come la regina Elisabetta, ha fatto carriera in un mondo dominato dagli uomini soprattutto se pensiamo ai suoi esordi nei primissimi anni ‘80. Come la regina Elisabetta detiene il potere più duraturo rispetto a qualsiasi altra persona nel suo campo, e come l’ Elisabetta, lei è estremamente brava nell’utilizzare il linguaggio del corpo.Se osservi le sue interviste potrai notare che Madonna sta sempre seduta con la schiena dritta, petto in fuori, spalle tese e il collo rigido; questa è una dimostrazione di estrema fiducia e autorità.
Fai attenzione ai movimenti oculari. Quando risponde alle domande, Madonna chiude parzialmente le palpebre e ciò spaventa gli intervistatori.
In questo modo comunica che sta pensando molto attentamente a cosa dire e pesa le sue parole con estrema cura, ciò per far capire all’intervistatore ( caso mai avesse dei dubbi) che lei è una persona molto intelligente.
Il principe Carlo
Il principe Carlo non è sicuramente popolare quanto la madre e in pochi si ricordano di lui; questo può essere in parte dovuto al suo linguaggio del corpo. Nonostante sia stato educato nel tenere una postura eretta egli ha la tendenza di “aggiustarsi” i polsini della camicia, che è un chiaro segno di insicurezza. Questo dimostra che il linguaggio del corpo deve essere utilizzato in modo coerente e organico: utilizzando un gesto che tradisce insicurezza in contraddizione con la sua postura che comunica sicurezza: non funziona. Purtroppo i segnali negativi, anche se non volontari, hanno un impatto maggiore rispetto ai segnali positivi nel determinare quella che comunichiamo come “prima impressione”.
Politici e papi
I politici, soprattutto quelli molto importanti, sono esperti nell’utilizzo del linguaggio del corpo. Alcuni sono più abili di altri. Tony Blair è stato un abile oratore e spesso, durante i suoi discorsi, gesticolava con il dorso della mano rivolto verso il pubblico, che è un segno di fiducia estrema nelle proprie capacità tendente all’aggressività.Gordon Brown nei suoi discorsi toccava spesso gli appunti; con questo gesto comunicava al pubblico una mancanza di fiducia nella sue doti di leadership.Durante i loro discorsi alcuni i politici tendono ad aprire le loro braccia verso l’audience; questo è un segno di grande convinzione e fiducia mostrando di voler abbracciare il pubblico. I papi tendono ad utilizzare questo gesto molto frequentemente, che simboleggia un potere benigno, ma anche assoluto.
Se ti stai chiedendo perché la foto di Ratzinger e non quella di Francesco, ti rispondo subito.
Ratzinger (secondo me) è stato l’ultimo “vero Papa” perché un papa che si rispetti deve aprire le braccia come fa Ratzinger. Wojtyla lo faceva, tutti i papi che lo hanno preceduto aprivano le braccia verso l’audience come Ratzi. Francesco quasi mai.
Francesco mostra il pollice verso l’alto. Ma che significa: Non sei Fonzie, sei il Papa!?
Il pollice verso l’alto negli ultimi anni si è diffuso e ha preso forma come pulsante Like di Facebook. Quale è la strategia di Francesco: comunicare la sua vicinanza ai più giovani con il gesto del like di Facebook, o comunicare ai i quarantenni che è figo quanto Fonzie? Perché dietro un gesto, dietro una comunicazione vi è sempre una strategia…
Il pollice verso l’alto è un’arma a doppio taglio. I diversamente giovani potrebbero interpretarlo come gesto ironico, o anche come un gesto utile a chiudere una conversazione noiosa. Tu parli di cose che non mi interessano, io non ho tempo di ascoltarti ti mostro il pollice alzato e vado via, così ti ho fatto fesso e contento.
Prima di Fonzie e di Facebook il gesto del pollice alzato aveva questa utilità. Francesco: se vuoi diventare un papa “vero” vai a scuola di linguaggio Non verbale da Ratzi.
- Navarro, Joe (Autore)
Alcuni politici hanno uno strano linguaggio del corpo. George W. Bush ad esempio è stato spesso visto con le mani in tasca e gomiti lontani dal suo corpo. Questo è il tratto distintivo di un bullo, di una persona eccessivamente fiduciosa nei propri mezzi a cui non importa proprio nulla di ciò che pensa il prossimo.
Se vuoi utilizzare la posizione Bush, devi farlo nel modo corretto perché rischi di fare la figura dell’imbecille, cioè: assicurati che le tasche della giacca non siano troppo alte 🙂
Un altro politico che fa un uso “particolare” linguaggio del corpo è Barack Obama; infatti il suo linguaggio è unico e per questo è stato oggetto di molti studi.
Obama ha preso in prestito il dito puntato da Bill Clinton, che fu il primo ad introdurre questo gesto sul palco della politica. Prima di Clinton io ricordo l’agente Poncharello del telefilm “I Chips”, anche lui usava spesso puntare il dito indice con la mano chiusa. Puntare il dito indice con la mano chiusa è sinonimo di dominazione. È un gesto che non mette sullo stesso piano le persone coinvolte, chi sta parlando o fa questo gesto si sente superiore.
Obama invece, secondo gli esperti, usa questo gesto in modo insolito. Lo utilizza per far sentire le persone impegnate e sentirsi responsabili del funzionamento del paese. Egli fa un uso sapiente anche dei movimenti oculari. Guarda tutto il pubblico che ha di fronte, da un estremo all’altro dell’uditorio e punta l’indice, lo fa regolarmente e molto lentamente per comunicare agli spettatori “Voi siete il mio popolo e io sono il vostro capo” così crea un legame di fiducia e rispetto con il proprio pubblico.
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Aggiornamento
Bibliografia:
- Non mi freghi di Joe Navarro
- Ti faccio vedere io! di Joe Navarro
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