La storia “I quattro punti di vista” è tratta dal libro Programmazione Mentale di Eldon Taylor. Un saggio maestro aveva quattro allievi che superavano in bravura tutti gli altri. Un giorno i cinque si riunirono e
Primo allievo
il maestro disse al primo allievo: “Dimmi cosa vedi quando guardi il mondo”.
“Vedo ferocia. Al pianeta viene fatta violenza. Il mondo rifugge la verità. Ovunque vengono riversati materiali contaminanti. Dal cielo scendono particolato e piogge acide. Le foreste pluviali vengono distrutte e anche lo strato di ozono. C’è tanta ignoranza e tanto egoismo.
Il mondo ha davvero bisogno di essere corretto”. Rispose il maestro: “Hai ragione e ti chiamerò Correzione, perché attraverso la tua visione hai scelto di dedicarti a un mondo in uno stato di bisogno”.
Secondo allievo
Al secondo allievo il maestro fece la stessa richiesta: “Dimmi cosa vedi quando guardi il mondo”. Rispose il secondo allievo: “Maestro, vedo futilità. Non è possibile fare nulla per cambiare il modo di agire nel mondo, anche se qualcuno si pente e invoca un cambiamento.
Il mondo è comunque condannato dalle azioni degli esseri umani. La scienza ci insegna che nascono troppe persone, che troppa distruzione è già stata perpetrata, che troppo poco denaro viene dato alla scienza affinché questa possa contribuire adeguatamente e che ci si cura troppo poco dell’etica e dei valori.
La criminalità cresce e i valori familiari diminuiscono. Non c’è più legge”. “Anche tu hai ragione e ti chiamerò Il giusto, perché la tua indignazione è rivolta a un mondo corrotto oltre ogni limite e il tuo cuore ne avverte la sofferenza. Sarai conosciuto attraverso le tue parole e le tue opere esprimeranno la tristezza del tuo cuore”.
Terzo allievo
Il maestro rivolse lo sguardo al terzo allievo. “E tu, cosa vedi?”. “Vedo un mondo che ha bisogno di leggi. Non credo che ogni speranza sia perduta. Sono incoraggiato dalle parole dei miei fratelli, perché anche loro riconoscono il bisogno di un cambiamento.
È con fiducia che avverto la volontà del genere umano di cambiare. Qualsiasi buon governo è un governo fatto dal popolo per il popolo. È attraverso la legge e il governo che possiamo mettere in atto il cambiamento. Le masse seguiranno le rette azioni e il giusto atteggiamento del governo.
Gli agenti del cambiamento esistono: sono la legge e il governo”. “Anche tu hai ragione. Ti chiamerò Governo, perché le tue parole plasmano le tue osservazioni e diventano ciò che insegni. Ti dedicherai dunque a portare leggi e ordine attraverso il governo”.
Quarto allievo
Infine, al quarto allievo il maestro pose la stessa domanda: “E tu, cosa vedi?”. “Maestro, vedo solo miracoli. La vita è un miracolo, ogni essere vivente è un miracolo, la coscienza è un miracolo. Vedo Dio in ogni creatura. Sento la bellezza dell’amore nel profumo dei fiori, nel sorriso di un bambino, nel calore di chi si ama e nella luce delle stelle.
Quando guardo il mondo, sono accolto dai suoi misteri. È con stupore e reverenza che ogni giorno rivela la sua bellezza. So che tutte le cose sono buone e che ciascuna esprime la sua bontà nel modo a lei adeguato in quel momento. So che quanto i miei fratelli dicono è soltanto illusione, perché solo l’eterno è reale.
Non concedo nessun potere a pensieri di scarsità, limitazione o bisogno, perché tutto ciò che è davvero necessario è qui e dobbiamo solo vederlo, riconoscerlo e accettarlo. L’unico mio desiderio sarebbe quello di trasmettere al mondo la visione che mi è stata data. Perché grazie a questi modesti occhi e a questi sensi, il mio cuore esulta per la gioia di essere”.
Il maestro sorrise, quindi disse: “Mio prediletto, ti chiamerò Verità, perché la tua visione è verità e la sua ricompensa sta nella realtà che vede. Andrai tra gli uomini e insegnerai loro quello che vedi, perché tua è la visione di ciò che è e in questa pace si trova ogni cosa possibile. Tutti ti conosceranno dai tuoi abiti di serenità e di pace”.
Rivolgendosi a tutti loro, il maestro aggiunse: “Ognuno di voi è stato benedetto da una sua visione. Il modo in cui vedete il mondo è anche quello in cui si rivela a voi. Conoscerete il mondo dalla visione che avete di esso. Ciascuno di voi raccoglierà i frutti della propria visione. Vivrete la vita secondo la vostra visione”.
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Ultima revisione
Tratto da:“Programmazione mentale” di Eldon Taylor
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