Last Updated on 18 Gennaio 2024 by Samuele Corona
The Clever Hans era un cavallo che negli ultimi anni del 1800 suscitò grande interesse presso il pubblico europeo. Era in grado di contare, fare calcoli, riconoscere immagini e leggere l’ora.
Apparteneva al barone Wilhelm Von Osten, un insegnante di matematica che voleva dimostrare le capacità intellettive degli animali.
Dopo un apprendistato di quattro anni, il cavallo Hans era in grado di rispondere alle domande del suo padrone muovendo il capo e battendo gli zoccoli.
Nel corso di manifestazioni pubbliche, il cavallo contava gli ospiti e risolveva calcoli con radici quadrate e frazioni. Sapeva riconoscere le carte da gioco e identificava le note suonate da un’armonica.
L’intelligenza di Hans dipendeva dalla possibilità di poter vedere la persona che conosce le risposte
Von Osten non ha dubbi: Hans è la prova che gli animali sono intelligenti. Siamo nel 1891 e la fama di Hans The Clever (l’intelligente), dalla Germania si diffonde rapidamente in tutta Europa.
Nel 1904 a Berlino una commissione di esperti fu incaricata di scoprire il segreto delle doti di Hans. La Hans Commission, dopo molti test e approfonditi esami giunse alla conclusione che Von Osten non avesse utilizzato dei trucchi, il talento e l’intelligenza del cavallo erano reali.
Hans era in grado di risolvere problemi anche quando gli venivano posti da uno sconosciuto.
Uno dei membri della commissione, Oskar Pfungst, continuò le sue ricerche anche dopo che gli esperti avevano sancito la veridicità delle doti di Hans e si rese conto che il cavallo non era in grado di risolvere i quesiti quando colui che glieli poneva non conosceva la risposta.
L’intelligenza di Hans dipendeva dalla possibilità di poter vedere la persona che conosce le risposte.
L’importanza di interpretare correttamente il linguaggio del corpo. The Clever Hans
Gli esperimenti di Pfungst indicano che il cavallo non ha nozioni di matematica, ma un intuito ed una sensibilità straordinari. Hans non fa uso del suo intelletto per dare le risposte corrette ma è molto recettivo ai segnali inconsci che sono sempre presenti in una persona che fa una domanda e conosce la risposta.
Tutte le volte che lo sperimentatore non conosceva la risposta, nemmeno Hans riusciva a darla. Pfungst scoprì dunque che il cavallo trovava la soluzione solo quando il linguaggio del corpo dello sperimentatore gli segnalava quando un calcolo era risolto con successo.
Wilhelm Von Osten non accettò mai questa spiegazione, lui ed il suo cavallo continuarono per molti anni a girare la Germania per far conoscere le capacità matematiche di Hans, attirando l’attenzione e l’entusiasmo delle folle che fino all’ultimo, andarono a vedere il cavallo intelligente.
The Clever Hans riusciva ad interpretare correttamente il linguaggio del corpo del suo esaminatore
Hans riusciva ad interpretare correttamente il linguaggio del corpo del suo esaminatore. Per questo era in grado di risolvere il calcolo anche quando il proprietario non era presente e il quesito veniva posto da un estraneo. Bastava che una persona nel suo campo visivo fosse a conoscenza della soluzione perché lui comprendesse il momento in cui il quesito era risolto.
Se un cavallo fu in grado di interpretare correttamente il linguaggio del corpo degli esseri umani, significa che potresti riuscirci anche tu; giusto?
Cos’è Il linguaggio del corpo
Il linguaggio del corpo è semplicemente il nome che diamo ai messaggi che inviamo senza parlare, usando le espressioni del viso, la postura e i movimenti. Il linguaggio del corpo deve sempre essere contestualizzato, e anche le differenze culturali svolgono un ruolo molto importante nel nostro modo di agire.
Esempi di linguaggio del corpo
Se invadi lo spazio personale del tuo interlocutore questi si sentirà intimidito e minacciato, il messaggio potrebbe essere frainteso e associato a emozioni negative. Tutti abbiamo uno spazio intorno a noi che crediamo ci appartenga, e quando qualcuno si avvicina troppo ci sentiamo subito a disagio. L’estensione di questo spazio varia da cultura a cultura e da persona a persona, ma la regola generale è che siamo programmati per sentirci a nostro agio a un braccio di distanza dall’altra persona. Se qualcuno si avvicina più di così ci sentiamo infastiditi, a meno che non siamo noi ad accogliere l’altro.Le braccia conserte di solito significano che ci sentiamo attaccati e ci siamo messi sulla difensiva. Può anche significare che percepiamo un sovraccarico di informazioni o non siamo sicuri di volerle ricevere. D’altronde può anche darsi che sentiamo freddo, o che facciamo questo gesto per abitudine! Il punto è che se incrociamo le braccia è probabile che l’interlocutore ne ricavi un’impressione negativa.Quando parliamo con le persone di solito le guardiamo in faccia, e la loro espressione ci dice cosa provano. Quando incontriamo una persona che ci piace, le nostre pupille si dilatano e gli altri se ne accorgono e si sentono più a loro agio con noi. Se una persona non ci sta simpatica le pupille tendono a contrarsi, e lei può accorgersene e sentirsi a disagio.
Microespressioni
Sui nostri volti appaiono anche le cosiddette microespressioni: espressioni che caratterizzano stati emotivi molto acuti e durano meno di un quarto di secondo. C’è chi afferma che alcune persone sanno leggere le microespressioni e sanno riconoscere quando gli altri mentono. In realtà pochissimi ne sono capaci. Poiché le microespressioni sono involontarie, se filmiamo una persona che parla e poi la riguardiamo al rallentatore possiamo cogliere certi segnali, che possono essere indizi di una bugia, esaminando tutte le parti del viso, dalle labbra agli occhi, dalle sopracciglia al naso e ai muscoli della bocca.Il cervello della persona media sa riconoscere quando l’interlocutore mostra emozioni intense come la rabbia, la noia o lo stress. Secondo alcuni ricercatori il linguaggio del corpo costituisce oltre la metà del messaggio trasmesso: e lo sappiamo leggere naturalmente, senza bisogno di imparare nulla! Quindi niente costosissimi corsi, l’importante è non sopravvalutarsi, l’errore è sempre dietro la porta.
Risorse per interpretare correttamente il linguaggio del corpo come The Clever Hans
In questo blog sono presenti numerosi articoli sul linguaggio del corpo, per aiutarti ad interpretarlo correttamente come farebbe The Clever Hans. Ecco una selezione:
#1. Linguaggio del corpo: come interpretarlo? 59 segnali spiegati
Possiamo mentire a parole, ma non con le nostre posture e con i movimenti: ecco 59 segnali a cui prestare attenzione, in noi stessi e negli altri. LEGGI
#2. 10 Regole per capire le persone (Quello che non dicono)
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Ecco i 3 libri sul Linguaggio del corpo più venduti online, con informazioni sul prezzo e valutazione di chi li ha acquistati.