La meditazione è una pratica molto antica, anche se, attualmente, diversi fattori contribuiscono a una rinnovata passione per questo esercizio: disponiamo infatti di metodi di meditazione laici (non c’è bisogno di aderire a una religione per praticarla), ai quali si accede facilmente e i cui benefici sono stati confermati da numerosi studi scientifici.
A queste tre caratteristiche laicità, facilità e convalida scientifica la meditazione aggiunge il pregio di aiutarci a resistere ai grandi inquinamenti psichici della nostra epoca: materialismo, consumismo, dispersione digitale. Consentendoci di ricentrarci sull’essenziale.
La meditazione può essere definita “Apprendistato della mente” (Christophe André)
I benefici della meditazione
I benefici della meditazione sulla salute sono numerosi. L’impatto biologico è favorevole, migliora le difese immunitarie, diminuisce il livello d’infiammazione, sembra rallentare l’invecchiamento cellulare, modificare l’espressione dei geni legati allo stress.
Queste informazioni sono importanti, perché tra i fattori che influenzano la nostra salute, alcuni, come per esempio la genetica, la purezza o l’inquinamento dell’aria, dell’acqua o degli alimenti, esulano dalla nostra responsabilità. Altri invece dipendono da noi: sono l’esercizio fisico, l’alimentazione e la meditazione!
5 Benefici della meditazione
#1. Stabilità attentiva
L’altro beneficio immediato di questa pratica verte sulla stabilità attentiva: l’attenzione è una facoltà indispensabile per garantire un minimo di continuità alle nostre azioni e ai nostri pensieri, e per rendere più profonda la nostra riflessione (è quella che si definisce concentrazione).
Ma le nostre capacità di concentrarci sono minacciate dall’ambiente moderno, che ci aggredisce costantemente: interruzioni, sollecitazioni, esortazioni legate agli schermi, alle pubblicità, alla società dei consumi. Per mancanza di autocontrollo, cediamo spesso a questi incitamenti, impulsi e altre tentazioni. Non sarebbe un problema se vivessimo in un ambiente naturale, dove questi richiami scarseggiano.
Ma i nostri ambienti contemporanei sono artificiosi e manipolati dai grandi marchi, che traggono profitto dal suscitare in noi innumerevoli impulsi come se fossero autentici bisogni, mentre in realtà rispecchiano soltanto la loro esigenza, o meglio quella dei loro azionisti, di arricchirsi sempre di più.
#2. Conoscenza di Sé
La meditazione è anche un modo per approfondire la conoscenza di sé: meditare ci aiuta a osservare meglio e a comprendere il funzionamento della nostra mente; a vedere meglio la vita e la morte dei nostri pensieri e delle nostre emozioni, l’influsso potente che esercitano su di noi, sul nostro comportamento, sui nostri impulsi.
- André, Christophe (Autore)
È fondamentale, perché molte delle nostre sofferenze derivano da noi stessi! La vita ci fornisce le avversità, ma noi ne aggiungiamo una dose extra rimuginando continuamente e aggiungendo le nostre inquietudini, le nostre disperazioni. È come raddoppiare la sofferenza.
La meditazione ci permette di vedere che la nostra mente abbandona il reale per dirigersi nella sfera virtuale delle ipotesi e ci aiuta a ritornare ai problemi reali e soltanto a quelli, senza aggiungerne altri.
#3. Equilibrio emotivo
Anche i benefici della meditazione sull’equilibrio emotivo sono accertati: a poco a poco essa conduce a provare meno emozioni negative e più sentimenti positivi. È sorprendente, perché non si chiede ai neofiti della meditazione di provare volontariamente meno sensazioni negative e più sensazioni positive. Ma il solo fatto di renderci presenti alla nostra vita, presenti alla felicità, presenti all’infelicità, ci conduce con naturalezza verso questo riassestamento.
È importante, perché il nostro cervello tende a privilegiare l’azione rispetto alla contemplazione (anche nei momenti piacevoli, si tende a passare all’istante successivo invece di assaporare il momento presente). Analogamente, il nostro cervello tende a privilegiare il negativo (i problemi da risolvere) rispetto al positivo (le cose belle da ammirare o assaporare).
#4. Ascolto e relazioni
I benefici della meditazione riguardano anche l’ascolto e le relazioni; grazie alla piena coscienza, si impara ad ascoltare veramente l’altro, senza giudicare, senza prepararsi la risposta.
È importante, perché le nostre abitudini sociali talvolta ci fanno affrontare male gli incontri: invece di cercare di imparare da un’altra persona, vogliamo soltanto convincerla e siamo incalzati del tempo, preoccupati dell’efficacia, ansiosi di arrivare all’essenziale. Ma le relazioni umane non possono funzionare sempre su questo registro. Qui come altrove occorre procedere con lentezza e sensibilità.
#5. Essere presenti
Inoltre, per completare questo elenco, ci sono ovviamente i benefici della meditazione riguardo all’essere presenti a se stessi e al mondo; la piena coscienza è molto più di un semplice strumento per migliorare le prestazioni cerebrali, emotive e comportamentali (il che sarebbe già tanto).
Essa rappresenta più globalmente, e progressivamente, un modo di vivere che cambierà il nostro rapporto con noi stessi e con il mondo. È una via per coltivare la spiritualità, quella parte di noi stessi che non ubbidisce necessariamente alle regole della logica e dell’intelligenza, che non è facile descrivere con le parole.
La spiritualità è la via che la nostra mente percorre quando si apre a tutto ciò che è troppo complicato per essere appreso dall’intelligenza e descritto con le parole: la vita e la morte, l’aldilà, l’infinito, l’universo, la creazione. La spiritualità può essere laica, oppure inserirsi in una pratica religiosa.
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Aggiornamento
Bibliografia:
- “Tre minuti al giorno per meditare” di Christophe André
- “Il miracolo della presenza mentale” di Thich Nhat Hanh
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