Come usare il linguaggio del corpo per creare una buona relazione? La risposta è semplice: bisogna imitare l’interlocutore.
La regola per creare una buona relazione è tanto semplice da essere ridicola, ma ci permette di comprendere a fondo il funzionamento di noi esseri umani: bisogna adattarsi al tipo di comunicazione preferito dall’altro.
Lo si può fare in molti modi differenti, ma ciò che tutti hanno in comune è che si tratta sostanzialmente di tecniche non verbali che vengono captate in maniera inconscia dall’interlocutore.
*Ne ho parlato nel post Il Rapport. Come creare fiducia e affinità reciproca.
- Richardson, Jerry (Autore)
Adattandoti all’altro inizierai a piacere di più. La ragione è semplice. Adattandoti al suo modo di comunicare, gli mostrerai che sei come lui poiché le tue espressioni assomigliano alle sue. E a tutti noi piace chi ci assomiglia.
Come usare il linguaggio del corpo per creare una buona relazione
Ecco alcune semplici tecniche per creare una buona relazione usando il linguaggio del corpo. Osserva la postura dell’altro, l’inclinazione del capo, la posizione delle braccia e così via, e fai la stessa cosa. Se l’altro muove una parte del corpo, fallo anche tu, con il tuo corpo.
Vi sono due tecniche chiamate rispettivamente matching e rispecchiamento, ed entrambi mirano allo stesso scopo. Quale scegliere dipende dalla tua posizione rispetto all’interlocutore.
Matching
Nel matching si muove la stessa parte del corpo della persona che si vuole imitare (cioè, se lei muove il braccio destro, tu muovi il braccio destro). È una tecnica utile se ti trovi di fianco alla persona da imitare.
Rispecchiamento
Nel rispecchiamento si muove invece la parte opposta (cioè, se lei muove il braccio destro, tu muovi il sinistro) come se si trattasse di un riflesso. Questa tecnica si usa quando ci si trova di fronte all’interlocutore.
Ora, è ovvio che se di punto in bianco ti mettessi a imitare qualcuno, la cosa risulterebbe parecchio strana. In primo luogo, il tuo comportamento muterebbe bruscamente nel momento in cui, dai tuoi movimenti abituali, passassi a muoverti con quelli del tuo interlocutore.
Se poi ti mettessi a copiare i movimenti dell’altro alla precisione, le tue intenzioni risulterebbero fin troppo evidenti. Invece di creare una relazione, daresti l’impressione di essere uno schizofrenico.
Quando si crea una relazione adattandosi al modo di comunicare dell’interlocutore, è importante che lo si faccia in maniera discreta e graduale. Comincia con dei mutamenti minuscoli, e poi aumentali gradualmente, con cautela. La velocità dipenderà dalle reazioni che ottieni.
Più riesci a coinvolgere l’altro e a catturare il suo interesse, più potrai imitare il suo linguaggio del corpo.
3 Modi per mascherare l’imitazione dei gesti altrui
#1.
Per cominciare, è meglio ricorrere a quelli che vengono chiamati gesti rappresentativi; cioè, imita ma appena un poco. Fintanto che segui coerentemente il linguaggio del corpo dell’altro, puoi “rimpicciolire” i movimenti. Se l’altro incrocia le braccia, tu puoi poggiare la mano destra sull’avambraccio sinistro. Fai la stessa cosa ma più in piccolo. In tal modo eviti che l’altra persona inizi a domandarsi che cosa tu stia combinando.
#2. Un ulteriore modo per mascherare l’imitazione dei gesti altrui è ritardare i movimenti. Invece di fare qualcosa immediatamente dopo l’interlocutore, puoi aspettare fino a venti-trenta secondi prima di replicarlo. Fintanto che sarai coerente, il gesto verrà comunque registrato dall’inconscio dell’interlocutore, il quale coglierà che il vostro schema motorio è identico e che dunque vi «assomigliate».
#3. Un terzo modo per nascondere le tue intenzioni è imitare la mimica facciale dell’altro. Il tuo interlocutore non può vedere il proprio volto, dunque non può confrontare le vostre espressioni. Ma la sua mimica facciale rispecchia la sua condizione interiore (poiché i processi mentali e quelli fisici sono strettamente collegati). Se coglierà un’espressione corrispondente sul tuo viso, penserà che tu stia provando la stessa cosa. La tua faccia rispecchia il suo sentire. Il che crea un legame davvero intenso.
Poiché non vediamo il nostro volto, è praticamente impossibile accorgerci che qualcuno sta deliberatamente imitando la nostra mimica; non percepiamo altro che un’impressione di comunanza. Fai però attenzione a imitare un’espressione autentica, non semplicemente l’aspetto normale dell’interlocutore.
- Editore: Amrita
- Autore: Paul Ekman , A. Basso
- Collana: Scienza&Compassione
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2010
Molte persone hanno un’aria triste, severa o arrabbiata quando in realtà sono rilassate, a seconda della conformazione del volto. Cerca di scoprire qual è l’aspetto normale della persona che vuoi imitare, in modo da essere in grado di distinguere le espressioni emotive autentiche.
Fai anche in modo di muoverti alla stessa velocità, allo stesso ritmo, dell’altro. È molto importante quando si tratta di gesti interattivi, come una stretta di mano. Se hai a che fare con una persona lenta, fai in modo che anche la tua stretta sia lenta, e viceversa: se ti accorgi che la persona che hai di fronte parla a ritmo sostenuto e sembra concitata, aumenta il ritmo della stretta.
Anche gli altri movimenti ritmici, come annuire con il capo quando sei d’accordo, vanno adattati alla velocità dell’interlocutore.
3 Esercizi
Usare il linguaggio del corpo per creare una buona relazione consiste sostanzialmente nell’imitare comportamento non verbale dell’interlocutore, ma è importante farlo in maniera discreta e graduale. Ricorda che la parola chiave è adattare la tua comunicazione, avvicinarti al comportamento dell’altro. Mai imitarlo sfacciatamente.
Ecco alcuni esercizi che possono aiutarti a comprendere il linguaggio del corpo quando si instaura un rapporto di fiducia e affinità reciproca con l’interlocutore durante la comunicazione.
#1. La prossima volta che andrai al ristorante, potrai renderti conto di come le persone che hanno una buona relazione si guidano e si seguono reciprocamente con la comunicazione non verbale. Trova una coppia, oppure dei conoscenti che sembrano avere un rapporto stretto, intimo e consolidato. Guarda come a turno si guidano e si seguono col linguaggio del corpo mentre conversano.
#2. Presta anche attenzione a quante persone, senza neanche pensarci, siedono nella stessa posizione di chi gli sta accanto.
#3. Oppure, prova a indovinare chi si conosce e chi no su un autobus pieno (o un tram, o in metro). Indizio: cerca coloro che siedono nella stessa posizione e si muovono in maniera simile. Anche se non occupano posti vicini, vedrai chiaramente lo schema.
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