Negli anni ‘90 il dottor Richard Wiseman, attraverso un reclutamento di circa mille persone che si dividevano tra persone che si ritenevano “nati con la camicia” e i loro colleghi che si percepivano sfortunati, ha studiato le differenze di comportamento e di reazione agli stimoli da parte dei due gruppi.
Wiseman voleva capire se il modo con cui affrontiamo e reagiamo alle esperienze della vita può renderci più o meno fortunati.
Secondo l’autore i comportamenti psicologici che permettono ai fortunati di esserlo sempre di più si possono imparare, e lo ha dimostrato tenendo proprio un corso dove insegnava come diventare fortunati (http://www.luckfactor.co.uk).
Così è accaduto che tanti corsisti “sfigati” per l’80% si sono trasformati a poco a poco in fortunatissimi in grado di cambiare il proprio destino.
- Wiseman, Richard (Autore)
Wiseman è professore di psicologia presso la University of Hertfordshire nel Regno Unito. Ha iniziato la sua vita professionale come mago, prima di laurearsi in psicologia presso lo University College di Londra e ottenere un dottorato di ricerca presso l’Università di Edimburgo.
Gli scienziati non hanno mai passato del tempo a indagare sulla fortuna perché è credenza comune che questa non si possa studiare empiricamente.
Tuttavia, quando iniziò la sua ricerca, Richard Wiseman rimase molto colpito dalla coerenza con cui le persone sperimentavano la buona o la cattiva sorte.
Alcuni tra i soggetti sfortunati avevano avuto molteplici incidenti stradali e una serie di relazioni disastrose, mentre i fortunati incontravano la persona giusta fin dall’inizio e avevano raggiunto una carriera di successo.
Si tratta davvero del caso, della fortuna che ha scelto di privilegiare alcuni individui rispetto ad altri, oppure esistono variabili misurabili che influenzano il fattore fortuna?
La personalità fortunata
Richard Wiseman scoprì alcuni principi che erano presenti tra i fortunati.
Il primo è che i fortunati “creano, notano e agiscono le opportunità nella loro vita”. Cioè, la fortuna può essere attribuita all’ attitudine psicologica.
Chi è nato con la camicia sa cogliere le occasioni favorevoli quando gli si presentano, mentre altri se le fanno sfuggire.
“Essere nel posto giusto al momento giusto” è considerata l’essenza della fortuna, anche se Wiseman dice che questo è proprio il tipo di fortuna che può essere prodotta.
Le persone fortunate sentono l’esigenza di uscire spesso e incontrare nuove persone, il che aumenta le loro possibilità di avere incontri positivi; che potenzialmente potrebbero cambiare loro la vita.
Leggendo Fattore Fortuna, si è gradualmente portati a comprendere quanto per una persona fortunata sono importanti il networking e le reti di contatti.
- Iacci, Paolo (Autore)
Un altro motivo per cui le persone fortunate sono sempre più fortunate è che hanno un atteggiamento più rilassato nei confronti della vita. Essere rilassati significa avere maggiori probabilità di vedere opportunità dove una persona preoccupata non vedrà mai.
Gli esperimenti hanno scoperto che “Le persone fortunate vedono cosa c’è, piuttosto che cercare di trovare quello che vogliono vedere. ”
Wiseman fece sfogliare una rivista alle persone, dicendo di contare quante fotografie vi comparivano. La maggioranza del gruppo degli sfortunati contò le immagini e restituì la rivista dopo due minuti.
La maggioranza dei fortunati si accorse che a pagina due una nota diceva “Non contate oltre: questa rivista contiene 43 immagini”, e che un’altra nota a metà della rivista offriva “250 sterline se riferite di avere visto questa pagina”.
Intuizione e fortuna
Mentre le persone sfortunate tendono a prendere decisioni errate, comprare azioni poco prima del crollo del mercato finanziario e scegliere i partner sbagliati, le persone che si considerano fortunate tendono a prendere decisioni che portano alla felicità.
Quando Wiseman ha intrapreso una ricerca per scoprire perché i fortunati prendono le “decisioni giuste”, ha scoperto che hanno un rapporto migliore con la loro mente inconscia. Si fidano della loro intuizione.
L’intuizione è creata da milioni di input che la nostra mente e il nostro corpo prendono in considerazione nell’ ambiente che ci circonda. Le persone sfortunate ricevono gli stessi input, ma non si fidano.
Aspettative e realtà
Anche Wiseman ha confermato che la vita mostra un buon grado di aderenza a quelle che sono le aspettative delle persone.
Le persone che si considerano fortunate tendono ad ottenere ciò che vogliono dalla vita come parte di una profezia che si auto-realizza. Non solo sentono di meritare cose buone, ma anche di avere un certo controllo su come farle materializzare.
Le persone sfortunate tendono a pensare di essere in balia degli eventi e non sono disposte a credere di meritare molto di più.
L’ulteriore osservazione di Wiseman è che le persone fortunate perseverano nel raggiungere i loro obiettivi. Mentre gli sfortunati si arrendono al primo ostacolo, i fortunati continuano ad andare avanti anche se le possibilità di successo sembrano scarse.
Le persone fortunate perseverano perché, semplicemente, credono di potercela fare.
Lo diceva anche Napoleon Hill, il cui motto era: “Ciò che la mente dell’uomo può concepire e credere, può raggiungere”.
Proprio perché la persona positiva si aspetta grandi cose, lavora di più per assicurarsi che queste si materializzino.
Tutto funziona al meglio
Wiseman ha chiesto ad alcuni soggetti della sua ricerca come si sarebbero sentiti se, in coda in una banca e nel mezzo di una rapina, fossero stati sparati ad un braccio.
Le persone che si erano identificate come sfortunate hanno risposto che sarebbe stato un vero disastro, mentre coloro che si erano identificati come fortunati hanno trovato il lato positivo, e cioè si sarebbero sentiti fortunati per non essere stati uccisi!
Questo è ciò che Martin Seligman nel suo libro Imparare l’ottimismo chiama “Stile esplicativo“.
Anche le persone fortunate o ottimiste vivono momenti difficili, ma non li considerano mai permanenti. Al contrario, guardano ai benefici derivanti dalla loro cattiva sorte, affermando spesso che un divorzio o una perdita del lavoro è stata “la cosa migliore che sia mai accaduta”. Tutto, secondo loro, funziona al meglio
- Seligman, Martin E. P. (Autore)
Nelle sue conclusioni che le aspettative formano la realtà e che le persone che guardano il lato positivo hanno maggiori probabilità di superare gli ostacoli, Richard Wiseman dà una validazione scientifica alle idee che sono state a lungo sposate da scrittori di successo del filone Self Help.
Sfruttare le occasioni favorevoli; cambiare le proprie abitudini; ascoltare di più il proprio intuito; pensare che le cose sarebbero potute andare peggio, anziché lamentarsi perché non sono andate meglio; guardare con ottimismo il futuro. Sono tutti fattori importanti che Wiseman ha individuato nei “nati con la camicia”.
Spesso le persone di successo affermano: “ è stata solo fortuna”, Richard Wiseman sostiene invece che fortunati si diventa e che i comportamenti di chi è fortunato possono essere appresi, e a questo scopo fornisce molti consigli ed esercizi.
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