Last Updated on 12 Gennaio 2021 by Samuele Corona
La teoria della grammatica universale presuppone che tutti gli uomini siano dotati della stessa natura e quindi, almeno dal punto di vista linguistico, dell’unità del genere umano.
Noam Chomsky è riconosciuto come uno degli esponenti più importanti della linguistica del XX secolo. Le sue teorie interessano altre discipline quali la filosofia, la psicologia, la scienza della comunicazione e la teoria dell’evoluzione.
Chomsky, nato nel 1928 e professore emerito di Linguistica al Massachusetts Institute of Technology (MIT), si è distinto anche per il suo impegno politico, molto critico nei confronti della politica degli Stati Uniti ed è diventato uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.
Negli ultimi anni diversi rappresentanti delle neuroscienze e della psicologia evoluzionista hanno negato la peculiarità delle funzioni psichiche superiori dell’uomo, che non si differenzierebbero in modo sostanziale dall’attività psichica degli animali, e che si sarebbero sviluppate in un processo di adattamento naturale all’ambiente.
Chomsky è convinto che tali tesi non possano spiegare la complessità del linguaggio umano.
Secondo Chomsky: “Il linguaggio non viene “appreso”, ma cresce secondo un prefissato programma geneticamente determinato, modificato e rimpolpato di specifici dettagli dall’esperienza”.
La teoria della grammatica universale presuppone che tutti gli uomini siano dotati della stessa natura e quindi, almeno dal punto di vista linguistico, dell’unità del genere umano.
L’innatismo
Chomsky sosteneva che, sebbene l’ambiente di un bambino fornisca il contenuto del linguaggio, la grammatica stessa è una capacità umana intrinseca e biologicamente determinata. Per illustrare il suo punto di vista, si riferisce ad altri aspetti dello sviluppo umano che accettiamo come un risultato inevitabile dell’ereditarietà.
L’inizio della pubertà, per esempio, è un aspetto della crescita umana che è come la “crescita” dell’organo linguistico. Assumiamo senza dubbi che si tratti di una pietra miliare geneticamente determinata, e sebbene i dettagli specifici della sua comparsa dipendano da diverse influenze ambientali variabili, il processo fondamentale è lo stesso in tutta la specie umana. Diamo per scontato che questo è il risultato di una programmazione biologica di base.
La crescita del linguaggio, sottolinea Chomsky, è un altro aspetto inevitabile, geneticamente programmato, dello sviluppo umano, alla pari dei processi che determinano il fatto che abbiamo le braccia invece delle ali, o che costruiscono la struttura del nostri sistemi visivi o circolatori.
Il concetto che il linguaggio è parte del nostro processo di crescita è importante perché evidenzia la convinzione di Chomsky che non è una conseguenza dell’apprendimento.
Egli adotta una prospettiva innatista, concentrandosi sui contributi ereditati dal comportamento e minimizzando l’importanza degli input ambientali.
Tuttavia, egli ritiene che l’ambiente gioca un ruolo nel determinare la direzione specifica della crescita linguistica, in quanto l’organo linguistico di un individuo si sviluppa secondo le prime esperienze.
Ad esempio, poiché Chomsky è cresciuto a Philadelphia, Pennsylvania, USA, egli ha assorbito la conoscenza di quel particolare dialetto inglese e la struttura del suo organo linguistico è stata adattata di conseguenza. Lo stesso processo avviene per tutti, siano essi cresciuti a Parigi, Tokyo o Londra.
La Grammatica universale
Ma dov’è la prova che l’acquisizione della lingua è innata piuttosto che appresa? Secondo Chomsky, la prova più convincente per questa affermazione è che vi sono aspetti della grammatica che sono così intuitivi ed evidenti che non devono mai essere discussi o appresi per essere compresi (sono quindi parte della nostra eredità biologica).
Per esempio, ci sono alcune costruzioni in lingua inglese che permettono di omettere i pronomi, e altre che non lo permettono. La differenza tra i due è sottile, ma anche all’età di sei anni, i bambini di madrelingua inglese utilizzeranno quelle costruzioni senza problemi.
Ciò implica che alcuni aspetti della grammatica sono compresi senza richiedere alcuna istruzione, e che la conoscenza è quindi innata. Questa è l’unica spiegazione possibile del fatto che la comprensione grammaticale sia così ricca e che i bambini possano usare il linguaggio in modo così creativo già a 6 anni.
Chomsky sostiene che la “grammatica universale” si riscontra in tutto il mondo, con variazioni dipendenti dalla lingua nativa delle persone. Si tratta di un meccanismo predefinito che funge da base per l’acquisizione di qualsiasi lingua.
Egli sostiene che ciò è dimostrato dal modo in cui tutti i bambini sono ugualmente in grado di imparare qualsiasi lingua alla quale sono esposti. Un insieme comune di caratteristiche linguistiche è insito nell’organo del linguaggio per via ereditaria, e include elementi grammaticali, semantici e linguistici.
È ciò che ci mette in grado di parlare e imparare le lingue umane e può rendere impossibile l’apprendimento di una qualsiasi lingua che violi questi principi.
Il Language Acquisition Device (LAD)
Chomsky propone un nome per il nostro organo linguistico innato: il Language Acquisition Device (LAD).
Egli basa la prova della sua esistenza su tre elementi: il fatto che i bambini nascono con la capacità di formulare e comprendere tutti i tipi di frasi pur non avendole mai ascoltate o imparate; che ogni lingua umana sembra avere certi elementi universali; e che alcuni principi grammaticali sono acquisiti dagli individui indipendentemente dalla loro cultura o intelligenza.
Ci sono anche altre prove a sostegno, compreso il fatto che gli organi vocali umani, l’apparato respiratorio, il sistema uditivo e il cervello sono tutti specializzati per la comunicazione verbale.
Chomsky sostiene che, considerando la frequenza con cui i bambini sono esposti al discorso sgrammaticato e incompleto pronunciato dai genitori e da altri adulti, solo una sorta di LAD può spiegare il fatto che i bambini sembrino possedere una conoscenza delle regole grammaticali.
Infine, gli studi sui bambini sordi forniscono un’ulteriore evidenza di un LAD, perché rivelando l comparsa spontanea di un “linguaggio gestuale” che condivide i principi di base del linguaggio verbale.
Mentre l’idea che i bambini siano predisposti all’apprendimento del linguaggio è largamente condivisa, la tesi di Chomsky che i bambini abbiano una conoscenza innata del linguaggio non influenzata in modo profondo dai genitori è ancora oggetto di controversia.
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RIF.
Tratto (con modifiche e integrazioni) dal libro:“Il libro della psicologia” Gribaudo
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