Last Updated on 26 Gennaio 2025 by Samuele Corona
I vampiri emotivi sono persone che, spesso senza rendersene conto, finiscono per assorbire l’energia emotiva di chi li circonda. Interagire con loro può lasciare una sensazione di stanchezza, come se ogni incontro comportasse un peso emotivo o una fatica mentale.
Un vampiro emotivo non è necessariamente una persona cattiva o malintenzionata. In molti casi, si tratta di individui che, per insicurezze, traumi o abitudini relazionali, hanno sviluppato comportamenti che prosciugano chiunque li affianchi.
Spesso queste persone richiedono attenzione continua, monopolizzando le conversazioni e portando ogni argomento a concentrarsi su di loro. Hanno un modo di fare che sembra sempre gridare “ho bisogno di te”, anche se in modo sottile o indiretto.
Se hai mai provato un senso di affaticamento emotivo, di ansia o di frustrazione dopo aver passato del tempo con qualcuno, potresti esserti trovato di fronte a un vampiro emotivo. La sensazione che resta è quella di essere stati svuotati, come se tutta la tua energia fosse stata assorbita.
#1. Emotional Vampires di Albert J. Bernstein
Il termine “vampiro emotivo” è stato reso popolare da Albert J. Bernstein, uno psicologo clinico e autore americano. Bernstein ha introdotto questa espressione nel suo libro del 1999, Emotional Vampires: Dealing with People Who Drain You Dry (tradotto in italiano come Vampiri emotivi: Come riconoscere, evitare o gestire chi prosciuga le tue energie).
- Bernstein, Albert J.(Autore)
Nel libro, Bernstein utilizza la metafora del vampiro per descrivere persone che si nutrono dell’energia emotiva altrui, lasciando le loro “vittime” esauste e svuotate.
Un elemento caratteristico dei vampiri emotivi è la loro tendenza a drammatizzare. Anche problemi minimi possono trasformarsi in catastrofi nelle loro mani, e la loro risposta emotiva sembra sempre sproporzionata rispetto agli eventi. Questo porta gli altri a sentirsi in dovere di intervenire, offrendo supporto o cercando di risolvere le situazioni, spesso a scapito del proprio equilibrio.
Un vampiro emotivo è bravissimo a ricevere: ascolta consigli, accetta aiuto, si nutre delle emozioni altrui. Ma quando è il momento di restituire il favore o semplicemente di essere presente per gli altri, sembra non esserci mai. Questo crea una dinamica unidirezionale che, nel tempo, può diventare insostenibile.
Alcuni vampiri emotivi agiscono in modo inconsapevole perché non hanno mai sviluppato strumenti per gestire le proprie emozioni o relazioni in modo sano. Altri, invece, usano consapevolmente strategie manipolative, come il vittimismo, la colpevolizzazione o la critica, per mantenere il controllo nelle relazioni e ottenere ciò che vogliono.
L’autore approfondisce le diverse tipologie di vampiri emotivi, legandole a specifici tratti della personalità, spesso ispirati ai disturbi della personalità definiti nel DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali).
Grazie alla semplicità e all’efficacia dell’immagine evocata dal termine, “vampiro emotivo” è diventato rapidamente un modo comune e accessibile per parlare di queste dinamiche relazionali.