1984
di George Orwell descrive un ipotetico e terrificante futuro, figlio degli orrori di quanto avvenuto a metà Novecento.
Dipingendo un mondo in cui tutti gli aspetti della vita sono controllati dal Partito, il libro è spietato nella sua condanna del totalitarismo, e molte delle espressioni coniate da Orwell nel romanzo, “Grande Fratello“, “Neolingua“, “Stanza 101“, “bispensiero” e altre ancora, sono entrate nel linguaggio comune, costruendo un vero e proprio vocabolario della tirannia.
George Orwell (1903-1950) è considerato uno degli scrittori più raffinati della letteratura inglese, e questo nonostante i suoi libri si occupino principalmente di politica e di giustizia sociale.
Contro il totalitarismo e per un socialismo democratico
George Orwell affermava di essere “contro il totalitarismo e per un socialismo democratico”. Il suo primo libro, Senza un soldo a Parigi e Londra (1933), un resoconto della vita dei diseredati, fu seguito un anno più tardi da Giorni in Birmania, un romanzo anti-imperialista basato sulle esperienze maturate da Orwell quando faceva parte del contingente di polizia britannica distaccato in Birmania.
Tra gli altri suoi libri ricordiamo La strada di Wigan Pier (1937), cronaca di un viaggio tra i poveri dell’Inghilterra settentrionale, Omaggio alla Catalogna (1938), che racconta le sue esperienze durante la guerra civile spagnola, e soprattutto la favola satirica e antistalinista La fattoria degli animali (1945). 1984 fu la sua ultima opera, scritta prima di morire di tubercolosi.
Pubblicato solo quattro anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, 1984 prendeva le paure e le esperienze degli anni Trenta e Quaranta, la macchina da guerra nazista, le purghe sovietiche, la polizia segreta, la tortura come strumento politico e la propaganda di stato, e le proiettava in una visione terrificante di un mondo distante solo mezzo secolo.
In origine Orwell voleva intitolarlo “The Last Man in Europe”, mentre il nome del personaggio principale, Winston Smith, riecheggia quello di Winston Churchill, secondo il quale i suoi oppositori del partito laburista avrebbero potuto mettere in piedi “una specie di Gestapo”.
1984 di George Orwell. Sintesi
1984 di George Orwell fa parte della lista I 50 Libri che hanno cambiato il mondo. Andrew Taylor, uno scrittore inglese specializzato in crime novels, ha elencato le 50 opere che hanno modificato per sempre il corso della storia, hanno arricchito il mondo, lo hanno reso un posto migliore e, a volte, sono diventate il pretesto di guerre e di tragiche divisioni.
Questa sintesi di 1984 è tratta da: I 50 Libri che hanno cambiato il mondo di Andrew Taylor.
1984 è ambientato in Oceania, un nuovo stato governato dal Partito, che professa l’IngSoc, o socialismo inglese, ed è guidato dal Grande Fratello.
Si tratta, in fin dei conti, di una versione caricaturale dell’Inghilterra appena uscita dal secondo conflitto mondiale, con zone urbane distrutte dalle bombe, penurie di ogni genere e servizi pubblici drammaticamente inadeguati.
Winston Smith, un oscuro funzionario del Partito, lavora al ministero della Verità riscrivendo documenti preesistenti in modo da renderli conformi al dogma vigente, ma arriva a odiare il dominio assoluto esercitato dal Partito.
La prima parte del libro
La prima parte del libro spiega come Winston, affascinato da vaghi ricordi del passato, si metta a scrivere un diario, in modo che le generazioni successive possono sapere qualcosa della sua vita.
Tanto tenere memoria di eventi passati quanto scrivere un diario sono attività rigorosamente vietate dalla Polizia del pensiero che fa capo al Partito.
La seconda parte del libro
In seguito Winston intreccia una relazione illecita con un’altra funzionaria del Partito, Julia. Affittano in segreto una stanza in un quartiere degradato della città, perché i membri della classe operaia, i cosiddetti “prolet”, non vengono assoggettati alla stessa sorveglianza assillante riservata ai membri del Partito.
Winston contatta anche un personaggio misterioso di nome O’Brien, che ritiene legato a un movimento sotterraneo di resistenza, la Fratellanza.
Ma anche in quella stanza segreta i due amanti si sentono osservati, e la seconda parte del libro si conclude con il loro arresto.
La terza parte del libro
Nella terza
viene descritta la progressiva devastazione psicologica di Winston, sottoposto a una tremenda tortura fisica, psicologica ed emotiva esercitata anche da O’Brien, che si rivela un fedelissimo del Partito.
Winston tradisce Julia e grazie a un vero e proprio lavaggio del cervello ritorna ad amare e a rispettare il Grande Fratello: è il trionfo del Partito invincibile e della Polizia del pensiero.
Il Grande Fratello e i governanti di Oceania vogliono consolidare il proprio potere imponendo l’uso della Neolingua (Newspeak), un inglese semplificato composto in gran parte da abbreviazioni e combinazioni di parole. IngSoc è il socialismo inglese, e MiniTrue è il Ministero della Verità.
La Neolingua
Alcuni termini, come spiega Orwell nell’Appendice, sono deliberatamente fuorvianti: joycamp (svago-campo) designa un campo di concentramento (un chiaro riferimento all’insegna che campeggiava sui cancelli di Auschwitz e Dachau: “Arbeit Macht Frei”, “il lavoro rende liberi”).
Altre rappresentano nuovi concetti: doublethink (bispensiero), per esempio, è la capacità di credere e allo stesso tempo non credere nella stessa idea.
Lo scopo principale della Neolingua è comunque restringere la gamma dei pensieri limitando il numero delle parole e riducendo drasticamente i loro possibili significati.
1984 è un libro cupo e deprimente, scritto alla fine della vita di Orwell e rappresentativo della delusione provata dall’autore per i movimenti politici tanto di sinistra quanto di destra.
- Editore: Mondadori
- Autore: George Orwell , Stefano Manferlotti
- Collana: Oscar moderni
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2016
L’unica speranza, debole e vaga, che traspare da quelle pagine è che alla fine i “prolet”, benché degenerati e corrotti, trovino la maniera di abbattere il Grande Fratello. Mentre scriveva 1984, e già da molti anni, Orwell era tenuto sotto sorveglianza dai servizi segreti britannici.
I dossier segreti su George Orwell
I dossier, a suo tempo segreti, su “Eric A. Blair, meglio noto come George Orwell“, oggi a disposizione del pubblico presso gli UK National Archives, dimostrano che Scotland Yard riceveva rapporti sulle sue attività fina dal 1929.
Il rapporto specificava che in quella fase Orwell lavorava per alcuni quotidiani socialisti di Parigi, ma aggiungeva: “Finora non si è unito ai comunisti di Parigi, e finché non lo farà (il nome dell’agente è cancellato) ritiene che i francesi non interferiranno con lui”.
In Inghilterra, tuttavia, i servizi segreti continuarono a tenerlo strettamente sotto controllo, lui e le persone che frequentava.
In una nota del 1936 si precisa che Orwell aveva preso la parola in una riunione del partito comunista tenutasi a Wigan, mentre in un altro rapporto si informa che aveva fatto amicizia con un uomo “noto per le sue idee socialiste e che si considera un intellettuale”.
C’era una discreta confusione anche nei servizi segreti sulle opinioni politiche di Orwell. Nel 1942, un funzionario della Special Branch lo definiva “un comunista eterodosso, che condivide in apparenza molte delle loro idee ma non aderisce in toto alla linea del partito”.
Un altro rapporto, più o meno contemporaneo, lo definiva “tendenzialmente anarchico in gioventù, e in contatto con elementi estremisti”, aggiungendo che “ha idee indubbiamente di sinistra, ma è lontanissimo dal comunismo ortodosso”.
Chiunque avesse letto La fattoria degli animali o 1984 non poteva onestamente dubitare dell’odio che Orwell nutriva nei confronti del comunismo sovietico.
- Orwell, George(Autore)
Alla fine della sua vita dimostrò alla polizia che lo seguiva da vent’anni da che parte stava. Nel 1949, immobilizzato in un letto dalla tubercolosi che l’avrebbe ucciso un anno dopo, fornì a un amico che lavorava per i servizi segreti un elenco di giornalisti, scrittori e personaggi pubblici che, secondo lui, erano “cripto-comunisti, compagni di viaggio orientati in quella direzione, che non si dovrebbero considerare dei propagandisti attendibili”.
Le predizioni di George Orwell 1984
Le predizioni di George Orwell si sono rivelate particolarmente azzeccate non tanto sullo sviluppo di regimi autoritari globali, quanto per la sempre maggiore perdita della privacy e dell’indipendenza personale.
I progressi della tecnologia e la paura di possibili atti criminali o terroristici hanno contribuito ad allargare enormemente le strutture della sorveglianza: nel XXI secolo il Grande Fratello può davvero spiare i vostri movimenti attraverso una telecamera a circuito chiuso, registrare telefonate, abitudini di acquisto e persino le vostre e-mail.
Resta da vedere se tutto ciò sia o meno una cosa buona e se lo slogan “Il Grande Fratello ti sta guardando” rappresenti in fin dei conti una minaccia o una rassicurazione.
Il fatto che molti di noi temano un’ingerenza eccessiva del governo, la consapevolezza di quello che può causare una sorveglianza eccessiva e invadente e la certezza che tanto l’opinione pubblica (ivi compresa la nostra personale) quanto il linguaggio possono essere manipolati dai governi e dalle grandi imprese: tutto ciò lo dobbiamo anche a 1984.
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