Last Updated on 11 Maggio 2021 by Samuele Corona
Il libro del neurologo Oliver Sacks, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, (1985) è considerato un’opera innovativa di importanza sia clinica che letteraria, esso comprende 24 casi studio che documentano il processo di diagnosi di disturbi neurologici complessi e insoliti.
Dai pazienti che soffrono di una percezione sensoriale bizzarramente alterata, a una coppia di gemelli “idiot savant”, a un veterano della seconda guerra mondiale che sviluppa l’incapacità di creare nuovi ricordi e un vecchio insegnante di musica che scambia letteralmente sua moglie per un cappello.
I saggi di Sacks esplorano con compassione e calore i confini della percezione umana, il tutto in un linguaggio accessibile al grande pubblico. Il testo è diviso in quattro sezioni, ognuna delle quali tratta un aspetto specifico del funzionamento del cervello.
La prima parte si occupa di “Perdite”, come l’incapacità di riconoscere dove i propri arti sono in relazione l’uno con l’altro, mentre la seconda parte si concentra sugli “Eccessi” come Tic, movimenti involontari a scatti (Corea), e la sindrome di Tourette.
La terza parte si occupa dei “Traporti”, come quando un infortunio o una malattia in una parte del cervello provoca un’aberrazione altrove, mentre la quarta parte si addentra nel “Mondo dei Semplici”, in cui i lettori vengono introdotti alle persone con handicap mentali che hanno capacità sorprendenti.
Anche se di natura clinica, il fatto che Sacks scelga di chiamare questi casi di studio “racconti” suggerisce la resa fantasiosa e romanzesca delle storie dei suoi pazienti.
Il racconto da cui il libro prende il titolo, descrive la storia del Dr. P., un insegnante di musica intelligente affetto da prosopagnosia, o l’incapacità di riconoscere volti familiari.
L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è un libro utile sia per chiarire e spiegare alcuni dei disturbi neurologici più sconcertanti che l’autore ha incontrato nel corso della sua pratica clinica, sia per “umanizzare” e dare voce alle lotte dei suoi pazienti che affrontano sfide fisiche ed emotive nella loro vita quotidiana.
#1. Perdite
In questa sezione Oliver Sacks descrive una serie di sindromi neurologiche accomunate dal fatto di derivare da deficit funzionali da lesioni dell’emisfero destro del cervello. Questa sezione contiene nove capitoli, ognuno dei quali descrive uno o più particolari casi clinici.
Un caso: L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello
Questo caso narra del dottor P., che cominciò gradualmente a manifestare una progressiva incapacità di dare un significato a ciò che vedeva, e a confondere tra di loro gli oggetti (e soprattutto le persone viventi) appartenenti alla sua vita quotidiana.
Il titolo del libro deriva da una gaffe di questo paziente, che alla fine di un colloquio con il dottor Sacks confuse la testa di sua moglie con il suo cappello, e l’afferrò tentando di mettersela in testa.
Sacks sottolinea più volte come il dottor P. non avesse alcun deficit visivo, ed avesse anzi uno spirito di osservazione molto acuto: semplicemente, in lui era scomparsa la capacità di assegnare un significato visivo agli oggetti che vedeva attorno a sé, sebbene fosse in grado di riconoscerli utilizzando gli altri quattro sensi.
Il dottor P. era assolutamente inconsapevole del suo difetto. Esso infatti non intaccava minimamente la sua giornata, se non per qualche occasionale gaffe. Musicista di professione, il dottor P. riusciva a compiere tutti i gesti quotidiani (mangiare, vestirsi, lavarsi) canticchiando sovrappensiero.
La causa patologica di questo deficit non viene riportata nell’analisi di Sacks, in quanto questi non fu in grado di seguire il paziente per lungo tempo. L’autore ipotizzò un tumore massivo o un processo degenerativo nelle parti visive del cervello.
#2. Eccessi
In questa sezione Oliver Sacks prende in considerazione una serie di patologie in cui la lesione ha prodotto, invece che un deficit di quella specifica funzione, una sua esagerazione. Sacks sottolinea un grande limite della neurologia tradizionale, ossia la sua totale ignoranza del concetto di “eccesso”.
Un caso: Ray dei mille tic
In questo primo capitolo, l’autore affronta il tema della sindrome di Tourette e dei tic. Nel caso particolare di Ray, un ragazzo ventiquattrenne afflitto da sindrome di Tourette, i tic avevano finito per condizionare così seriamente la sua vita da mettere in pericolo il suo matrimonio, oltre ad impedirgli di trovare e mantenere un lavoro per lungo tempo.
Oliver Sacks descrive come la terapia con aloperidolo, un farmaco comune per questo genere di patologia, si fosse dimostrata estremamente efficace, ma avesse sollevato un altro problema: l’eccessiva identificazione del paziente con la sua malattia.
La terapia con aloperidolo, pur donando a Ray una calma ed una pacatezza che non aveva mai sperimentato dall’età di quattro anni, gli toglieva anche tutte quelle caratteristiche che lo rendevano “speciale” agli occhi della moglie e dei suoi amici: il suo spirito pungente ed irriverente, e soprattutto la sua grande abilità di batterista jazz, dovuta tutta alle “improvvisazioni” che gli derivavano dalle crisi di Tourette.
Di qui, la decisione finale sulla terapia della sua sindrome: avrebbe fatto uso di aloperidolo durante la settimana lavorativa, ma nel fine settimana avrebbe interrotto l’assunzione e si sarebbe «sfogato». Adesso ci sono due Ray, quello che prende l’aloperidolo e quello che non lo prende. Da lunedì a venerdì c’è il sobrio cittadino, l’uomo calmo e ponderato; il sabato e la domenica c’è il «Ray dei mille tic», frivolo, frenetico, ispirato».
#3. Trasporti
In questa sezione Oliver Sacks descrive delle patologie che si manifestano come «reminiscenza, l’alterazione della percezione, dell’immaginazione, del «sogno».
I “trasporti” sono manifestazioni di patologie cerebrali accompagnate da un’intensa carica emotiva, che hanno un significato tutto personale per ognuno dei malati, ed il cui significato neurologico si mescola con una componente psichica molto profonda.
Il termine “trasporti” viene qui utilizzato per descrivere «il potere dell’immaginazione e della memoria di «trasportare» una persona», di farle rivivere luoghi e sensazione che pensava di aver dimenticato da tempo o che non sapeva neanche di possedere.
Un caso: Reminescenza
Il caso tratta di due persone, la signora O’C. e la signora O’M., entrambe afflitte dallo stesso tipo di patologia, ma che davanti ad essa manifestavano reazioni completamente diverse.
Entrambe le pazienti avevano subito un danno alla corteccia dei lobi temporali e ciò aveva prodotto il manifestarsi di frequenti crisi epilettiche. Come conseguenza di questi piccoli attacchi di epilessia, le due signore avevano cominciato ad udire, nel momento in cui le crisi si manifestavano, una musica incessante dentro la loro testa, di tale intensità che esse facevano addirittura fatica a sentire le parole delle persone che le circondavano, e che calava soltanto con lo spegnersi della crisi per poi acuirsi con la successiva.
La differenza tra le due signore stava nel modo in cui la malattia aveva influenzato le loro reazioni sentimentali. La signora O’C., sentiva nella sua testa le canzoni irlandesi che avevano caratterizzato la sua infanzia. Quando l’ictus arrivò a guarigione spontanea, e le crisi epilettiche sparirono, la signora provò nostalgia per quell’infanzia che le era stata restituita grazie alla sua malattia.
Al contrario, la signora O’M., sentiva la musica nella sua testa come un fastidio spossante, ed accettò con gioia la terapia con anticonvulsivi che le venne somministrata dal dottor Sacks. Di fronte alla stessa patologia, le due signore avevano avuto due reazioni completamente differenti, dettate dalla storia della loro vita.
#4. Il mondo dei semplici
L’ultima sezione parla dei semplici, di quelle persone che, come gli autistici, hanno un modo particolare di comunicare con il mondo esterno. Qui siamo messi davanti alle emozioni di queste persone che vivono in un mondo tutto loro.
L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è allo stesso tempo un’affascinante esplorazione di malattie e afflizioni neurologiche rare e uniche, e una calorosa lettera d’amore a ciò che ci rende umani e a come comprendiamo i complessi meccanismi interiori della mente.
Ricchi di informazioni ed emozioni, i saggi di Oliver Sacks sono adatti per chiunque sia interessato a saperne di più sul cervello umano.
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