Ormond Dale McGill
(1913 – 2005) è stato un ipnotizzatore di palcoscenico, un mago e un trainer di ipnosi, considerato il “Decano degli ipnotisti americani”. È stato anche uno scrittore e autore di numerosi libri tra cui il testo fondamentale per generazioni di ipnotisti The New Encyclopedia of Stage Hypnotism.
Secondo la definizione di Ormond McGill: “La suggestione nel senso dell’ipnosi è la realizzazione inconscia di un’idea”.
Si tratta di convogliare senza deviazioni un’ispirazione nell’inconscio di una persona e di portarla a compimento. La suggestione è sempre una forma d’influsso.
In base alla sua intensità, emozioni e decisioni vengono guidate in una certa direzione in maniera più o meno marcata. L’ipnotizzatore può instillare obiettivi nell’inconscio altrui, oppure modificare il proprio, ovvero governarlo.
- McGill, Ormond(Autore)
A tale proposito si parla di autosuggestione o di suggestione esterna. La suggestione è molto potente. Non appena il tentativo di suggestione viene accettato dall’inconscio del soggetto, si trasformava in realtà!
Ad esempio è possibile indurre qualcuno ad accettare, senza un motivo plausibile, della carta bianca, oppure un tappo di bottiglia come denaro contante, o ancora fargli dimenticare il proprio nome.
Le suggestioni funzionano soltanto se noi stessi le accettiamo, in maniera razionale o inconsapevole, e crediamo alla loro forza. Infatti appena ci convinciamo fermamente di qualcosa, la nostra volontà viene limitata e ci rende influenzabili. In ogni caso è sempre la convinzione a vincere sulla volontà.
Prima che, indignato da quest’affermazione, chiudi la pagina, liquidando il tutto come una serie di ridicole cialtronerie, guarda il video di Derren Brown:
Ho parlato di Derren Brown nel post: 16 Libri raccomandati dal mentalista Derren Brown
Le 4 Regole di Ormond McGill per una buona una suggestione ipnotica
L’ipnotizzatore americano Ormond McGill ha fissato quattro regole che garantiscono l’affidabilità di una suggestione.
#1. Il pensiero dell’interlocutore deve ruotare intorno a un’idea preconcetta
Ad esempio” Il latte ha un cattivo odore”. Solo dopo aver finto che il latte fresco sia avariato, è possibile trasmettere quest’idea agli altri. A questo punto l’energia segue l’idea: per causa nostra l’interlocutore comincia a provare la stessa cosa.
Prima della suggestione di sicuro nessuno pensava che il latte avesse un cattivo odore. Gli amici si fidano ciecamente della nostra capacità di giudizio, secondo il principio che un giudizio espresso in maniera decisa senz’altro ha una sua giustificazione.
Non appena la nostra capacità di giudizio viene accettata da tutti e fingiamo di avere una certa idea, anche gli altri cominceranno a pensare la stessa cosa e non riusciranno a dare un giudizio obiettivo e indipendente.
#2. Formulare il giudizio con convinzione
Per fare in modo che il pensiero altrui cominci a ruotare intorno a un’idea proposta da noi, è importantissimo formulare il nostro giudizio con assoluta convinzione.
Dalle nostre parole non deve trasparire neppure la minima traccia di dubbio. Non appena l’altro nutre anche l’ombra di un sospetto, il tentativo di suggestione fallirà.
#3. Usare le parole giuste
La nostra suggestione dev’essere accettata dall’interlocutore senza obiezioni. A tale scopo è importantissimo usare le parole giuste. Le suggestioni funzionano attraverso gli argomenti scelti.
#4. Le suggestioni devono essere credibili
È del tutto realistico ad esempio che il latte offerto sia inacidito. È importante che non travalichino mai il limite della plausibilità. Se dicessimo: “Il latte sa di vino rosso”, sarebbe un’esagerazione alla quale pochi crederebbero.
- Havener, Thorsten(Autore)
Secondo il famoso mentalista tedesco Thorsten Havener, le migliori sono le suggestioni il cui scopo è anche quello desiderato dall’interlocutore. Una persona che soffre desidera soltanto che il dolore cessi. In questo caso sarà pronta a credere a qualunque cosa le prometta aiuto.
Però sarebbe insensato limitarsi a dire: “Vedrai che il dolore passerà presto”. Meglio usare una variante del tipo:
“Chiudi gli occhi e rilassati sempre di più. E mentre ti rilassi senti che ciò che ti fa soffrire diventa sempre più debole, finché non lo percepisci più. Senti che si allontana sempre di più. Se ne sta andando!
Quando aprirai gli occhi, continuerai a essere rilassato e non avrai più alcun disturbo. Ora apri gli occhi e senti come stai bene!”
Questo è un modo comprovato per lenire il dolore, almeno in parte.
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