Parlare in pubblico rappresenta una delle situazioni in cui si manifesta la cosiddetta “ansia sociale” e secondo le statistiche, la paura di parlare in pubblico è seconda solo alla paura della morte.L’ansia sociale si manifesta con la paura di essere giudicati, di commettere errori, di non essere all’altezza, di non riuscire ad ottenere una buona performance facendo una brutta figura. L’ansia che si prova prima di parlare in pubblico non è di per sé negativa: è una reazione che ci permette di incanalare nella giusta direzione le nostre energie fisiche e mentali. Generalmente sino a una certa soglia possiamo parlare di paure positive: una sana tensione, la voglia di far bene, il senso della sfida ci rendono più vigili e ci spingono a dare il meglio di noi. I problemi arrivano quando si supera quella soglia e l’ansia diviene anticipatoria, la cosiddetta ansia da prestazione, la quale peggiora la qualità delle nostre performance e ci fa star male.
La soglia dell’ansia da prestazione varia da individuo a individuo: c’è chi la sopporta meglio e chi invece teme di esserne subissato. Parlare in pubblico è di per sé una situazione ansiogena e stressante, proprio perché ci espone al giudizio degli altri.
La prestazione migliore si ottiene con un adeguato livello di tensione: né troppo alto né troppo basso.
Comprendi che l’ansia diviene eccessiva da alcuni segnali come la voce alterata, che può essere troppo bassa oppure stridente, il cuore che batte forte, una sudorazione eccessiva, le mani che tremano e il bloccarsi da non riuscire più a parlare.
Così, molte persone preferiscono non parlare per paura di fare una figuraccia, di perdere il filo del discorso o di non riuscire a gestire l’ansia.
Come superare la paura di parlare in pubblico
Innanzitutto ti svelo un segreto: la gente che hai fronte non è in grado di percepire il tuo stato di tensione.Quando stai per salire sul palco nessuno è in grado di capire se sei agitato o meno, i dettagli che possono svelare lo stato emotivo di una persona sono così minimi che la maggior parte del pubblico non si sforzerà di andare a cercarli.
#1. Fatti aiutare da un professionista
Se parlare in pubblico è importante per la tua attività professionale, per la tua immagine sociale o semplicemente per superare quello che ritieni essere un tuo limite, prendi in considerazione la possibilità di farti aiutare da un professionista.
#2. Preparati al meglio
Un aspetto fondamentale nel public speaking è una buona preparazione. Ciò non significa che devi imparare a memoria il tuo discorso perché è molto probabile che al primo vuoto di memoria ti bloccherai. Devi strutturare il tuo intervento e suddividerlo in una parte iniziale, una centrale e una finale. Dai al discorso un filo logico che lo percorre dall’inizio alla fine e tieni sottomano una “mappa mentale” con le frasi o le parole chiave.
#3. Esercitati
Se non conosci delle persone disposte ad ascoltarti, le sedie vuote vanno benissimo. Disponi delle sedie nella tua stanza ed esponi il tuo discorso come se tutte le sedie fossero occupate da delle persone in carne ed ossa. Concentrati sulla tua postura: schiena dritta, gambe leggermente divaricate, mani davanti al petto, saldo appoggio al suolo, nessuna oscillazione. Sorridi!Mentre parli guarda una sola persona per volta, per pochi secondi, ma guardale tutte. Se lasci vagare il tuo sguardo su tutte le persone contemporaneamente, il cervello è costretto ad elaborare miliardi di informazioni e questa attività influirà negativamente sull’elaborazione del tuo discorso. Un altro vantaggio del guardare una persona per volta è che ogni singolo partecipante si sentirà coinvolto nella tua esposizione.
#4. Mettiti alla prova
Sfrutta tutte le occasioni che ti capitano quotidianamente per confrontarti con gli altri ed esporre la tua opinione, partendo da piccoli contesti. Puoi iniziare con andare al bar e parlare del Brexit, sicuramente troverai degli esperti di macro economia che avranno la loro opinione in merito. Al bar potrai trovare tanti allenatori di calcio, virologi, esperti complottisti etc. Puoi anche frequentare delle associazioni locali e partecipare ad incontri o eventi che sono di tuo interesse. Sfrutta ogni occasione per esporre il tuo punto di vista, al lavoro, a scuola, tra conoscenti, in modo da condividere con gli altri le tue idee.
- Anderson, Chris(Autore)
#5. Crea armonia nella mente
Se riesci ad accorgerti di avere un’emozione o un pensiero negativo, sarà più facile riuscire ad evitare di entrare, in modo automatico, nella modalità di agire, cadendo così in circoli viziosi sempre più stretti e soffocanti. A quel punto porsi in un ottica di semplice osservazione per diventare pienamente consapevoli di un particolare pensiero o sentimento, osservando semplicemente ciò che accade, può essere sufficiente per fare sì che quei pensieri o sentimenti si dissolvano.Per sperimentare questo stato, concediti ogni giorno un po’ di tempo per meditare. Ciò non richiede nessuna competenza. Siediti tranquillamente su una sedia comoda, chiudi gli occhi, ascolta il tuo respiro e permetti ai pensieri di scorrere dolcemente attraverso la mente. È nella natura della mente pensare, quindi non cercare di impedirglielo. Concentrati sul respiro, perché diventi più leggero e regolare. Ora fissa l’attenzione su come ti senti. Il modo più semplice è cominciare a focalizzarsi sulla zona del plesso solare, sul davanti, sotto la gabbia toracica e sopra l’ombelico. Non cercare di cambiare le sensazioni e non distrarti, devi solo osservarti internamente, ascoltare e osservare ciò che accade.
Leggi: Meditazione di 1 minuto. Metodo Mindfulness
#6. Allontanare le paure
Questa è una prescrizione paradossale utilizzata da Giorgio Nardone con una sua paziente che aveva il timore di parlare in pubblico. “Nell’ora prima della tua presentazione porta alla mente tutte le peggiori possibili fantasie che riesci. Trova un luogo tranquillo e invoca tutte le tue paure. Pensa volontariamente alle tue paure e, per ciascuna, immagina le peggiori conseguenze, le più dannose. Ipotizza che a ogni conseguenza negativa se ne aggiunga un’altra, un’altra ancora e così via, di catastrofe in catastrofe. Concentrando in questa prima ora tutta la tua ansia, dopo ne avrai molta meno. Se vuoi approfondire questa tecnica la trovi sul libro Psicosoluzioni di Giorgio Nardone
- Nardone, Giorgio(Autore)
#7. Tecniche di rilascio emozionale
Una buona tecnica da utilizzare per la paura di parlare in pubblico è una tecnica di psicologia energetica nota come Emotional Freedom Techniques (EFT). Basata sui principi antichi dell’agopuntura cinese, EFT è una procedura semplice di auto digito pressione (tapping con le dita) su una precisa sequenza di punti meridiani. Serve a riportare dolcemente equilibrio ed armonia per il recupero naturale della salute e benessere psicofisico. In alcuni casi EFT è un rimedio incredibilmente rapido. Una volta appresa, puoi utilizzare questa tecnica in totale autonomia.
Leggi: Cosa è la EFT (Emotional Freedom Tecnique)
#8. Tecnica di papa Wojtyla per superare la paura di parlare in pubblico
Bene, è arrivato il tuo turno, sei sul palco, tocca a te. Ti Senti agitato e nervoso?
Tieni le gambe leggermente divaricate, concentrati per pochi secondi sui piedi e poggiali saldamente a terra senza muoverli poi ripeti:
“Se mi sbalio mi corigerete”
Sono le parole che Karol Wojtyla pronuncia al mondo dal balcone di Piazza San Pietro il giorno della sua elezione a papa.
Confidare alla platea il tuo nervosismo, le tue paure, produrrà un’empatia con il pubblico: è un modo infallibile per accattivarsi le simpatie. Ammettere il tuo disagio è un’ottima apertura per rompere il ghiaccio “Vi confesso che sono in imbarazzo a parlare in pubblico; mi perdonerete se qualche volta leggerò gli appunti” , subito dopo l’ansia sparirà. Anche questa tecnica viene descritta in Psicosoluzioni: “Cari colleghi, vi prego di scusarmi in anticipo se durante questa mia presentazione, potrà capitare che io arrossisca, cominci a sudare o perda il filo del discorso, perché, sapete, ultimamente non mi sento troppo bene” . Dato che la prima stampa di Psicosoluzioni è del 1998 mentre il discorso di Wojtyla è del 1978 è proprio il caso di dirlo: “i papi ne sanno sempre una più del diavolo!”.
Ultima revisione
Articoli consigliati:
- 7 Migliori libri di Public Speaking
- 7 Strategie per comunicare efficacemente
- Ansia. 25 Stratagemmi per allentare la tensione